capitolo 32

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Abbiamo trascorso la notte svegli. Abbiamo rimesso in ordine la casa. Era un disastro. Vestiti sparsi ovunque. I gioielli non sono spariti dal cassetto. Erano sopra il letto, sotto il mucchio di vestiti. Cercava qualcosa. Non riesco a capire cosa. La polizia ho controllato tutto l'appartamento. Sembra apposto. Dove sia uscito ed entrato quel bastardo non si sa. Da un po di tempo a questa parte avevo notato che ci fosse qualcosa di strano nella casa. Avevo una forte sensazione, strana. Mi sentivo spesso osservata. Ma non gli avevo dato molta importanza. Adesso ne pago le conseguenze. Dopo aver sporto denuncia, la polizia è andata via e ci ha lasciati a rammentare le nostre cose. Che nottataccia. Non abbiamo proprio chiuso occhio. Anche Matt poverino, non ha dormito. È stato con noi tutto il tempo. Adesso, è stato così gentile da darmi un passaggio per andare a lavoro. <<ti senti stanca?>> chiede Matt vedendomi sbadigliare  <<un pochino>> rispondo appoggiandomi la testa allo schienale della sua auto. <<mi sento ancora molto scossa..>> dico <<certe cose bisognerebbe solo cancellarle, non pensarci più.. ok?>> dice <<ho molta paura>> guardo fuori dal finestrino, le lacrime fanno capolino. Ho una fottutissima paura che possa ritornare e finire quello che aveva iniziato. Ho paura che questa volta non sia abbastanza forte da potermi difendere un altra volta da sola. <<non devi aver paura.. ci sarò io con te.. sempre>> Matt mi passa un braccio sopra la spalla e mi attira a se per stringermi. È così premuroso. <<eh dai.. sorridimi, almeno un pochino.>> lo guardo e gli lascio un mezzo sorriso <<hai un sorriso che merita di essere baciato, lo sai?>> mi guarda e mi sorride; il mio viso diventa infuocato. Questa volta gli lascio un sorriso a trentadue denti. È un amore. Riesce a farmi ridere anche quando non ho nemmeno voglia di sorridere. Siamo arrivati al parcheggio della scuola. Scendiamo dall'auto. Guardo Matt mentre sistema la sua ventiquattr'ore. Mi avvicino e lo abbraccio. Lo abbraccio con tutta la forza che ho.<<Ti voglio bene, Matt>> sussurro <<ti voglio bene anche io, piccola>> Matt mi accarezza i capelli. <<odio il fatto che tu sia più alto di me>> dico con un finto broncio <<fidati di me, c'è un vantaggio in questo>> un vantaggio? <<quale?>> chiedo curiosa << così quando ti abbraccio.. puoi sentire il mio cuore che batte, che accelera ogni volta che mi stringi di più a te>> lo abbraccio più forte. Questa volta lo faccio di proposito. Sorrido. <<sono felice che tu sia qui con me e che fai parte della mia vita>> dico con la testa appoggiata al suo petto. Matt mi bacia tra i capelli. Alzo lo sguardo e incrocio i suoi occhi grigi. Potrei stare ore ed ore a guardare i suoi occhi. Non mi stancherei mai. Nei suoi occhi vedo affetto. Vedo un posto in cui io possa rifugiarmi. <<andiamo dai.. si è fatto tardi>> dice prendendomi per mano. Con lui al mio fianco mi sento protetta. È capitato proprio nel momento in cui,io avevo bisogno di avere un amico vicino, che mi avesse protetta, difesa, capita, sostenuta.. è arrivato all'improvviso e mi ha cambiato la vita.
