Oggi il risveglio è andato un po così. La domenica è l'unico giorno in cui una persona cerca il riposo, pretende il riposo, si riposa. Io invece ho preferito stare fuori casa. Dopo quello che è successo non riesco a rimanere molto tempo in casa, soprattutto da sola. Jess e Luca sono stati invitati dalla famiglia di lui, quindi ero costretta a passare l'intera giornata da sola in casa. Ma più tempo passava più stavo male. Allora ho preso le chiavi della mia auto e mi sono diretta qui, nel parco. Sono distesa nel prato a guardare la natura, a cercare il relax. Molta gente ama venire qui la domenica. Per giocare con i propri figli, con il proprio compagno, per fare jogging, per passeggere con il proprio cane o in compagnia di un semplice libro. Il sole è un po più caldo oggi. Si sta bene negli spazi aperti. Mi ero portata una giacca più pesante, temevo che qui ci fosse un po più di freschetto. Ho inviato un messaggio a Matt. Lo sto aspettando da un po credo che mi darà buca <<scusa il ritardo>> si avvicina Matt con il fiatone <<ciao..>> dico e lui si siede accanto a me <<come mai questo fiatone?>> chiedo. Esita un istante prima di rispondere. Forse anche per regolare il respiro. <<ero al ristorante scusami.. ho fatto tutto di corsa e sono venuto da te..>> dice <<non volevo farti stancare.. mi dispiace>> dico con tristezza. Mi dispiace davvero che per colpa mia abbia corso. <<ma dai.. smettila.. ho fatto tutto di corsa perché prima finivo e prima potevo staccare.. così adesso posso rilassarmi>> dice mentre si stiracchia e si distende sul prato, con le braccia incrociate sotto la testa. <<ok, vieni con me>> mi alzo di scatto e tendo la mia mano verso Matt per incoraggiarlo ad alzarsi. <<dove andiamo?>> dice Matt curioso e sorridente <<è una sorpresa>> dico e Matt prende la mia mano e annuisce titubante. <<prendiamo la mia auto>> dico e Matt si blocca <<non ci penso minimamente a lasciare la mia auto qui, da sola>> dice. Lo guardo e alzo un sopracciglio. << ok.. prendiamo la tua auto.>> dico e vedo Matt riprendere a respirare.. come se era in tensione e con la mia risposta si sia scaricato, liberato. Sorride. Ci dirigiamo verso la sua auto e lo blocco. <<guido io però>> dico con aria di sfida. Matt ride, ride di gusto alle mie parole. Lo guardo storto. <<Cosa ci trovi di così divertente in quello che ho detto?>> chiedo. Matt smette di ridere e mi guarda dritto negli occhi. Si avvicina e mi posa due dita sotto il mento per alzarmi il viso. <<piccola, credi veramente che ti lascerò mai guidare la mia auto?>> dice fiero di sé stesso. Con un mega ego. Emette un ghigno fastidiosissimo e cammina verso la sua auto. Mi sento derisa. <<bene.. vado a prendere la mia auto.. ci vediamo la>> dico e vado verso la mia auto. Sento Matt correre verso di me. Accellero il passo. Mi raggiunge e mi ferma <<ti sei arrabbiata solo perché non ti faccio guidare la mia bimba>> dice ridendo <<la tua bimba>> dico schifata <<ehi, non mi deridere>> dice Matt incrociando le braccia al petto. <<tu l'hai appena fatto>> rispondo offesa <<ok.. mi arrendo>> dice alzando le mani in segno di resa <<se mi prometti di andare piano e di trattarla bene te la lascio guidare>> annuisco soddisfatta <<mannaggia te>> sussurra. Saliamo in auto. Metto in moto e il motore inizia a farsi sentire. Più premo l'acceleratore e più l'adrenalina sale. Matt mi guarda. Ha un espressione distrutta, torturata. Rido mentalmente. Vorrei fare una foto per immortalare questo momento. Il motore è già caldo. Anche io sono super eccitata. Spingo l'acceleratore e parto. Sistemo le mie mani sul volante. Cerco di escogitare un piano per poter guidare di più questa macchina. Non mi capiterà una seconda volta. Matt non dice nulla e si tiene ben saldato sul sedile. Ha paura. Sorrido. Prendo la tangenziale. Esco fuori città. Siamo diretti verso le zone di campagna. Comincio a prendere velocità. Le marce continuano a salire. Il contachilometri segna centocinquanta, centosessanta, centottanta.. mi sento su di un bolide. Viaggio. L'adrenalina mi pervade tutto il corpo. La mano di Matt si posa sulla mia gamba. Ha il viso pallido. Rallento. Comincio a scalare le marce. La velocità diminuisce. Mi sento iperattiva. Il cuore salta un battito per l'enorme felicità che provo. Mi fermo di fronte una s.p.a., quella in cui sono andata insieme a Jess un po di tempo fa. Parcheggio. Scendiamo dall'auto e guardo Matt. Lui mi guarda storto. <<non tratterai mai più la mia bimba in quel modo>> mi ammonisce Matt <<si, si certo>> dico sarcastica mentre gli lancio le chiavi della macchina. Matt li prende a volo. << andiamo adesso.. ci aspetta un bel massaggio>> dico prendendo la sua mano e trascinandolo verso l'entrata.
<<salve, vorremmo fare un massaggio>> chiedo appena arrivati alla reception <<salve a voi. Desiderate un massaggio rilassante?>> chiede la signorina biondo platino mangiandosi con gli occhi Matt. Ehi? Sono io che parlo, mica lui. Matt mi guarda e mi sorride. Che idiota pure lui. Il suo ego è maledettamente schifoso ed enorme quando incontra belle ragazze. Rispondo di si alla signorina. << desiderate il massaggio in comune o in camere separate>> chiede la signorina. Decidiamo di farlo in comune. <<Prego da questa parte>> si avvicina un'altra signorina biondo platino. La seguiamo. Mi guardo intorno. La scorsa volta non ci avevo fatto caso. Qui tutte le dipendenti sono rigorosamente biondo platino.
Entriamo nella stanza indicata dove troviamo alcuni asciugamani e due accappatoi. Ci cambiamo negli appositi camerini e ritorniamo in quella stanza. Matt mi sorride e mi bacia tra i capelli. Ci distendiamo nei lettini a pancia in giù. I nostri lettini sono vicinissimi. Sentiamo aprirsi la porta. Entrano due persone. Un massaggiatore tutto muscoli e addominali da paura e ahimè, una massaggiatrice bionda platinata. La bionda viene da me e il super sexy va da Matt. Ma no! Non è giusto! Mi lamento mentalmente. Matt mi guarda stranito. Spero che dica qualcosa, ma non lo fa. Bene parlerò io. << non potremo fare a cambio>> chiedo con il broncio. Il fusto super sexy sorride. Sorrido anch'io. Matt invece mi guarda storto per il mio sorriso ricambiato con il fusto ma poi si rende conto del cambio e sorride anche lui. Gli uomini?! sono prevedibili!
Mister tartaruga, appoggia le sue morbide mani su di me. Comincia a massaggiare tutto il mio corpo. Più le sue mani vellutate esplorano il mio corpo, piu i brividi che sento dentro aumentano. Mi sento beata, rilassata. Tra gli oli essenziali e le sue mani, mi sento rinata.
Dopo quasi un'oretta circa il massaggio finisce e io mi sento rigenerata, come rinata. Anche Matt ha un espressione di beatitudine. Presumo che anche la bionda tette grandi sia stata brava. Matt mi guarda con un sorriso da ebete. Sorrido anche io. << noi due. Qui. Torneremo più spesso>> dice in tono di ordine. Sorrido e annuisco. Andiamo a pagare il nostro massaggio e Matt non mi ha lasciato pagare. Ha insistito che fosse lui ad offrirmi questo trattamento, per ringraziarmi. Ma ringraziarmi per cosa? Dovrei essere io a ringraziare lui!
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Colpa del destino
عاطفيةLei è Carlotta, una ragazza siciliana. Semplice , la tipica ragazza acqua e sapone con il fascino mediterraneo. Ha lasciato la sua terra per studiare letteratura a Milano, insieme alla sua migliore amica Jessica. Ma quando tutto sembra aver trovato...