Capitolo 29

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Ilenia era in piedi, accanto a Laika e ci guardò con aria sconsolata. Mi sollevai, guardandola. Mattia era imbarazzatissimo nel vedere la sorella osservarci in quei nostri pochi momenti intimi assieme.


Le porsi la mano e lei l'afferrò con delicatezza. La trassi a me e la sollevai.


«Perché dici così?» le chiesi con tenerezza, dandole un bacio sulla fronte.


«Perché vi sono d'intralcio. Insomma, rovino sempre i vostri momenti particolari e non vorrei che poi un giorno anche tu mi odiassi come ha fatto l'ex ragazza di Mattia» disse con le lacrime agli occhi. L'abbracciai forte a me e le risposi «Tesoro, non potrei mai odiarti. Sono io che insisto nel volerti portare al campeggio, da ciò non capisci quanto ci tenga a te?».


Ilenia mi fissò a lungo negli occhi e si strinse a me.


«Ragazze, è tutto molto bello e carino vedere quanto siete affiatate... ma potete farlo scendendo dalla mia pancia?» domandò un po' irritato Mattia.


«Oddio, scusami» dissi, scendendo da lui.


Mattia trasse dei profondi respiri e si risollevò. Prese in braccio Ilenia e la coccolò. Nel vederli assieme provavo un po' di invidia per il loro rapporto. Mi sarebbe piaciuto tanto avere una sorella o un fratello con cui condividere le mie giornate.


E cosi dopo varie insistenze e promesse, i genitori di Ilenia mi diedero il permesso di portarla con noi al campeggio.


Il week-end seguente ci demmo appuntamento direttamente davanti all'ingresso del campeggio verso le otto del mattino. Mio padre mi diede le ultime raccomandazioni su Ilenia e poi ci salutò. L'ingresso del campeggio Colli Fioriti, era un edificio costruito interamente con il legno e ben fatto. L'aria era pulitissima visto che ci trovavamo molto in alto e la giornata si prospettava ben soleggiata ma non afosa, per fortuna.


Vi era un bar che faceva anche da mini market, non era molto fornito ma per delle emergenze non ci si poteva lamentare.


Una volta che anche gli altri ci raggiunsero, Franco andò alla reception per prendere le chiavi del bungalow che aveva affittato per tre giorni.


Mirko mi salutò, abbracciandomi. Mi sentii a disagio ma cercai di non darglielo a vedere.


«Alla fine ce l'hai fatta a venire anche tu» disse Luisa a Ilenia che le sorrise allegramente.


Mentre attraversavamo le piazzole per le tende da campeggio, notai come la natura fosse bella. Da li si poteva osservare il lago di Como che confinava con Lugano. L'odore di erba fresca pungeva il mio olfatto e ne respirai a pieni polmoni. Era tutto perfetto in quel luogo cosi ben tenuto. Era la prima volta che andavo in quel posto e Mattia mi prendeva in giro per come mi guardavo in giro con aria sognante e felice. Vi erano vari campi da giochi, quali il tennis, pallavolo e calcio.


«Sicuro che non ci annoieremo qui» disse Luigi, osservando il campo da calcio.


Una volta raggiunto il bungalow, i ragazzi scapparono immediatamente al campo da calcio a giocare mentre io e Luisa eravamo con le valigie in sala a decidere sul da farsi. Ilenia mi chiese il permesso di andare al parco giochi del campeggio ma non me la sentivo di lasciarla sola senza aver prima preso visione del luogo.


«Ti va bene se ci andiamo dopo che abbiamo sistemato almeno i nostri bagagli?» le chiesi cortesemente.


«Ok, ti aiuto» mi rispose pimpante.


La sala era della dimensione giusta per ospitare un gruppo da cinque persone e un cucinotto all'angolo giusto per cucinare qualcosa di veloce e lavare i piatti. C'era anche un bagno con tanto di doccia. Vi erano solo due camere da letto, ciascuno con un bagno piccolo dentro. Una camera era con il letto matrimoniale e l'altro con due letti singoli. Più di così, non si poteva desidera nient'altro in campeggio.


«Allora, tu, Ilenia e Mattia dormirete nel letto matrimoniale mentre io e Franco nei due singoli e Luigi e Mirko in sala» dispose Luisa.


«Ma no, dormi tu in quella matrimoniale!» le dissi.


«No, no. Cosi Ilenia può dormire in mezzo senza problemi tra voi due» mi rispose con un sorriso.


«Sei sicura?».


«Assolutamente si. Non ti far problemi, basta unire i due letti singoli se proprio devo dormire assieme a Franco» mi rispose.


Una volta che ebbi sistemato le mie cose e le cose di Ilenia dentro l'armadio, passai veloce a fare anche quella di Mattia.


«Mi sembri tanto mia mamma quando mette apposto le cose di papà» disse con semplicità Ilenia, seduta sul letto.


Arrossii davanti al suo complimento e le sorrisi.


L'amore attraverso la musicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora