capitolo 27

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Tiro fuori dalla busta il mio nuovo vestito.. Prendo le mie chanel nere e la mia pochette. Posiziono tutto sul letto e inizio con indossare l'intimo. Mi soffermo a guardare la mia immagine riflessa sullo specchio di fronte a me. Sono dimagrita un sacco. E che dire poi, delle mie inseparabili occhiaie? Questo giorni sono stati un'altalena di emozioni.. in effetti ho dormito pochissimo. Indosso il mio abito nuovo e inizio ad acconciarmi i capelli. Li lascio in lunghe onde che ricadono su di una spalla. Metto un filo di trucco e sono pronta. Prendo la mia pochette e vado in salone. Sono tutti pronti che mi stanno già aspettando. Alex ha un aspetto magnifico. Amo quando indossa quella camicia bianca che fascia perfettamente i suoi muscoli. <<andiamo?>> chiede Jess. I maschietti annuiscono. Io non ho detto una parola. Me ne sto con lo sguardo rivolto verso il basso.
Arrivati al ristorante, si avvicina il cameriere per indicarci il tavolo riservato a noi. Non ero mai stata in questo locale. È molto raffinato, elegante, sicuramente molto costoso. Ci accomodiamo e dopo aver ordinato, lo stesso cameriere di prima comincia a portare le nostre ordinazioni. Il vino comincia ad andare e il nostro umore migliora. Durante la cena abbiamo scherzato e riso, ma nonostante tutto, io ed Alex non abbiamo scambiato ugualmente una parola. Il cameriere non perde occasione per fissarmi e credo che Alex se ne sia accorto. Ma non dice nulla. Mi sento molto brilla. << credo che andrò un attimino in bagno>> dico ma nessuno mi risponde. Stanno scherzando tra di loro e non se ne sono nemmeno accorti. Mi dirigo verso il bagno, ma trovo la fila. Questo posto è molto frequentato dovevo immaginarlo. Ci rinuncio e ritorno verso il tavolo. Mentre cammino noto una porta alla mia destra. Mi incuriosisce e mi sporgo verso di essa per guardare dove porta. Spingo e vedo che porta verso un giardino sul retro del locale. Esco fuori e trovo un panorama magnifico. Mi abbraccio, a quest'ora della sera fa freschetto. Rimango immobile. La meraviglia di quel panorama che da sulla natura baciata dalla luce della luna mi ha appena rapita. Sento i passi di qualcuno avvicinarsi, mi volto e mi trovo alle mie spalle il cameriere  << bellissimo eh?>> chiede. Annuisco, riportando il mio sguardo sulla natura. << per quale motivo una tale bellezza viene nascosta?>> chiedo. Il cameriere si avvicina di più a me, mettendosi al mio fianco. Guardiamo entrambi il panorama rapiti. <<per paura di rovinare la magia del posto>> risponde il cameriere. Lo guardo e lui mi sorride.. << e lei, signora.. per quale motivo una bellezza si nasconde?>> chiede indicandomi. Sorrido al complimento  << per potermi godere la magia del posto>> rispondo.  Mi guarda e sorride. Emette un ghigno di gusto per la mia risposta << le dispiace se rimango a godermi un po di magia insieme a lei>> chiede con un po di malizia. Faccio cenno di no con il capo e sorrido anch'io. Rimaniamo immobili a fissare il panorama senza parlare. <<eccoti!>> la voce di Alex mi fa sobbalzare. <<ciao Alex>> dice il cameriere. << ciao Matt>> riaponde Alex al saluto. Si conoscono. Alex si dirige verso di me e mi porge la sua giacca per coprirmi. <<è ora di andare AMORE, si è fatto tardi!>> il modo in  cui Alex ha marcato la parola amore non mi è piaciuto. Lo guardo fisso. Alzo un sopracciglio e mi stacco da lui. << non mi presenti la tua dama, Alex?>> chiede Matt. << Carlotta, ti presento il mio fratellastro Matt, nonché il proprietario del locale>> dice Alex.  Matt allunga la mano verso la mia << piacere Carlotta>> Matt mi fa l'occhiolino  << piacere mio Matt, chiamami pure Lottie>> sorrido mentre Alex mi stringe per un braccio trascinandomi verso l'uscita. Ma come si permette. Saliamo sull'auto dove ci stanno già aspettando Jess e Luca. Alex non parla per tutto il tragitto verso casa. Arrivati nel nostro appartamento Jess e Luca si chiudono subito nella loro camera mentre noi rimaniamo da soli. Mi dirigo in cucina per bere un bicchiere d'acqua. Alex mi segue e prende un bicchiere d'acqua anche lui. Si siede sul bancone della cucina. Mi fissa. << tu domani non accetterai quel lavoro>> dice. << Cosa?>> rido << dico sul serio.. tu devi rifiutare il posto>> ribatte Alex << spero che tu stia scherzando>> poso il bicchiere nel bancone e vado in camera mia. Alex mi segue << non sto scherzando.. tu rifiuterai quel posto>> mi viene da ridere  << non ci penso minimamente>> dico. << se non lo fai tra noi è finita >> dice Alex bloccandomi per un braccio. << bene, è finita allora>> mi guarda fisso negli occhi << scegli di avere quel lavoro invece che avere me?>> chiede << l'hai voluto tu>> rispondo acida. Si volta, prende tutte le sue cose, li mette in un borsone e va via. Credo che questa sera dormirà in hotel. Io nel frattempo mi preparo gli abiti da indossare il mio primo giorno di lavoro.
Finalmente suona la sveglia. Mi sento iperattiva oggi. Sono eccitata per il mio nuovo lavoro. Mi dispiace non poter condividere la mia felicità con la persona che amo di più al mondo. Chissà dove avrà passato la notte Alex. Io non capisco, per quale motivo prima insisteva per portarmi a lavorare nella scuola dove insegna lui e adesso.. fa di tutto per tenermi lontano? Proprio non capisco. Prendo le chiavi della mia auto e vado verso il mio nuovo lavoro. Mi sono sempre detta che quello che oggi mi sembrava impossibile domani era il mio punto di partenza. Riuscire a raggiungere i miei obbiettivi? Niente di meglio.. un passo alla volta e tutto sarebbe diventato raggiungibile, nulla era impossibile. Bastava crederci. Ed io c'ho creduto fino in fondo. Oggi raccolgo il miei risultati. Lui non è felice per me? Non mi vuole con sé? Bene. Alza il capo donna! Sono una guerriera che non si arrende. Crederò sempre in me stessa. Andrò avanti per la mia strada.. non mi importa se nel mio cammino lui non sarà al mio fianco.
Parcheggio la mia auto nel posto riservato ai docenti. Prendo le mie cose e mi dirigo verso la segreteria per annunciarmi. Indosso il mio completo rosa con sopra un blazer a motivi rigati bianco e nero. Mi fissano tutti. Avranno già capito che sono nuova. Vengo diretta verso l'aula docenti e il preside della scuola mi annuncia al resto dei colleghi. Alex è seduto vicino ad una bionda, sexy da mozzare il fiato. Ha l'aria molto rilassata a quando vedo, avrà dormito divinamente. Buon per lui. I suoi occhi, per tutto il tempo, si sono posati ovunque tranne che su di me. Non mi ha degnata nemmeno di un misero sguardo. Ho notato che anche Matt è uno dei docenti. Finite le mie presentazioni vengo assegnata come supplente di letteratura italiana presso la terza classe della sezione A. Suona la campanella. Le lezioni hanno inizio. Prendo le mie cose e comincio a cercare la mia classe. <<ciao Lottie..>> si avvicina Matt sorridente <<la tua classe è al secondo piano. La prima aula a destra.>> lo guardo e sorrido anch'io  <<oh..grazie mille, ciao Matt>>. Finalmente trovo la mia classe. Ancora vuota. Appoggio le mie cose e sulla mia cattedra trovo un biglietto:

Sei un fiore selvatico nelle mani sbagliate e una rosa profumata per chi sa apprezzarti.
Buona giornata, Carlotta!
                                    Matt.

Sorrido. Questo è un pensiero carino. Piego il biglietto e lo conservo nella mia borsa. Lo ringrarierò sicuramente più tardi.

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