.capitolo 12

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Inizio a leggere. Vorrei proprio vedere cosa scrive su di me.

Ho fatto scelte che facevano paura anche a me stesso. Ho fatto scelte che erano un enorme punto interrogativo. Ho fatto scelte che mi hanno portato tempeste e fulmini contro. Però ho sempre scelto. Ho sempre avuto il coraggio e le palle di scegliere. Per la mia vita, per la mia carriera. Che fosse giusto o sbagliato il momento, la scelta o il risultato non importa; ciò che importa è che nella vita si impari a prendere una posizione. Che nella vita si abbia una testa che ragiona, un concetto che si concretizza e una strada da prendere. Per farlo dobbiamo imparare a scegliere anche a costo di sbagliare. Io di sbagli ne ho fatti tanti. Per seguire il mio sogno ho allontanato una persona, una persona molta importante per me. Si chiama Carlotta Russo, lei mi ha rubato il cuore. Solo adesso, solo quando ho capito quando fosse importante per me mi sono reso conto che se la vita ti regala una persona importante, bisogna tenersela stretta e non lasciarla andare via. Il mio cuore appartiene a lei e il suo cuore mi appartiene. Se c'è una cosa che posso assicurarvi è che i miei occhi non smetteranno mai, e dico mai, di guardarla ogni volta come se fosse la cosa più bella di questo mondo. È una ragazza molto orgoglioso e pensate che sarà difficile riconquistarla! Si lo so, gli orgogliosi! Ah, ah, ah, una bella razza la loro! Sono testardi, puoi perderci tutta una giornata a pregarli ma quando si mettono una cosa in testa è quella. Se stanno male fanno di tutto per non farlo capire, possono perdere anche un amore e per quanto possano tenere, non chiederebbero scusa. E come se non bastasse sono consapevoli del fatto che l'orgoglio li rende apparentemente più forti, ma non felici. E io saprò come renderla felice. Ci ho già rinunciato una volta, non voglio commettere lo stesso errore due volte. Sarà mia! Lei è stata l'unica a credere in me. Ha sostenuto i miei sogni, è stata l'unica che non rideva quando dicevo che volevo rappare. E quando stavo per realizzare il mio sogno, sono riuscito ad allontanarla, lei mi ama lo so, la conosco benissimo. Riconquistarla? Per me sarà un gioco da ragazzi!

Ah si? Questo lo dici tu, cretino! Come mi ha definito? Orgogliosa e testarda? Il mio cuore appartiene a lui? Ma come si permette..

Il consiglio che voglio dare a tutti gli uomini è di non smettere mai di corteggiare la tua donna. Baciala in continuazione, Baciala quando è arrabbiata, Baciala da offesa, Baciala quando piange, mentre parla, Baciala sempre di sorpresa ma non farla sentire mai sola.
Mi ricordo ancora i miei baci con lei, quando si mordeva il labbro. Quella voglia incontrollabile di strappargli di dosso i vestiti. Il mio più grande sbaglio è stato di non essere stato sincero con lei, non sono riuscito a farla sentire mia. Adesso tutto è cambiato..

