Capitolo 17- News

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"... Ho scoperto da poco di appartenere ad una famiglia di cacciatori di licantropi" continuò Niall, avendo l'attenzione di tutti su di sé. "Non è stato per niente facile digerire questa verità, insomma, fino a qualche mese prima pensavo che nel mondo ci fossero solo esseri umani e non mostri" borbottò, ricevendo in cambio un ringhio da parte di Louis. "Oh, scusa, non volevo offenderti!" esclamò con le guance rosse e un sorriso di scuse.

Harry tentò di trattenersi dal ridere, ma appena lo sguardo gelido dell'alpha si posò nuovamente su di lui, prontamente abbassò la testa, evitando ogni contatto.

Era da quasi un'ora che la situazione andava avanti in quel modo: Louis che lo scrutava con tale intensità e rabbia da fargli scogliere quasi l'anima.

Non si era mai sentito così piccolo e invulnerabile, neanche quella volta in cui suo padre lo aveva minacciato di rinchiuderlo per un'intera notte al fresco e con le manette.

"Non ci posso credere!" fiatò Liam, interrompendo quel silenzio troppo opprimente che gravava sui presenti.

Erano tutti nel soggiorno di Louis: Taylor, Hannah, Eleanor, Zayn, Isaac, Liam, Ed, Niall che da poco aveva terminato di parlare e ovviamente lui, che da quando lo aveva trascinato con la forza verso il loft, non gli aveva rivolto neanche mezza parola.

Ed Harry era fin troppo intelligente per non capire che prima della tempesta c'era sempre la quiete, proprio come in quel momento.

Era solo una questione di tempo prima che Louis gli urlasse contro tutto quello che in quei minuti stava pensando.

"E io non posso credere che mi avete nascosto tutto questo!" affermò Niall a sua volta, con un sorriso divertito sul volto. "E per la cronaca, Lee, tu sei un pessimo bugiardo!" aggiunse ridacchiando a causa dell'espressione corrucciata dell'amico.

"Ehi, non è vero" borbottò Liam punto nell'orgoglio. "Ti ricordi quella volta in cui mentii a mia madre per colpa tua? Fui eccezionale, tutti mi credettero!"

"Perché c'era Harry al tuo fianco" sorrise Niall, questa volta con un velo di tristezza. "Come in questo momento ti è sempre stato lui vicino" continuò.

"Niall" sussurrò Liam, allargando gli occhi e avvicinandosi frettolosamente a lui. "Non ti ho voluto escludere da quello che mi stava capitando, anzi, stavo solo cercando di proteggerti."

"Ehi, lo so" annuì il biondo, allargando le braccia. "Solo volevo starti anche io vicino, tutto qui. Ora abbracciami, Lee."

Liam non se lo fece ripetere due volte e subito si fiondò fra le braccia del cacciatore.

Già, Niall un cacciatore. Chi mai lo avrebbe pensato?

Ora Harry aveva un altro indizio da aggiungere alla sua lavagna. Ed era stato solo grazie a Niall se ora era ancora salvo.

Subito dopo che il biondo gli aveva offerto una mano per aiutarlo ad alzarsi, Harry era rimasto immobile e un po' incerto sul cosa fare: se afferrare la mano dell'amico o alzarsi da solo. Ma il sorriso sincero che conosceva ormai da anni, lo aveva svegliato da quell'indecisione e riscosso dai suoi timori infondati.

"E' tutto apposto" gli aveva detto Niall ad un palmo dal viso. "Sono sempre io, Haz!" prima di stringerlo e abbracciarlo.

E lui era sicuro di quelle parole perché conosceva fin troppo il suo amico ed era in grado di decifrare i suoi occhi così azzurri e limpidi.

Si era lasciato stringere forte da lui, ma nello stesso tempo si era aggrappato alla sua maglietta perché solo in quel momento, dopo che la morte per l'ennesima volta lo aveva invitato a seguirlo, si era reso conto del pericolo che aveva corso e le gambe improvvisamente erano diventate gelatina.

Toxic Love ~ Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora