L'amore attraverso la musica

Capitolo 27

Rimasero tutti in silenzio e notai che Mirko era imbarazzato dalla scenata che aveva appena fatto.

«Ehm... scusami... non lo sapevo. Comunque... io sono Mirko, piacere» disse poi e tese la mano verso Mattia che lo strinse con decisione e gli sorrise. Un sorriso finto, si capiva lontano un miglio.

«Piacere mio. Lei è mia sorella, Ilenia» disse, indicando la bambina che mi stringeva ancora la gamba. Mi chinai su di lei e le sussurrai di stare tranquilla.

«Ciao» disse debolmente Ilenia e Mirko le sorrise.

«Dai Mirko, che ne dici se vieni a dormire a casa mia? Tanto non darai fastidio a nessuno» disse Luigi, cambiando abilmente discorso.

«Ma come? Flavia sarà di sicuro contraria» disse Mirko e tutti rimanemmo in silenzio.

Mirko ci osservò per qualche istante.

«Lunga storia... ci siamo lasciati ieri» rispose Luigi con aria contrariata.

«Non ne azzecco manco una. Vi sto sconvolgendo la giornata» borbottò Mirko e si incamminarono verso la casa di Luigi.

Luisa prese in braccio Ilenia e chiamò Laika a sé.

«Franco, lascia il cestino dei tramezzini qui, noi andiamo a fare una bella passeggiata, che ne dite?» domandò Luisa, intuendo che io e Mattia avevamo assolutamente bisogno di stare soli.

Ilenia corse da suo fratello e lo guardò negli occhi, con le lacrime che minacciavano di uscire fuori.

«Non litigare con Selene» gli disse prima che Mattia potesse replicare, e scappò via con Luisa e Franco. Mattia rimase fermo a guardarli andare via.

Mi tolsi il pareo e la maglia e rimasi a guardarlo a braccia conserte.

Quando Mattia si volse a guardarmi, un sorriso si dipinse sul suo volto. Solo in quel momento mi soffermai ad ammirare il suo corpo. Era muscoloso al punto giusto con la piccola tartaruga sugli addominali a ridefinire i suoi lineamenti. Il suo petto ben formato, il suo collo dove la collana che gli avevo regalato anni fa, la abbelliva. Gli dava un look virile. Mi soffermai su quelle labbra carnose al punto giusto da mordere e notai che si era avvicinato parecchio a me.

Mi sentii avvampare quando mi posò un mano sulla schiena, stringendomi a se. Mi guardò negli occhi e mi sorrise.

«Sei bellissima. Più bella di quanto potessi immaginare» disse, baciandomi la fronte.

Posai una mano sul suo petto e sentii il suo corpo bollire sotto la mia pelle.

«Non siamo più bambini. Tu sei sbocciata e sinceramente... sono contento che solo io possa vederti in costume da bagno adesso» mi sussurrò, baciandomi il mento «Avrei fatto una pessima figura davanti a loro nell'ammirare la mia ragazza» concluse ridendo.

Mi fissò negli occhi e mi guardò serio, chiedendomi chi fosse Mirko. Cercai di scostarmi da lui ma non me lo permise.

«Non ti allontanare. Preferisco sentire il calore del tuo corpo al mio quando mi parli» mi disse Mattia e gli sorrisi.

Iniziai a raccontargli di come conobbi Mirko, chi siamo stati, le nostre giornate e di come abbia conosciuto i miei amici del lago. Quando ascoltò la fine del nostro rapporto, mi guardò intensamente negli occhi.

«Aspettavi qualcuno quindi?» mi domandò Mattia.

«Aspettavo il mio principe» gli risposi tra le sue labbra.

«E sono io?».

«Si» risposi, iniziando a baciarlo.

Quegli innocenti baci si trasformarono in baci di passione e dolcezza. Pian piano eravamo entrati nell'acqua, senza staccarci. Avevo bisogno di sentire lui, di sentire il suo amore per me.

Mi strinse fra le braccia e iniziò a baciarmi il collo e accarezzarmi lungo la schiena.

Sorrisi, gettando la testa indietro e lui mi baciò al centro dell'attacco tra collo e spalla, nella fossetta che avevo.

Mi scostai da lui e mi immersi completamente nell'acqua, nuotando fino a riemergere. Lui mi raggiunse e mi disse «Selene, io ti amo. Ti prego... sii sempre sincera con me».

Lo fissai, emozionata da quelle parole. Le lacrime si affacciarono sul mio viso, confondendosi con l'acqua del lago.

Lo abbracciai e lo baciai delicatamente.

«Anch'io ti amo... e credimi, non vorrei mai ferire i tuoi sentimenti, lo sai che sono una persona diretta. Non sono una persona che tradisce» gli risposi.

«Nemmeno io, amore mio» disse, stringendomi più forte a se.

Sentii qualcuno tuffarsi nell'acqua e sbucò la testa di Ilenia in mezzo a noi, seguita da Franco e Luisa. Passammo il resto del pomeriggio tra giochi nell'acqua e spuntini vari.