Basta ne ho abbastanza non c'è la faccio più a continuare. Mi alzo dal letto e vado a prendere la giacca. Ovunque sia quel pezzo di merda, io lo troverò e gli farò pentire di essere nato. Mentre prendo la giacca sento aprirsi la porta d'ingresso con dietro Jess, Luca ed Alex. << dove vai?>> chiede Jess mentre sto per infilarsi la giacca. << vado a cercare quel bastardo>> dico indicando il libro che tengo ancora in mano. Vedo Alex con un espressione interdetta. Sbuffo innervosita ed esco di casa sbattendo la porta. Continuo a vagare per le strade. Non so dove io sia diretta. Non conosco i posti che frequenta lui. Dire che sono arrabbiata è poco, sono letteralmente infuriata. Sento qualcuno afferrarmi per un braccio, mi giro e mi trovo davanti un Alex confuso. << cos'è successo? Non capisco!>> dice <<lasciami in pace.. voglio stare da sola!>> dico acida. Vedo Alex guardare incredulo in direzione di un pub alle mie spalle. Sento qualcuno parlare, riconosco subito la voce << ciao, Lottie. Che piacere vederti!>> dice. << brutto pezzo di merda. Proprio te cercavo. Come ti sei permesso di parlare di me sul tuo fottuto libro?>> dico, lanciandogli addosso il libro che tenevo in mano. <<ehi, ehi, ehi calmati, signorina. Non ti permetto di parlarmi con quel tono. Lo sai chi sono io?!?!>> dice sarcastico, con quel ghigno che non sopporto << non me ne fotte un cazzo di chi sei tu. Per me potresti essere anche il padre nostro in persona. Non cambia il fatto che non avevi il diritto di parlare di me sul tuo libro>> dico arrabbiata << piccola, dovresti esserne lusingata per questo. Ci sono donne che pagherebbero oro per trovarsi citate anche solo in una frase del mio libro, io ti ho dedicato un intero capitolo per giunta. E poi con tutte quelle belle parole che ho speso per te.. di cosa ti lamenti?>> dice guardandomi negli occhi, avvicinandosi a me alzando una mano per accarezzarmi il viso. Io mi scanso << non avevi nessun diritto. Ti ho chiesto di stare fuori dalla mia vita>> dico con un filo di voce. Sono arrabbiata, delusa, ferita. Alex ci sta fissando, non dice nulla. << lo so quello che mi hai chiesto. E io l'ho rispettato. Sono stato fuori dalla tua vita ma non puoi pretendere di tenerti fuori dalla mia.>> dice << perché non capisci?>> mi allontano da lui con la voce rotta. << voglio poterti rendere felice, lo vedo nei tuoi occhi, pieni di tristezza che non sei felice senza di me. Il tuo nuovo ragazzo ti invecchia. Ma per me resti sempre bella. Bella e triste. Voglio vederti sorridere. Voglio godermi il mio successo con te al mio fianco, voglio godermi la mia ricchezza con te, voglio poterti venerare, voglio poter gridare al mondo che sei mia, voglio amarti incondizionatamente e so che anche tu lo vuoi. << adesso, basta>> interviene Alex, cingendomi con un braccio la mia vita. In segno di protezione, credo. Vedo lo sguardo di entrambi prendere fuoco. Si guardano in cagnesco. Devo intervenire. Prendo la mano di Alex, come per tranquillizzarlo. Non lo so. << ti sbagli, questo è quello che volevo prima. Non sono triste, sono felice. Sono felice senza di te. Ho le persone che mi circondano che mi rendono felice. Queste persone che sono diventati la mia famiglia. Che mi appoggiano nei momenti del bisogno. Che non mi voltano le spalle come hai fatto tu. Adesso è tardi. È vero. Prima eri importante per me. Prima del tuo successo, non ora. Non ho bisogno della tua ricchezza, né della tua venerazione. Non voglio essere l'invidia di nessuno. Non voglio che tu mi ami incondizionatamente. Adesso non mi importa più. Sono cose che cercavo ma che ho trovato altrove. La persona che ho amato per me è come se fosse morta sei anni fa in Sicilia. Per me non esiste più. Adesso per me tu non sei nessuno, sei solo un estraneo. Una voce che a volte sento in radio. Un rapper famoso. Tutto qua. Mi dispiace per te. Non voglio che cancelli il passato, ma non illudersi che io possa ritornare con te. Non provo più niente per te. >> ho la voce rotta dal pianto. Vedo Fabio distrutto dalle mie parole, Alex invece ha un espressione indecifrabile. Ha gli occhi cupi. Non so a cosa stia pensando, spero che le mie parole non l'abbiano illuso. Ma è quello che penso veramente. << non so cosa tu ci trovi in questo qui>> dice Fabio indicando Alex con disgusto. Alex alza lo sguardo <<adesso mi hai proprio rotto i coglioni pezzo di merda>> i miei occhi sono persi. Io sono persa. Persa tra i miei pensieri. Vedo Alex scaraventare un pugno contro Fabio. In una frazione di secondo mi ritrovo difronte entrambi che se li danno di santa ragione. Dovrei intervenire ma non c'è la faccio. Rimango di pietra. Non riesco a muovere un passo. Penso solamente a tutto quello che è appena successo. Perché adesso? Perché proprio ora? Ho aspettato questo momento per sei anni. E adesso che ho sentito queste parole non mi hanno trasmesso nessuna emozione. Oggi è stato uno dei giorni più brutti della mia vita. Dopo la morte dei miei genitori ero distrutta. Ho cercato in tutti i modi di evitare di sentirmi di nuovo così. Ma oggi mi sento di nuovo strana, non dico come in quel giorno perché nulla può raggiungere quell'intensitá di dolore, ma quasi. Sento un vuoto dentro. Ho perso il lavoro che amavo, ho messo le cose in chiaro nella mia vita. Non sono in grado di gestire tutto questo. Non riesco a vedere chiudersi una porta per aprirsi un portone. Ho sentito il rumore del mio cuore un'altra volta. Cosa mi succede? Stavo bene prima. Mi ero creato un mondo tutto mio. Un mondo dove non avevo lasciato entrare nessuno ma oggi mi sono sentita scoperta. Mi rendo conto adesso che sto piangendo. Perché piango? Persa tra i miei pensieri, non mi sono nemmeno resa conto che mi sono allontanata dai due. Possono rimanere per tutto il tempo che vogliono a prendersi a pugni. Non mi importa. Sono già lontana da loro, attraverso la strada e sento Alex gridare << Charlie, noooooo..>> mi giro per guardarlo, vedo che corre verso di me. Ma cosa vuole? Vedo una luce abbagliarmi, credo che siano due fari di un auto. Sento un forte tonfo invadere il mio corpo. E poi il buoi..

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