"Dove stiamo andando?" domandò Harry, sfregandosi ripetutamente le mani fra di loro.
Come un idiota aveva dimenticato i guanti perché era troppo preso dal pensiero che sarebbe uscito da solo con Louis... come se fosse un vero appuntamento.
Io sto uscendo con il mio alpha. Cazzo, calmati!
"Lo scoprirai presto" rispose Louis, continuando indisturbato a camminare, mentre l'umano con qualche difficoltà cercava di seguirlo.
"Ahia!" si lamentò ad un tratto quando il ramo di un albero gli graffiò il viso. "Louis, è tutta colpa tua!" dichiarò imbarazzato a morte e arrabbiato. "Se tu non fossi così alpha, muscoloso, bello e con quel gran corpo che ti ritrovi non saresti così veloce e non cercheresti, non di proposito, ovvio, di uccidermi, ma è quello che fai costantemente. Prima quel sasso, ora il ramo, vuoi uccidermi prima di Isabel?" aggiunse farneticando.
"Sei tu che non riesci a tenere il passo, Harry" grugnì Louis, fermandosi di colpo e facendo così sbattere la fronte del più piccolo contro la sua schiena.
"Ahia!!" dichiarò stizzito, facendo un passo indietro e massaggiandosi la parte lesa. "Hai visto? Lo fai apposta!"
"Scusa se mi sono fermato per vedere cosa ti fosse successo."
"Ma potevi avvisarmi prima, no?" domandò, sollevando gli occhi al cielo.
Altro che primo appuntamento, sembrava piuttosto una punizione divina per essere il solito ragazzino curioso che attirava i guai come una calamita.
"Harry."
"Che c'è?" domandò, sollevando gli occhi al cielo.
"Sta' zitto!" ordinò Louis con un tono di voce che non ammetteva repliche.
Harry annuì energicamente e superò indispettito l'alpha di qualche passo.
In realtà non era arrabbiato con lui, ma solo con se stesso. Era colpa sua se ogni volta si illudeva, sognava ad occhi aperti e poi, come una secchiata di acqua gelata al primo mattino, scopriva che in realtà tutto quello che aveva creduto vero fino a quel momento era solo un'illusione. Un'immagine creata dalla sua mente, dai suoi desideri più nascosti.
"A cosa stai pensando?" domandò il più grande, interrompendo quel silenzio che da pochi minuti li aveva avvolti.
"A niente" mentì, continuando a camminare dritto senza però prestare attenzione a dove stesse mettendo i piedi.
Louis aveva sempre questa capacità di intossicarlo con la sua presenza. Era la sua personale droga a cui, aveva scoperto recentemente, non poteva più fare a meno. Ne aveva un disperato bisogno!
L'amore che provava nei suoi confronti era tossico. Un amore tossico.
"Stai mentendo" rispose Louis, afferrandolo dal polso e bloccandolo. "Perché ad un tratto sento nell'aria questo sentimento così negativo?"
"Non è niente, sono solo molto agitato."
"Perché?"
"Perché non so dove stiamo andando" rispose frettolosamente con la prima bugia che gli sfiorò la mente.
Di certo non gli poteva dire la verità. Assolutamente no.
"Smettila, okay?" domandò Louis, obbligandolo a voltarsi. "Sei triste e ansioso. Perché?"
"Non voglio dirtelo" sussurrò, abbassando lo sguardo.
Era troppo: non riusciva a guardarlo negli occhi e perdersi in quella distesa di blu immenso che gli ricordava un oceano in balia di una tempesta.
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Toxic Love ~ Larry Stylinson
Fanfiction[COMPLETA] [Harry/Louis, accenni Zayn/Liam] [Human!Harry, Werewolf!Louis] •TeenWolf!AU Harry è un tipo intelligente, fin troppo a volte, ma quando si tratta di pericolo e brivido perde del tutto la testa. Ed è quando incontra Louis, un ragazzo mist...