Abbiamo finito di pranzare e mi metto subito a pulire tutta la cucina per tenere la mente occupata. Jess è andata a fare un po di spesa per un altro giorno insieme a Luca. Alex è in salone a guardare un po di televisione ed io ho quasi finito di attivare la lavastoviglie. L'orologio segna le 15:05, vorrei riposare un pochino. Dopo dovremmo andare a salutare alcuni parenti di Jess. Ne approfitto del silenzio che c'è in casa per fare un sonnellino. Vado nel salone e mi siedo nel divano vicino ad Alex. Mi accoccolo tra le sue braccia, che mi avvolge immediatamente portandomi sopra di sé, sul suo petto. Mentre chiudo gli occhi, mi viene subito in mente la risposta che mi diede Alex a pranzo quando gli avevo chiesto cosa avesse! << ehi Wonka.. sei piuttosto silenzioso.. c'è qualcosa che vuoi dirmi?>> dico dolcemente tra le sue braccia. <<no..>> risponde un po acido. Mamma mia! << mi sei mancato oggi sai?>> dico, speriamo che si addolcisca un po. Oggi ho bisogno di lui più che mai. << si? a me non risulta che sia cosi>> dice. Mamma mia ma che ha oggi? Mi stacco da lui e lo guardo. Lui evita il mio sguardo. È freddo, di pietra. È distante, ma non riesco a capire per quale motivo. <<Cosa c'è che non va Alex?>> dico sedendomi di fianco a lui. Non risponde. <<Alex..>> lo richiamo << pensavo che mi amavi.. o almeno che mi avresti amato tanto quanto amavi lui.. ma mi sbagliavo. Tu non mi ami. Non hai mai dimenticato quello lì.>> dice con le lacrime agli occhi. È arrabbiato, deluso.. ma deluso da cosa? Non capisco. << ma cosa ti passa per la testa? Io amo te non lui..>> dico accarezzandogli il viso, Alex si scansa al mio tocco. Ritraggo la mano. Non vuole che io lo tocchi. Ma cosa gli succede? <<Alex>> questa volta mi guarda.. << vi ho visti oggi.. sai? Al cimitero.. Eri abbracciata al lui.. Lui ti stringeva forte.. ed io li.. come un cretino, dietro l'albero a guardarvi. Ti ho vista scendere dall'autobus e ho capito che andavi dai tuoi così ,dopo di te ho comprato un mazzo di fiori e ti ho seguita. Non mi sono avvicinato molto.. volevo lasciarti il tuo spazio. Volevo che restassi da sola con i tuoi e invece quando arrivo trovo lui appiccicato a te. Con un sorriso da idiota stampato in faccia. L'ho capito sai? Vi siete dati appuntamento li. Volevi il suo appoggio oggi, non il mio. Forse è meglio se io e te oggi la chiudiamo qui. Infondo è lui quello che ti conosce bene. Siete fatti della stessa pasta. Io con te non c'entro nulla. Vado a fare le valigie. Parto questa sera stessa.>> si alza e va a preparare la valigia. Mi mancano le parole. Sono rimasta immobile seduta nel divano mentre guardo il vuoto. Lui era lì, era lì per me. Ma nonostante io abbia preferito non portarlo insieme a me, lui è venuto lo stesso. Ha rispettato il mio spazio. Ed io l'ho deluso per l'ennesima volta. Mi sta lasciando perché crede che io abbia preferito Fabio e non lui, crede che io provo ancora qualcosa per Fabio. Ma cosa dice? Non ha capito nulla di me! Devo fare qualcosa! Non posso lasciarlo andare. Non posso non fare niente. Non posso non sentire più la sua voce. Non posso non vederlo più. Non posso lasciarlo andare senza avergli fatto capire che ha frainteso tutto. Non posso non fare niente. <<Alex..>> grido mentre entro in camera << lasciami in pace!>> grida Alex a sua volta vedendomi entrare in camera. Sta piangendo. No, amore mio. Lo abbraccio da dietro e lo stringo forte a me. Lui si lascia abbracciare ma rimane immobile. << non lasciarmi, ti prego!>> sussurro quasi singhiozzando << hai preferito lui a me>> dice anche lui con un filo di voce << non è vero.. non ho preferito lui a te. Non lo farei mai. Hai frainteso. Non sono andata li insieme a lui. Ci siamo incontrati li per caso. Lo giuro>> si gira verso di me <<lo ami ancora?>> chiede guardandomi negli occhi. <<pensavo che non sarei mai riuscita a chiudere definitivamente questo capitolo della mia vita e, invece, l'ho fatto.. con quanta lucidità possibile. Nella vita botte se ne prendono tante e i lividi infondo poi passano, le ferite si rimarginano e alle cicatrici ci si abitua. Io non lo amo più. Non lo amo più da molto tempo ormai.>> lui continua a guardarmi.. immobile. Faccio una pausa e continuo a parlare. << hai presente quando sei in acqua, ti immergi e vai a fondo e poi ad un certo punto senti di dover risalire perché non hai più aria? E ti spingi su, chiudi gli occhi e ti dici "adesso riemergo, adesso riemergo, manca poco, Dio quanto ho bisogno di aria" e invece ti sembra di non arrivare mai in superficie? Quando finalmente arrivi su, respiri. Aria che ti pulisce le vene e il cuore si gonfia di vita. Ecco, sei questo. Sono riemersa con te. Finalmente respiro. Non potevo fare cosa migliore che conoscerti, quel giorno. Credimi ti prego.. io amo te..>> le lacrime scendono sul mio viso ininterrottamente. Alex fa un respiro profondo, come per scaricarsi << Cosa ami di me?>> dice, mentre asciuga le lacrime dal mio viso. <<di te amo il fatto che tu mi conosca. Amo le tue espressioni. Amo il modo in cui pronunci il mio nome. Amo il modo in cui vuoi dirmi le cose. Amo il tuo sorriso. Amo la tua risata. Amo il fatto che abbiamo lo stesso senso dell'umorismo. Amo il fatto che siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Amo il tuo modo di filtrare con me. Amo le nostre conversazioni. Amo il modo in cui ti prendi cura di me. Amo il fatto che tu non sei mai a disagio con me. Amo il tuo profumo e come rimane sui miei vestiti. Amo i tuoi abbracci e come essi siano caldi e protettivi. Amo come ti si illuminano gli occhi quando ridi. Amo essere la tua Charlie. Amo il fatto che le nostre mani si adattano alla perfezione l'una all'altra. Amo quando ti preoccupi per me. Amo come mi fai ridere a crepapelle per ogni scemenza che dici. Amo come ti fidi di me. Amo il fatto che siamo migliori amici. Amo potermi fidare di te. Amo il fatto che sei sempre vicino a me. Amo il fatto di averti potuto conoscere. Amo la tua bocca. Amo i tuoi occhi. Amo il tuo naso. Amo tutto di te.... Amo te.>> lui mi stringe forte a se. << amore mio.. anche io amo te>> le sue labbra incontrano le mie in un bacio pieno di desiderio, passione, amore.. mi adagia lentamente sul letto e finalmente facciamo l'amore. Il suo sguardo.. il modo in cui mi desidera. Lo sguardo di un uomo che desidera la sua donna ancora.. anche dopo averla gia fatta sua. Ecco, quello sguardo li, mi ha fatto perdere la testa. Quello sguardo.. è fame. È fame di te.
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Colpa del destino
RomanceLei è Carlotta, una ragazza siciliana. Semplice , la tipica ragazza acqua e sapone con il fascino mediterraneo. Ha lasciato la sua terra per studiare letteratura a Milano, insieme alla sua migliore amica Jessica. Ma quando tutto sembra aver trovato...