La collina dove ci trovavamo in quel momento, che era in discesa, era il posto che io preferivo di più per ammirare lo scenario del lago di Como. Le montagne avevano la cima innevata anche in estate e nel cielo, soprattutto quando si faceva notte, si potevano vedere infinite stelle senza qualche palazzo di mezzo che ti faceva sembrare un cielo piccolo, piccolo quando invece è grandissimo e mi faceva sentire minuscola, persa tra quelle stelle. Se poi c'era anche la luna piena, beh... era una scena mozzafiato per me, non si potevano trovare le parole esatte per descrivere quel bel scenario che si mostrava di notte. Vederla, distesa sull'erba, sembrava di essere veramente sulla luna, riuscivo a vedere per bene i crateri e i bacini, provocati dai bombardamenti delle meteoriti, mentre quando si è in città mi sembrava che la luna fosse piccola, liscia e tutta bianca che stava tra il mio pollice e l'indice.
Mi stesi sull'erba, cosa che fece anche Mattia. Ilenia decise di giocare con il cane a rincorrersi.
«Sarebbe bello venire qui di notte e guardare le stelle» mi disse sospirando.
«Sì, sono stupende viste da qua giù. Mi sembra di non essere più sulla terra. La notte di San Lorenzo la passiamo all'aperto per vedere le stelle cadenti, tu le hai mai viste?!» gli chiesi, fissando in continuazione il cielo.
«No, non ho ancora avuto questo piacere ma spero di averlo quando sarò qui accanto a te» mi rispose e volsi il mio sguardo verso di lui. Mi guardò con un sorriso.
Mi alzai sui gomiti e buttai la testa all'indietro, fissando di nuovo il cielo.
Ilenia corse verso di me e si gettò in quello spazio che era rimasto tra me e Mattia, ridendo.
«Ilenia sta attenta, potresti farti del male» disse Mattia in tono serio.
Si preoccupava molto per lei, del resto come i suoi genitori, ma non capivo il perché, così azzardai a chiederglielo quando Laika tornò a trotto con un pino bello grande in bocca e Ilenia disse «Andiamo Laika!» e si alzò lasciando la sua bambola sul mio grembo.
«Ho notato che siete sempre preoccupati per Ilenia. Come mai?».
Mattia si mise seduto a gambe incrociate e si avvicinò a me.
«Da quando è nata, è sempre stata di costituzione fisica debole. Si ammala facilmente e se passa troppo tempo sola, inizia a soffrire di una specie di depressione. Per questo non la lascio mai sola» mi rispose serio in volto.
«Beh ma ora sta bene, no? Le dedicate sempre molte attenzioni. Sono contenta che le sia passata questa fobia sui cani» dissi, riscaldandomi il volto al sole.
«Sì, ora sta bene» mormorò Mattia.
Lo guardai e notai i suoi occhi farsi tristi.
«Pensi alla tua ex ragazza?» gli domandai.
Mattia scoppiò a ridere e cadde all'indietro.
«Chi mai penserebbe a lei? No, no, affatto. Sinceramente non ci stavo neanche tanto bene con lei» mi confessò «E te? Sei impegnata?» mi chiese.
«No, anch'io ho frequentato un ragazzo ma non era il mio principe» gli risposi con tranquillità.
«E come deve essere il tuo principe?».
«Non lo so. Diciamo che deve riuscire a donarmi serenità nell'animo» gli risposi, pensierosa.
«Difficile da trovare allora!» esclamò con un sorriso.
«Lo so. Non sei il primo a farmelo notare» ribattei, divertita.
Dopo qualche minuto ritornammo alla villa e trascorremmo il resto della serata a fare i compiti estivi nel mio studio così come il resto della settimana in modo da poter essere più liberi per il resto delle vacanze estive.
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L'amore attraverso la musica
RomanceUn amore che doveva sbocciare nel passato, per caso si rincontra nel presente. La musica esprime ciò che il cuore non riesce a comunicare i propri sentimenti...