Siamo già all'ora di pranzo. Scendo le scale mentre sistemo i fogli dei compiti da correggere nella pausa. Inbocco il corridoio che porta sino all'aula mensa. Ho il capo chino, non riesco a sistemare i fogli. Mi danno, impreco e sto quasi per buttare tutto in aria. Oh santa pazienza pensaci tu. Sbatto contro qualcuno. Mi scuso immediatamente senza alzare il capo. Sono troppo concentrata a non stropicciare i fogli. <<Charlie>> <<Alex>>riconosco subito la voce e rispondo ancor prima di alzare la testa. I nostri sguardi si incrociano <<ciao>> dice. Sorrido. Un sorriso falsissimo. <<ho saputo di ieri sera.. come stai?>> chiede.. <<bene grazie>> rispondo fredda, composta e distaccata <<ti ho cercata sta mattina, ma poi ti ho visto con quello lì e non ho voluto disturbare>> dice <<quello lì ha un nome>> rispondo acida in difesa di Matt  << mi ha rubato la donna, per me non ha un nome>> dice   avvicinandosi a me <<non ti ha rubato nulla. Tu mi hai lasciata>> più lui si avvicina e più io mi allontano << lo so, sono stato un idiota e non sai quanto ci sto male per questo..ma non puoi capire.. ho avuto le miei ragioni.. ma credimi ti amo davvero>> e  continua ad avvicinarsi a me. Lo blocco con una mano sulla sua spalla << se ami una persona davvero, col cazzo che la lasci andare, resti, combatti anche per una minima speranza, combatti per lei, per averla al suo fianco.. e mi dispiace ma tu questo non l'hai fatto..>> mi aggiusto la borsa mentre sto per andare via <<ho voglia di vederti>> dice prendendomi la mano <<la milf bionda, tette rifatte non ti interessa più? >> dico indicando la sua amica bionda seduta ad un tavolo non molto distante da noi <<ritorno di fiamma! Mai sentito parlarne?!>> dice Alex sarcastico e sorridente << ah si? Bene.. allora il ritorno di fiamma usalo per darti fuoco>> rispondo acida, tolgo la mia mano dalla sua presa e vado via << una volta eri più gentile sai?>> dice ad alta voce alle mie spalle  <<una volta... adesso sono guarita>> rispondo con un finto sorriso e vado a sedermi vicino a Matt che mi aspettava già ad un tavolo del bar <<Cosa voleva??>> chiede Matt. Mi ha vista parlare con Alex. Dopo quella conversazione mi sento molto, molto agitata. Lo amo ancora. E mi rendo conto che amare è quel momento in cui vorresti ucciderlo, ma poi basta che ti sorride e passa tutto. Sorrido come un idiota pensando a lui. <<allora? Racconta!>> mi richiama Matt  << nulla.. mi ha chiesto di ieri e di come mi sentissi adesso.. poi dice che mi ama e che vorrebbe rivedermi>> rispondo mentre tolgo l'involucro al mio panino. Sento Matt deglutire. <<eh.. tu?>> chiede << se lo amo anch'io?>> annuisce.  <<beh, potrebbero passare giorni, mesi, forse pure anni.. ma io continuerò ad amarlo sempre.. come la prima volta..>> dico. Finisco il mio panino e prendo i compiti da correggere. Matt si alza. Prende le sue cose e va via senza nemmeno salutarmi. Ma che gli prende. Cosa ho detto? Mi alzo, lo rincorro e grido il suo nome per cercare di fermarlo. Finalmente si ferma <<ehi.. che succede?>> chiedo ingenuamente  << ti ho dato tutto me stesso e tu... ami ancora lui!>> dice molto arrabbiato. Alzando la voce. È riuscito ad attirare l'attenzione di tutte le persone che sono al bar. <<io non ti ho chiesto niente. Eri libero di donarmi affetto, amore, comprensione, amicizia, sincerità e rispetto. Non ti ho mai chiesto niente. Perché niente è dovuto. Perché le persone non so costringono, ne tanto meno si obbligano a fare qualcosa contro il loro volere. Anche se amo lui, non vuol dire che le porte del mio cuore sono chiuse.. anzi sono sempre state aperte. Soprattutto per te.>> dico arrabbiata anche io. Matt rimane immobile senza dire una parola. Mi guarda. Apre la bocca. Fa un respiro profondo, come per scaricarsi << mi hai lasciato intendere che tra noi potesse nascere qualcosa>> dice abbassando di un tono la voce << ho fatto un sacco di cazzate ultimamente lo so. Però tra noi è nato un legame fortissimo. E mi dispiace che non sia quello che avevi sperato. Ma ti voglio un bene dell'anima. Sei il mio migliore amico. Sei la cosa più bella che mi sia capitata, il meglio che una come me poteva sperare>> dico mentre mi avvicino a lui e lo abbraccio. Lui non ricambia il mio abbraccio. Rimane immobile. <<Lottie.. non voglio essere la cosa più bella della tua vita, voglio essere la cosa che sceglieresti ancora, malgrado tutte le cose belle che hai.>> dice prendendo il mio viso tra le sue mani. << ti Prego Matt, non abbandonarmi.. sii mio amico. Ti voglio troppo bene.>> lo abbraccio ancora più forte appoggiando la mia testa sul suo petto  <<quando mi stringo a te, il mondo non fa rumore. Siamo solo noi, io e te>> Matt mi accarezza i capelli << c'è l'hai fatta!>> dice  << a fare cosa?>> chiedo << a rubarmi il cuore!>> alzo la testa e lo guardo dritta negli occhi. Mi sorride e poi mi posa un casto bacio alla fronte. <<ti voglio bene scimmietta>> mi sussurra dolcemente  <<ti voglio bene anch'io>> sorrido stringendolo più forte.

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