capitolo 20

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È passata già una settimana da quando ho litigato con Alex. Esce insieme ai ragazzi ma in casa non è più venuto. I dolori sono scomparsi ma un dolore più grande è comparso al cuore. Alex mi manca. Mi manca da morire. È vero. Ti rendi conto di quanto una persona sia importante per te solo quando l'hai persa. Fabio in questa settimana si è fatto sentire con qualche messaggino. È venuto a trovarmi, ma si è trattenuto solo per pochi minuti e poi è tornato ai suoi impegni. Ho pensato molto ad Alex ultimamente. Ho provato a cercarlo ma il mio orgoglio è troppo grande. L'ho ferito lo so. Ho rovinato la nostra amicizia. È stato l'unico che mi è stato accanto. Ed è proprio per questo che io ho fatto una scelta tra Fabio ed Alex. Ho scelto lui perché mi stava vicino sempre, restava con me fino alla fine della giornata, mi ha sempre accettata nonostante le lune storte, il mio carattere di merda, con le mie mille risposte sbagliate. È sempre riuscito a far apparire i miei difetti come qualcosa di meraviglioso. Ho scelto lui perché non mi ha mai giudicata, ma è sempre stato disposto a darmi una mano quando più ne avevo bisogno. Adesso ho capito quando dovevo tenermi stretto Alex, perché lui pur di vedermi sorridere si è sempre fatto in quattro. Mi manca. Mi manca da morire. Non avrei mai immaginato che in così pochi mesi la mia vita sarebbe cambiata totalmente.  Quante cose sono successe. Avevo raggiunto un equilibrio nella mia vita. Ma sono riuscita a rovinare tutto. Prima il ritorno di Fabio. L'incontro con Alex. La perdita del lavoro. L'incidente. Il mio crollo emotivo che mi ha portata a fumare erba e a bere alcool. Il rapporto rovinato con la mia migliore amica. Tutto quello che avevo di bello nella mia vita, sono riuscita a rovinarlo. Ho messo le cose in chiaro con Fabio, anche se questo mi ha portato a perdere Alex. Le cose che ho detto a Fabio, hanno procurato delle ferite ad Alex. L'ho deluso lo so. Sapere che sono stata a letto con Fabio, per lui è stato un duro colpo. Ma non posso farci nulla. Non volevo ferirlo. Non sono stata con Fabio per questo motivo. Ma dovevo capire molte cose. Dovevo chiarire molte cose con me stessa. Prima di mettere ordine nella mia vita. E solo così ho capito che davvero non amavo più Fabio.  Perché il problema non era quando piangevo, ma quando stavo male e le lacrime non scendevano. Questo vuol dire che non provavo niente per lui. Vuoto totale. Sia dentro che fuori. Tutto l'esatto contrario di quello che provo per Alex. Non credo che sia amore. Ma mi manca, mi manca da morire. È sento un forte dolore dentro. Non dovevo trattarlo di merda lo so. Ma sono fatta così, davvero. A me non importa nulla, non mi importa se vengo considerata antipatica o fredda. Non voglio attrarre simpatie inutili. Non sono l'amica di tutti. Preferisco essere l'amica di pochi, perché i sentimenti non sono un gioco, non li regalo e non voglio che mi siano regalati. Preferisco piacere a pochi che fingere con tutti. Non voglio illudere nessuno. Sono quel tipo di ragazza stronza, lo so benissimo. Odio chi mi asseconda, amo invece chi riesce a tenermi testa, chi mi affronta, chi mi sbatte in faccia il suo pensiero seppur differente dal mio. Amo il confronto non la competizione. Non voglio avere il contentino, perché quello lo si da ai bambini, ed io probabilmente, nemmeno da piccola l'ho mai accettato. Sono quel tipo di ragazza che se le dici siediti e stai zitta, io mi alzo ed urlo. Sono fatta così. Ho mille difetti e questo mi porta ad allontanare le persone a cui voglio bene. Lo so benissimo che il mio comportamento non va bene.. non riesco a cambiare e probabilmente non ci riuscirò mai. Ma nonostante tutto, al mio fianco ho persone sincere, leali. Quelle persone a cui vuoi bene e basta. Senza un vero motivo, senza un vero perché. Sono quelle persone che in punta di piedi sono entrate nel tuo cuore. Non sono perfette nemmeno loro, ma sono speciali. Quelle persone di cui non puoi farne a meno perché hanno così tanta luce da illuminare la tua vita. Quelle persone che chiami amici ma in realtà sono la tua famiglia. Perché gli amici non possono essere a scadenza settimanale, mensile, annuale.. un amico, quando lo è, lo è per sempre. Tutto il resto è solo conoscenza. E noi, saremo una famiglia per sempre!.

<< chiamalo>> Jess mi interrompe dai miei pensieri. Se ne sta lì appoggiata alla porta della mia camera a fissarmi. <<Jess, porca miseria.  Mi hai spaventata>> dico con il cuore a mille per lo spavento. <<scusa non volevo spaventarti.. ma non ce la faccio più a vedervi entrambi così. Hai sbagliato tu quindi tocca a te fare il primo passo>> dice Jess indicando il mio cellulare << No! Non posso Jess.. smettila>> dico alzandomi dal mio letto. <<perchè non puoi?>> chiede jess <<il mio orgoglio me lo impedisce>> dico << ti manca eh?>> chiede <<si.. ma non voglio illuderlo..>> dico << sai, amica mia.. è proprio quando fai attenzione a non perderci la testa che, probabilmente, l'hai già persa>> Jess prende il mio cellulare dalla scrivania e si avvicina a me. Mi porge il cellulare << se non lo chiami tu, lo farò io per te>> dice tenendo il mio cellulare tra le mani  <<non ti permettere.. ridammi il mio telefono>> dico agitata.. non mi fido di lei. A volte sa essere proprio stronza. <<se non vuoi chiamarlo almeno mandagli un messaggio>> prendo il mio cellulare dalle sue mani <<ok.. ci proverò. Adesso vai via>> liquido Jess e mi distendo di nuovo nel mio letto, cercando le parole più adatte per chiedere scusa senza dirlo esplicitamente. 

Lottie ad Alex:
Ehi, ciao.

Invio il messaggio e appoggio il mio cellulare sul letto. Incrocio le gambe e aspetto ansiosa.

Alex a Lottie:
Cosa vuoi?

È arrabbiato. Me lo merito.

Lottie ad Alex:
Voglio solo averti accanto, stringerti e dirti che quando ci sei tu con me la mia vita è meno complicata.

Forse ho fatto male a dirgli queste parole. Ma non era la mia ragione a parlare ma il mio cuore. Desidero davvero averlo al mio fianco. Mi manca. Non risponde. È già passato un quarto d'ora. Niente, lo capisco. Non vorrà sentirmi. Sento aprire la porta della mia camera. No! Il terzo grado di Jess, adesso no! Mi volto e sulla soglia della porta della mia camera trovo Alex. Alex! <<Cosa ci fai qui?>> chiedo <<mi volevi accanto.. e adesso sono qui!>> dice avvicinandosi a me. Senza rendermi conto sono anch'io in piedi di fronte a lui. <<pensavo non volessi più saperne di me.. dopo..>> dico ma vengo interrotta da Alex << mi sono innamorato di te>> dice mettendo le sue mani a coppa sul mio viso. << No! Tu non puoi essere innamorato di me! Non dopo tutte le volte che ti ho ferito!>> dico incredula guardandolo negli occhi << non si può scegliere di chi innamorarsi. L'amore ti sceglie. Arriva. E basta. E non importa se è il momento giusto oppure no. Se ha un carattere di merda, se ha il doppio della tua età o se vive dall'altra parte del mondo. Se è quella giusta oppure la più sbagliata, stronza e incasinata che ti potesse capitare. Non importa. L'amore arriva così. Non ti chiede un permesso. Non ti chiede nulla. Ti sceglie. Punto. E sono qui perché, io voglio lottare fino alla fine per noi. Non voglio dire un giorno "è troppo tardi". >> dice guardandomi dritta negli occhi. <<io non posso darti ciò che tu vuoi Alex. Non lo capisci? Non cambierò mai. Ti farò soffrire!>> dico distogliendo lo sguardo dai suoi occhi << bisogna essere capaci di scegliersi così come si è. Giorno dopo giorno. E non cambiare l'uno per l'altra. Perché ricordati che l'amore non è un "ti amo per sempre". L'amore è " nonostante tutto, ti amo ancora".>> dice cercando il mio sguardo <<non negarti di essere felice. Lo vedo dai tuoi occhi.>> dice e forse ha ragione anche io la felicità l'ho vista li, nei suoi occhi. Il resto è stato solo ossessioni, ansie, struggimenti, queste cose che hanno a che fare con l'affanno. E l'amore felice non si affanna. L'amore felice respira lentamente, a pieni polmoni. Avrei dovuto capirlo, quando mi credevo felice col fiato corto. Adesso devo accettare che fortunatamente tutto cambia: le persone, le situazioni, i sentimenti, la vita. Devo accettarlo. Come fa un albero con il vento, piegandosi, ma non spezzandosi. <<tu mi ami>> mormora Alex. I miei occhi si spalancano di fronte alle sue parole.   Apro la bocca, faccio un respiro profondo come per scaricarmi. Credo di avere l'aria torturata, vulnerabile.. dopo tutta questa conversazione. <<si>> sussurro << ti amo>> e le sue labbra si appoggiano alle mie, scivolando in un bacio pieno di amore, passione, desiderio..

Colpa del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora