capitolo 16

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Drin.. Drin.. Drin..
Il mio cellulare non smette di vibrazione.. apro gli occhi. Ma che ora sono? Fuori è già buio. Avrò dormito tutto il giorno. Ho un forte mal di testa. Mi alzo leggermente la testa per guardare l'ora. La radio sveglia segna le 19:30. Oh mio dio! Prendo il cellulare e trovo quattro chiamate perse di un numero che non conosco ed un messaggio con lo stesso numero. Apro il messaggio.

Ciao Lottie. Sono Giulia. Ho provato a chiamarti ma non rispondi. Stasera ti aspettiamo al solito posto. Kiss.

Beh credo di avergli lasciato il numero la scorsa notte, ma non ricordo. Dovrei farci un salto sta sera. Rispondo velocemente a Giulia.

Lottie a Giulia:
Ciao Giulia. Ok ci sarò. Kiss.

Prendo un paio di jeans e un maglia e vado dritta al bagno per una doccia. Sto puzzando. Sono 24 ore che non faccio un bagno. Mentre sto per uscire la voce di Jess mi blocca. <<dove vai?>> porca miseria. Pensavo fossi da sola in casa. La guardo. Eh adesso che gli dico? << vedo degli amici stasera>> speriamo non faccia domande. Non voglio litigare con lei. È la mia migliore amica, non mi va. <<gli unici amici che hai siamo noi. Chi sono questi amici?>> chiede. E te pareva! << nuovi amici. Non pensavo che volessi l'esclusiva!>> dico fredda. Non risponde. Strano. Rimaniamo a guardarci. Io davanti la porta d'ingresso e lei a meno di tre passi da me <<ok... io vado!>> rompo il silenzio che si era creato.
Imbocco la stradina tranquilla che mi porta dritta alla piazzetta. Sono riuscita a ricordarmi la strada. Anche se in alcuni casi ho chiesto delle indicazioni al telefono a Giulia. Mi stanno già aspettando, insieme a tutta la compagnia. Mi ha detto che questa sera ci sarà una sorpresa per me. Sono eccitata e molto curiosa. Arrivo alla piazzetta e Giulia mi viene in contro abbracciandomi. <<wow.. che accoglienza!?!>> dico. <<siiiii.. sono felice che tu sia qui. Vogliamo integrarti completamente a noi quindi.. tadaaaaaaa!>> mi mostra un ragazzo simile al loro stile. <<un ragazzo?>> dico perplessa. <<mah no! Farai un tatuaggio a tua scelta. Piccolo o grande. Come vuoi tu. E metteremo anche alcune ciocche colorate tra i tuoi capelli. Ormai sei parte di noi.>> ah allora il ragazzo è un tatuatore. Non mi convince tanto questa idea.

Sono le 06:00 del mattino. Sono già per la strada di casa. Credo che questa magnifica sensazione che ti da l'erba sia insostituibile. Mi piace. Salgo le scale. Mi reggo a stendo. Apro la porta e trovo Jess sul divano con i ragazzi che guardano la tv. Si voltano a guardare nella mia direzione. Non dicono nulla. Io mi dirigo in cucina senza salutare. Apro il frigo e prendo un po di vino. Ho bisogno di bere. Ho troppa sete. <<che cazzo hai combinato?>> indica Jess il mio braccio entrando in cucina. <<ti piacciono? Ne ho due. Guarda qua!>> dico io entusiasta dei miei nuovi tatuaggi, scoprendo del tutto il braccio per farglielo vedere meglio. <<ho notato che sono due. Ma perché?>> chiede Jess incredula.. <<perché mi andava e l'ho fatto>> dico io indifferente. Mi verso un altro po di vino. <<che ti sta succedendo.? Non ti riconosco piu>> dice avvicinandosi a me << non mi succede nulla tranquilla>> dico <<no! Non è vero! Non sei più tu! Ti sei colorata i capelli di rosa. Hai due tatuaggi e passi le nottate fuori. Quando prima per portarti fuori da quella porta bisognava bruciare il libro che stavi leggendo. Non sei piu la mia migliore amica, sei diventata qualcun'altro. che ti succede?>> dice Jess mentre una lacrima gli riga il viso. Non voglio che pianga. Non per me. Mi avvicinò di più a lei e con il pollice gli asciugo la lacrima sulla sua guancia. <<ho iniziato a vivere Jess. Sono sempre io. La tua migliore amica. Ma con una vita nuova.>> dico e prendo di nuovo il vino per versarne un altro po. << da quando hai iniziato a fumare Lottie??>> chiede Luca entrando in cucina. Il vino mi va di traverso. <<cooosa?>> dico tossendo. <<rispondimi>> ribatte Luca con un tono severo. <<ehi, ma che ti frega?>> dico irritata << ti ho vista insieme a Giulia l'altra sera. Ho visto tutto>> ma che dice? <<mi hai seguita?>> dico alzando la voce << no! Non ti ho seguita! Sono stato a trovare mio nonno l'altro ieri. E ti ho vista con lei.. conoscendola ho capito subito che il tuo cambiamento è dovuto all'erba>> dice con un tono calmo. Mi fissa, tiene le braccia incrociate al petto. <<è lei che ti ha ridotta così non è vero?>> dice Jess alzando la voce. Io continuo a fissare Luca. Non diciamo nulla. Alex ha lo sguardo basso. Sembra deluso. <<come conosci Giulia?>> chiedo a Luca <<è mia cugina. Fidati tu gli devi stare alla larga. Non è adatta per te.>> dice con tenerezza ma le sue parole sembrano un ordine. << ma chi cazzo ti credi di essere? Tu non puoi dirmi cosa è giusto o sbagliato per me.. non sei mio padre.>> dico acida e fredda. << no, non sono tuo padre. Ma se avesse saputo quello che fai credi ne fosse stato fiero??>> dice Luca.. <<adesso mi hai proprio rotto i coglioni, brutto pezzo di merda..non ti permettere di mettere in mezzo mio padre..>> dico io scaraventanto un pugno in faccia a Luca. Alex interviene subito afferrandomi e trascinandomi nel salone <<la verità ti fa male, vero brutta stronza? Ti voglio fuori da questa casa in pochi minuti!>> dice urlando <<ah ah ah dici sul serio? Non comandi tu qui! Sono per metà proprietaria dell'affitto di questo appartamento.. devi andartene tu!>> dico io ridendogli in faccia. <<tu non sei proprietaria di nulla qui dentro. Non sei nemmeno nel contratto. Ieri ho acquistato questa casa! Adesso sono io il proprietario. Quindi fai le valigie. Ti voglio fuori adesso!>> guardo Jess per cercare una conferma che non tarda ad arrivare. Abbassa lo sguardo. Non ha il coraggio di guardarmi. Vado in camera mia,mi chiudo a chiave la porta. Non voglio vedere nessuno. Preparo un borsone. D'altronde non ho molto. In pochi minuti ho già tutto pronto per andare via. Passo dal salone. Jess sta piangendo. Non mi importa. Ha chiuso con me. Alex si alza e mi raggiunge alla porta <<mi dispiace tanto>> mi sussurra all'orecchio. Mi hanno voltato tutti le spalle. Ok. Non mi importa di niente. Per me possono andare tutti a farsi fottere.
Sono passate quattro ore da quando ho lasciato l'appartamento. Adesso sono seduta ad un bar. Non so dove andare. Non so a chi chiedere aiuto. Non posso passare la notte in auto. Credo che andrò in hotel solo per questa sera magari domani vedremo come posso fare. Non mi meritavo questo. È mezzogiorno. Ho molta fame. La testa mi scoppia e non ho dormito per niente. Alex mi ha mandato un messaggio

Alex a Lottie:
Come stai?

Lo ignoro assolutamente. Anche lui mi ha voltato le spalle. Il telefono squilla, guardo il display "Alex" . Un altro messaggio da parte sua.

Alex a Lottie:
Mi dispiace tanto. Parlami.

Parlami? Ma dice davvero? Eh no caro mio.

Lottie a Alex:
Vaffanculo Alex.

Il cellulare continua a squillare a vuoto.. non voglio nemmeno sapere chi sia. Prendo il mio borsone e mi dirigo verso un hotel vicino. Parcheggio la mia auto di fronte e vado dritta alla reception. La bionda alla reception mi fissa sconvolta appena legge il nome sulla carta d'identità. <<lei è la signorina Russo?>> chiede. Io annuisco. Non si vede che sono io?? Ma che domande del cazzo! Questa bionda è tutta tette e niente cervello. <<cioè.. voglio dire.. la signorina Russo che MARRA ne parla nel libro?>> dice molto entusiasta << si, sono io. Adesso mi dia le chiavi della camera, per cortesia!>> rispondo infastidita dal suo entusiasmo. La bionda mi mostra un sorriso a trentadue denti e mi porge le chiavi. Mi abbasso per prendere il mio borsone, che precedentemente avevo appoggiato a terra e mi incammino verso l'ascensore per raggiungere la mia stanza. Appena davanti l'ascensore, mentre le due ante si stanno per aprire una figura a me molto familiare mi blocca. <<ciao, Lottie..>> ma che diamine.. <<ciao,Fabio>> dico fredda. Ed entriamo entrambi nell'ascensore.

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