Capitolo 7

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La settimana successiva, Ilenia iniziò a lamentarsi riguardo al fatto che trascorrevamo maggior parte del tempo a studiare per finire i compiti.


Notai però che si era avvicinata molto a me e iniziò a seguirmi ovunque andassi per la villa. Non mi lasciava mai sola e sinceramente, mi faceva solo piacere. La trovavo molto dolce e le volevo già molto bene che la consideravo già come se fosse la mia sorellina.


In quella settimana però io e Mattia ci parlavamo a malapena ma quando alla sera iniziava a suonare il pianoforte, mi comunicava tante cose. Attraverso il suono del piano, mi manifestava il suo sentimento che a parole non osava dichiarare.


Una notte, Ilenia si presentò nella mia stanza, lasciando socchiusa la porta, e si sedette sul mio letto.


«Hai fatto un brutto sogno piccola?».


«No... solo volevo chiederti una cosa, posso?» mi domandò affettuosamente.


Mi misi seduta sul letto e allargai le braccia. Ilenia si accucciò fra le mie braccia, giocando con una ciocca dei miei capelli.


«Sai... ho notato che mio fratello ultimamente si comporta in un modo strano» iniziò a dire Ilenia «E volevo sapere se a te piacesse mio fratello» concluse.


Rimasi allibita davanti a quella richiesta e mi sentii le guancia avvampare dall'imbarazzo e fortunatamente Ilenia non poteva vedermi in volto visto il buio che regnava nella stanza. A malapena si intravedeva grazie alle luci dei lampioni che erano situati nei giardini della villa.


«Perché mi fai questa domanda?» le ribattei controllando il tono della voce.


«Beh perché so che nel cuore di mio fratello ci sei tu... diciamo che ci sei sempre stata» mi confessò.


«Davvero?» domandai, incredula.


«Sì, lui mi ha sempre parlato di te, delle giornate che avete trascorso quando eravate piccoli e quando suona, so che ti pensa» mi rispose, appoggiando la testa sul mio petto.


«Io sono sincera. Se tu diventassi la fidanzata di mio fratello, ne sarei felice perché tu mi tratti bene, non come l'ultima strega che ha avuto mio fratello» disse poi Ilenia e scoppiai a ridere.


«Piccola, vedi... l'amore nasce quando meno te lo aspetti e non va mai pilotato» le riferii.


«Hai ragione... Chi è il tuo principe azzurro?» mi domandò Ilenia.


Ma in quanti mi fanno sempre la stessa domanda? Mi chiesi, divertita.


«Allora, il mio principe deve essere dolce e sapermi rendere felice» le risposi, sospirando.


«Ma allora posso farlo pure io, renderti felice» osservò poi la bambina e le sorrisi, abbracciandola.


«Rendermi felice intendevo dire che non mi faccia dispiacere la sua compagnia, che riesca a farmi dimenticare ogni cosa grazie alla sua sola presenza» le risposi sorridendo.


«Io so chi è il tuo principe» mi canzonò la bambina e la fissai.


«E chi sarebbe?».


«Io spero tanto che l'amore per mio fratello nasca presto dentro il tuo cuore» accennò Ilenia e si stese sul letto, fissando il soffitto.


«Che belle stelle, sembrano vere» mormorò assonnata Ilenia.


«Sono fosforescenti» le feci notare.


«Si» sussurrò e dopo qualche secondo intesi che si era addormentata del tutto. Nonostante l'età che aveva, sapeva essere profonda e matura quando meno ce lo si aspetta.


Scesi dal letto, rimboccandole la coperta e uscii dalla stanza.


Accanto alla mia porta, trovai Mattia appoggiato al muro.


«Hai sentito tutto?» gli domandai con esitazione.


Rimase in silenzio per qualche minuto, poi mi guardò negli occhi.


«Sì» mi rispose dopo un po'.


«Vuoi prendere una tazza di latte caldo con me?» gli chiesi dopo un po' e lui accennò con il capo.


Scendemmo silenziosamente le scale e raggiungemmo la cucina.


Mattia si sedette al tavolo mentre preparavo il latte. Quando gli deposi davanti la tazza di latte caldo fumante, si destò dai suoi pensieri.


«Grazie» mi disse.


Mi sedetti di fronte a lui e sorseggiai il mio latte.


«Ti andrebbe di fare quattro passi fuori?» mi propose Mattia dopo aver finito di bere il latte caldo.


«Non credo che sia una bella idea e poi a quest'ora?» osservai, lanciando un'occhiata all'orologio che segnavano l'una di notte.


«Hai ragione, scusami» disse Mattia.


Dopo qualche minuto, non sapendo cos'altro dirgli, gli augurai la buona notte e me ne ritornai nella mia stanza dove trovai Ilenia dormire tranquillamente.


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