Capitolo 26- Il mio angolo di Paradiso

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Nel capitolo precedente...

"Ma mi spieghi con precisione che cosa è accaduto dopo che ho pronunc--" ma non riuscì a terminare la sua frase, perché un'ombra si paralizzò improvvisamente di fronte alla sua macchina e lui fu costretto a frenare bruscamente.

Spalancò gli occhi quando riconobbe in quel corpo illuminata dalle luci della jeep, la figura di Louis.

Cercò di uscire il più velocemente dalla sua auto, ma la cintura si inceppò e dopo essesi finalmente liberato, schizzò fuori dal veicolo e tentò di raggiungere Louis.

Ma ad un passo da lui e dopo aver allargato le braccia per stringerlo forte a sé, la mano del licantropo si posò sulla sua fronte e lo fermò sul posto.

"Che cosa credi di fare, ragazzino?"

"Ragazzino?" domandò Harry confuso, indietreggiando di un passo e guardando dritto negli occhi il suo alpha. "Qua sei tu lo sconsiderato che mi ha tagliato la strada!"

"Stavi entrando nella mia proprietà privata, Styles!"

"Ah, ora ritorniamo persino a chiamarmi per cognome, Louis?"

"Che cosa stai farneticando, ragazzino? Ti ho sempre chiamato per cognome!"

"C-cosa?"

"Mi stai irritando, Styles. Sparisci dalla mia proprietà privata e non farti vedere in giro tranne nel caso tu stia in fin di vita."

"L-Louis?"

"Che c'è?" domandò spazientito l'altro.

"Posso abbracciarti?"

"Neanche sotto tortura. Che ti prende, Styles? Non riesci più a trattenere la tua cotta adolescenziale a freno? Sparisci dalla mia proprietà, ragazzino! "

Harry spalancò gli occhi sconvolto da quelle parole.

Che cosa ti è successo, Louis?




§


"Ehi, Harry, saliamo in macchina. Fa freddo ed è la vigilia di Natale."

Cosa? Si voltò di scatto verso il suo amico che continuava a chiamarlo tirandolo dalla manica del giubbotto e indietreggiò di un passo quando Liam cercò di afferrarlo per il polso.

Non ci credeva. Non era possibile. Era un brutto sogno e lui prima o poi si sarebbe dovuto svegliare.

"Harry, andiamo" mormorò Liam, sfoderando un sorriso triste. "Fa freddo e tu non stai bene" aggiunse, porgendogli una mano e invitandolo a seguirlo.

Ma Harry non voleva. Come poteva ritornare a casa sua se solo un attimo prima il mondo in cui viveva si era sgretolato di fronte ai suoi occhi?

Non era ancora certo di come gli eventi si fossero trascinati l'uno dopo l'altro, ma quando Louis lo aveva guardato e gli aveva rivolto la parola, si era già accorto che qualcosa non andava.

Gli occhi dell'alpha non erano più brillanti di maliziosità e affetto. Erano freddi, inespressivi e privi di sentimenti.

Quei sentimenti a cui Harry si era ancorato per sopravvivere.

Quei sentimenti che ora sembravano esser stati cancellati.

"Ti prego, Harry, non costringermi a farlo."

Cosa? Aggrottò le sopracciglia ed indietreggiò di un altro paio di passi quando Liam provò ad avvicinarsi. Non voleva essere toccato da nessuno.

Toxic Love ~ Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora