Capitolo 19- Sourwolf

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Harry sbatté un paio di volte le palpebre e si stiracchiò pigramente sul letto, ma il suo piano di distendere tutti i muscoli e rilassarsi fallì miseramente quando urtò qualcosa.

Aprì di scatto gli occhi e si guardò intorno: non si trovava nella sua stanza!

Scattò seduto sul letto, ma una fitta dolorosa lo colpì lungo la schiena costringendolo a rimettersi sdraiato e a contare fino a tre, solo per calmarsi.

"Buongiorno."

Harry si immobilizzò e si voltò lentamente verso il lato da dove proveniva la voce di Louis. Louis che era su un fianco, con il volto appoggiato al palmo della mano, i capelli in disordine e mezzo nudo, coperto solo dalle lenzuola dalla cintola in giù.

"Vuoi per caso uccidermi?" domandò Harry senza pensarci, continuando a divorare con lo sguardo il ragazzo che, a pochi centimetri da lui, lo stava continuando a fissare con un'espressione allo stesso tempo divertita e maliziosa.

"Al momento non è una delle mie priorità" rispose con calma il più grande, sfoderando un sorrisino di chi la sapeva lunga e portandosi una ciocca di capelli all'indietro. "Stai bene?" continuò, guardandolo dritto negli occhi.

"Se mi svegliassi tutti i giorni in questo modo sarei la persona più felice di questo mondo."

"Ma se poco fa non sei riuscito neanche a sederti" commentò Louis, accigliandosi.

Cavolo, da quanto tempo mi sta guardando?

"Da qualche ora."

"C-Cosa?" domandò Harry, non capendo a cosa stesse alludendo l'alpha.

"E' da qualche ora che ti sto guardando" spiegò con calma, come se fosse una cosa da niente osservare qualcuno per ore intere.

Harry distolse lo sguardo e avvertì le guance riscaldarsi. Non aveva solo pensato, ma aveva anche aperto bocca senza rendersene nemmeno conto!

Che cosa mi succede? Mi sento esplodere... che cosa mi ha fatto?

"Stai arrossendo."

"Smettila" pronunciò, allargando un po' gli occhi e appoggiandosi una mano sul petto.

"Di fare cosa?"

"Guarda" mormorò, incapace di parlare. Afferrò la mano di Louis e la posò sul suo corpo all'altezza del cuore, facendogli toccare e sentire come il suo organo stesse correndo al pari di un cavallo impazzito.

Era come se, dopo quelle ore passate ad amarsi, i suoi sentimenti si fossero raddoppiati e tutto ciò che provava si fosse così amplificato da farlo quasi impazzire.

"Lo sentivo già prima" mormorò Louis, avvicinando anche il volto al più piccolo.

"C-cosa stai facendo?" domandò Harry a corto di fiato, quando avvertì la mano di Louis accarezzargli la pelle e risalire lentamente sulle sue clavicole, sul collo e, infine, posarsi su una guancia.

"Cosa pensi che io stia facendo?" domandò con tono irriverente il più grande.

"Mi stai confondendo per poi subito dopo uccidermi?" buttò lì, ricevendo in cambio un piccolo sospiro sconsolato da parte dell'altro.

"Moccioso, sto cercando di baciarti."

"E perché non lo fai?" chiese Harry, allargando gli occhi e gustando già il sapore delle labbra di Louis sulle sue.

"Perché stai parlando."

"Oh, allora sto zitto!" affermò.

"Finalmente!"

Toxic Love ~ Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora