Anna si svegliò tutta dolorante. Non aveva passato una bella notte.
Si massaggiò il collo ed una fitta di dolore le percorse tutta la nuca.
Ma oggi doveva essere una bella giornata. Oggi c'era il concerto.Si alzò e vide che nell'altro letto Gio non c'era.
Scese nella sala comune dove servivano la colazione e lo vide la, seduto ad un tavolo con Milena. E Mattia.Lei sospirò, si fece coraggio e si avviò verso di loro.
Sorrise e salutò."Ben svegliata, tesoro sono le 12" rise Gio.
"Cosa?! Le 12? E non mi potevi svegliare tu?"
"Certo che potevo, ma se lo avessi fatto mi sarei perso la tua faccia che hai ora che è bellissima"
"Non cambi mai eh?" Rise lei. Si sedette e si versò un po' di latte.
"Allora" disse dando un morso al pane "cosa avete intenzione di fare oggi prima del concerto?"
"Ma visto che siamo a Milano che ne dici se andiamo per negozi?" Chiese Milena.
"Si, dai" disse Anna.
"No, assolutamente no" dissero i ragazzi.
Tutti e quattro sbuffarono.
"Vabbè facciamo così" propose Milena "voi andate dove volete, e noi andiamo a trovare i modelli di Abercrombie e se magari abbiamo tempo prendiamo anche qualcosa per stasera?"
"Okay e poi dove ci rivediamo?"chiese Mattia.
"Ci chiamiamo e poi ci mettiamo d'accordo"
"No no diamoci un appuntamento perché so già che voi vi perdete tra vetrine e modelli e non rispondete al telefono"
"Sempre il solito fiducioso"
Si misero d'accordo e poi ognuno andò per la propria strada.
Anna era felicissima che per una parte della giornata non sarebbe stata costretta a passare il tempo con Mattia, sprofondando in un imbarazzo tale da non spiccicare parola.
Invece sarebbe andata in giro per le vie di Milano con Milena. Non si poteva desiderare di meglio.Il telefono di Anna squillò.
Era Ettore.Oh Dio, mi sono dimenticata di dirgli che partivo.
"Ehi" disse lei con un tono falso.
"Ehi amore, ti va oggi di vederci"
"Ehm oggi, oggi...Ettore sono a Milano"
"Cosa? A Milano? E perché? È successo qualcosa?"
"No tranquillo tutto bene, è solo che mi sono dimenticata di dirti che oggi c'era un concerto qua a Milano a cui sarei andata"
"Ah...e quando ritorni?"chiese lui sospirando.
"Domani sera"
"Anna, voglio che tu le cose me le dica, capito?"disse lui severo.
"Sì sì lo so, scusami hai ragione, ma mi è proprio passato di mente"
"Vabbè ora devo andare, ci vediamo quando torni"
"Si va bene, ciao amore" ma ormai aveva buttato giù.
"Tutto a posto?" Chiese Milena.
"Sì, mi ero solo dimenticata di dire a Ettore che venivo a Milano"
"Ops" disse "dai andiamo a fare shopping sfrenato".
*
La giornata passò velocemente. Anna e Milena comprarono alcuni vestiti, orecchini, braccialetti, trucchi e chi più ne ha più ne metta.
Gio e Mattia si fecero un giro parlando del più e del meno.
Quando si rincontrarono si avviarono all'hotel per cambiarsi."Cosa ti metti tu?" Chiese Gio ad Anna.
"Andiamo per maglietta coordinata dei Linkin Park?"
"E che maglietta sia"
Anna, dopo essersi truccata e essersi legata i capelli con una fascia bianca e nera, entrambi uscirono dalla stanza. Avevano appuntamento con gli altri all'entrata.
Appena li videro Milena iniziò a saltellare per l'agitazione.
Aveva ripetute cento volte, sia a Gio che ad Anna, che avevano una bellissima maglietta e loro, per cento volte, l'avevano ringraziata. E non aveva neanche bevuto.Arrivati davanti al posto dove si sarebbe tenuto il concerto, si misero in coda per aspettare il loro turno a far vedere i biglietti.
Milena si accese una sigaretta."Non sapevo fumassi, anche questa dipendenza gliel'hai passata tu?" Chiese pungente Anna a Mattia.
"Ah no no se l'è presa tutta da sola"disse alzando le mani in segno di innocenza.
"Biglietti?"
Non si erano neanche accorti che era arrivato il loro turno.
Dopo averli mostrati finalmente entrarono.
Quando il concerto cominciò, un fumo bianco avvolse tutto il palco scenico, dissolvendosi solo dopo alcuni accordi.
C'erano fiumi di gente, tante con le magliette dei Linkin Park, tante con piercing, tatuaggi ovunque, e modi di vestire strani.
Tutti saltavano, cantavano, si dimenavano a destra e manca per far vedere che, sì, anche loro c'erano."È meraviglioso" disse Milena estasiata.
Ed in effetti, sì, era proprio meraviglioso, tutta quella gente diversa, alternativa, che insieme era una cosa unica, una cosa meravigliosa.
Mentre Anna stava cantando una delle loro canzoni più belle, si sentì palpare il sedere.
Si girò, decisa a tirare uno schiaffo a chiunque fosse stato, ma appena lo vide in faccia tutta la sua determinazione sparì.
Era una cosa immensa, tatuato, non brutto ma comunque enorme rispetto a lei."Ehi bellezza e se tu venissi con me?"disse lui malizioso.
Anna non riusciva a proferire parola.
"Lo prendo come un 'sì' allora"rise.
Le cinse forte un braccio con una mano e la trascinò via.
Ad Anna ritornò il respiro.
"Io-io non voglio venire con te""Ah no, bambolina? Mi sa che ormai è troppo tardi"disse avvicinandosi pericolosamente a lei.
"Stammi lontano" disse spintonandolo, anche se non si mosse di un millimetro.
Lui le afferrò i polsi e disse:" dai vieni un po' qui"
"Che cazzo stai facendo alla mia amica eh? Brutto coglione" disse una voce maschile dietro ad Anna.
Era Gio.
"Ah tesoro e chi è questo, la tua amica checca che ti porti in giro?"
Ci fu un attimo di silenzio. Poi un'altra voce parlò.
"Senti se non vuoi avere problemi e perdere quei pochi soldi che usi per comprarti la droga, sparisci deficiente"disse Mattia.
"Oh guarda sto tremando dalla paura" disse l'uomo che intanto aveva lasciato Anna e si era avviato verso Mattia "vediamo se parlerai ancora dopo che ti avrò pestato a sangue" disse mettendo un pugno nella mano.
L'uomo sarà stato anche enorme e temibile, ma di sicuro non era veloce. Ed invece Mattia sì.
Gli tirò un forte calcio, prima che l'altro potesse fare qualcosa. Quello si piegò in due preso alla sprovvista.
Mattia iniziò a correre, e nella folla l'uomo lo perse di vista.***
Ehiii
Cosa ne pensate di questa nuova versione di Mattia-l-eroe-picchio-forte?
Comunque commentate e votateee💫💫
~Hireen3
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ComBACIO
RomanceI nostri corpi non si conoscevano ancora, ma i nostri cuori sapevano già tutto alla perfezione. (In fase di correzione)