Capitolo 35

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Mi sedetti al pianoforte e sfiorai i tasti. Erano lucidi e lisci. Respirai profondamente e mi sentii di cantare un brano.

Iniziai a posare le dita sul pianoforte, suonando l'introduzione della canzone "My Love" di Sia.

Quando iniziai a cantare la canzone, fissai per tutto il tempo Mattia. Era un brano che dedicavo con tutta me stessa a lui, sperando che percepisse i miei sentimenti, il mio amore per lui.

Grazie a lui ora mi sentivo completa, amata, sicura di me stessa. Nonostante mi fossi dimenticata di lui, lui era sempre stato li ad aspettare me, ad aspettare che mi ricordassi di lui. Ormai stavamo insieme da quasi due mesi ma avevamo vissuto tanti momenti assieme che non mi sembrava vero che fossero passati solo due mesi.

Sentii le lacrime scivolarmi lungo le guancia mentre cantavo. Sentivo il mio cuore scoppiare d'amore per lui. Tra le lacrime e le note, conclusi il brano con trasporto e sentimento.

Mattia si precipitò da me e mi sollevò in piedi, baciandomi, stringendomi tra le sue braccia.

Sentii lo scrosciare dei battiti delle mani rivolte a noi.

«Brava!» sentii urlare Luigi assieme a Luisa e Franco.

Strinsi a me Mattia e sentii una manina posarsi sulla mia gamba.

Era Ilenia che mi guardava con le lacrime agli occhi. Mi scostai da Mattia e mi inginocchiai davanti ad Ilenia che mi abbracciò subito. La presi in braccio e le accarezzai i capelli.

«Sei stata bravissima Selene» mi disse con voce tenera, Ilenia.

«Ti amo tanto» mi disse Mattia, accarezzandomi il viso.

«Anch'io ti amo» gli risposi.

Ci allontanammo dal pianoforte con grande dispiacere del piccolo pubblico che si era creato attorno al piano. Mentre cercavo di uscire dalla folla, molte persone mi facevano ancora i complimenti e mi davano qualche pacca sulla spalla, così Mattia prese Ilenia in braccio e cercò di aprire un varco.

Trovammo i nostri genitori con un sorriso beato sul volto.

«Io lo sapevo che c'era del tenero tra di voi» disse mia madre con gioia e mi abbracciò teneramente.

«Complimenti, ragazzo mio! Finalmente ora sei felice!» esclamò suo padre, dando una pacca sonora sulla spalla.

«Beh... si capiva fin da quando eravate piccoli, quanto foste legati l'uno all'altra» disse sua madre e mi abbracciò anche a lei.

«Che bello! Non mi dispiace l'idea di averti come mio consuocero» disse mio padre a Giorgio e scoppiarono a ridere.

Io e Mattia eravamo rossi in viso mentre i ragazzi ci prendevano in giro. Alla fine ci eravamo tolti un peso dalla coscienza ed eravamo liberi di manifestare il nostro amore anche in casa.

Una volta a casa, i nostri genitori vollero parlare del nostro futuro.

«Non è un po' troppo presto?» domandò Mattia, perplesso.

Scoppiai a ridere e cercai di rimanere seria.

«Intendo dire che ora che le vacanze stanno per finire, voi ritornerete a scuola e sarete lontani» ci fece notare Giorgio, suo padre.

Ecco, era arrivato il momento di scoprire le carte in tavola al riguardo. Avevo paura di sentire qualcosa che mi potesse angosciare. Strinsi forte la mano di Mattia per farmi forza.

«Noi ci abbiamo pensato un po' in anticipo» confessò sua madre «Che ne dite di frequentare la stessa scuola? Tanto siete all'ultimo anno e, per fortuna, anche tu fai il liceo scientifico, quindi non vedo problemi».

«Oh, grazie mamma!» esclamò Mattia, prendendole la mano.

«Siamo più o meno vicini a casa di Selene perciò potete andarci assieme durante il tragitto» osservò suo padre.

Mi sembrava di vivere in un sogno, dove tutto era possibile.

«Io... io non so come ringraziarvi per la vostra comprensione» dissi poi e Mattia sorrise, stringendomi la mano.

«Tesoro, sappiamo tutti quanti quanto vi amate e credo che dopo stasera per noi sia ben chiaro che lo sarete ancora a lungo. Cerchiamo di aiutarvi ad andare avanti insieme e senza problemi» disse mio padre con un sorriso «Se poi c'è qualche problema o incomprensione, possiamo aiutarvi. Insomma... non vogliamo essere esclusi dalla vostra vita sentimentale. Potete contare su di noi per ogni cosa» concluse mia madre poi.

Piansi in silenzio dalla felicità e Mattia mi cinse le spalle con il suo braccio.

Non era da tutti poter avere una famiglia simile.

Prima di andare a dormire, Mattia mi propose una passeggiata in giardino. Laika venne con noi, scodinzolando allegramente.

Una volta raggiunto il mio posto preferito, in alto sulla collinetta, ci sedemmo a terra a guardare il lago notturno e le stelle che ci facevano compagnia.

«Adesso è veramente un per sempre» mi sussurrò, baciandomi le labbra. Ci stendemmo a terra, travolti dalla passione dell'amore.

«Per sempre» ripetei tra i baci.

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Eccoci qui... ultimo capitolo della storia!
Voglio ringraziare tutti per aver letto fino a qui e aver commentato.
Un enorme grazie va alla mia adorata @GiuliaPetrogalli che mi ha sostenuto dall'inizio fino alla fine. Ti voglio bene :*

Dedico questo capitolo finale ad un amico conosciuto da poco e so che adora il pianoforte. Tutto per te, Galamir

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