Strinsi la mano di Mattia con forza per farmi coraggio. Sospirai e chiusi gli occhi.
«Non ti permettere di dare la colpa a me» iniziai a dire tranquillamente «Ti sono sempre stata accanto, ti ho difesa da Luigi ogni qualvolta litigavate. Ora mi rinfacci dicendo che sono io la tua rovina?» continuai ridendo nervosamente «Sei patetica» conclusi, guardandola freddamente.
«Sei sempre stata falsa e calcolatrice. Mi vuoi dire che ami veramente Mattia ma è tutta una facciata. Tu vuoi stare con Luigi e farmi credere il contrario» rincalzò Flavia.
«Ma ti ascolti? Ma sei proprio fumata di cervello, te!» le dissi «Ancora con sta storia. Io non amo Luigi, lui per me è solo il mio migliore amico, il fratello che non ho mai avuto!».
«Ehilà gente! Che novità?» domandò Franco e ci guardò con un sorriso. Nessuno rispose al suo saluto e neanche Luisa che stava entrando proprio in quel momento. Aveva intuito che qualcosa non andava. Mi guardò con sguardo stralunato e poi fissò stupita Flavia.
«Mi sono perso qualcosa?» continuò Franco, grattandosi l'orecchio sinistro.
«Ma... nulla... solite cose» disse Mattia.
Ero molto in pensiero per Luigi e non sapevo come aiutarlo. Flavia continuava a piangere in silenzio.
«È inutile che piangi sul latte versato» disse Mattia «Troppo tardi».
Vidi Flavia scoppiare in un pianto isterico ed urlò «È tutta colpa tua! La tua sola esistenza è un insulto per gli altri che meritano di stare sulla faccia della terra!» poi guardò Mattia con rancore e continuò a dire «L'errore più grande non l'ho fatto io bensì la tua ragazza con la sua sola e costante presenza accanto a Luigi! State insieme da poco tempo quindi prima che sia troppo tardi, vedi di aprire gli occhi anche tu e capirai che ti ho detto la verità! Lei è una ...» ma non fece in tempo a finire la frase che tutti intuimmo come sarebbe stata, se non fosse per Luigi che le tirò una sonora sberla sul viso. La sua guancia si tinse di un rosso scarmigliato.
Le parole di Flavia furono una doccia fredda per me. Le lacrime solcarono il mio viso. Non credevo che una persona potesse odiarne un'altra fino a quel punto. Mi morsi il labbro inferiore, cercando di resistere a quelle emozioni contrastanti. Da un lato mi faceva pena Flavia, mettendomi al suo posto forse avrei reagito anch'io a quel modo ma non avrebbe mai giustificato le parole dette. Ma dall'altro lato, capii che Flavia era solo una persona che voleva essere il centro delle attenzioni del gruppo. Fare tante scenate, fregandosene dei sentimenti altrui.
«Adesso basta. Dopo tutto quello che ho sentito... sono FELICE di aver deciso di stroncare il nostro rapporto. Tu... non ti meriti neanche il mio rispetto. Dopo tre anni scopro di esser stato assieme a una donna morbosa e falsa» disse Luigi.
Flavia pianse, massaggiandosi la guancia e rimase in silenzio.
«Io ti ho amato sul serio. Poco prima che venissi tu qui... lei stava cercando di farmi ritornare da te... perché lei sa quanto ti ho amato» continuò Luigi.
«A-amato?» domandò Flavia sgranando gli occhi.
«Si, hai capito bene. AMATO. Al passato, mia cara. Dopo quello che hai detto e ho sentito, il mio amore per te si è sgretolato» le rispose Luigi.
Luisa mi abbracciò, cercando di sollevarmi il morale ma non funzionò poi tanto.
«Vattene da qui. Non farti più vedere né sentire» disse poi Luigi e mi guardò in viso. «Tu sei stata importante Flavia. Ma... ho perso solo tre anni della mia vita stando con te. Per te, avevo rinunciato anche a Selene per un certo periodo di tempo» continuò piangendo anche lui in silenzio «Farò finta che sia stato tutto un sogno, almeno questo, non rovinarlo».
«Luigi...» singhiozzò Flavia e si inginocchiò stringendosi le spalle.
Franco le si avvicinò e la rialzò gentilmente.
«Non so cosa sia successo ma Flavia... hai frainteso sempre tutto. Devi imparare ad avere fiducia nel prossimo. Andiamo... ti accompagno io a casa» disse poi Franco e guardò Luisa con un sorriso. Lei assentì con il capo e mi cinse le spalle con il suo braccio. Appoggiai la testa sulla sua spalla e continuai a fissare Luigi.
Mattia mi strinse ancora la mano e mi baciò la testa poi disse «Credo che forse è meglio se vi lasciamo soli per un po'» e lo guardai tra le lacrime e lo abbracciai forte.
«Grazie Tia per aver compreso i miei sentimenti» sussurrai tra i suoi capelli.
«Amore, so che Lu è importante per te. Lui ha bisogno di te adesso» mi rispose. Mi scostò da lui e mi asciugò il viso con la sua mano, mi baciò il naso e sorrise a Luigi, stringendogli la spalla ed uscì dalla sala assieme a Luisa.
Io e Luigi rimanemmo per non so quanto tempo in silenzio a guardarci. Solo attraverso il suo sguardo, capivo ciò che voleva dirmi. Mi avvicinai a lui e lo abbracciai teneramente.
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L'amore attraverso la musica
Lãng mạnUn amore che doveva sbocciare nel passato, per caso si rincontra nel presente. La musica esprime ciò che il cuore non riesce a comunicare i propri sentimenti...