18 La sera prima

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"Allora cosa vediamo stasera?"

"HATES!! Quell horror con la Lawrence" esclamò Anna.

"Okay aggiudicato"

Gio lo mise ed il film incominciò con quelle solite musiche di sottofondo tipiche dei film horror. Anna capì che avrebbe fatto dei salti dalla paura sul quel povero divano che ne aveva già sopportati abbastanza.

Finito, i due si guardarono negli occhi e dissero contemporaneamente:" andiamo a guardare sotto il letto per sicurezza?"
Risero.
Alla loro veneranda età avevano ancora paura di ipotetici mostri sotto il letto. Che stupidi.

Dopo aver fatto un'attenta perlustrazione sotto al letto si sdraiarono stanchi della lunga giornata.

"Non vedo l'ora che sia giovedì"disse Gio.

"Anch'io non vedo l'ora. Sarà una giornata fantastica" disse Anna.

"Anna?"

"Gio?"

"Grazie" disse lui.

"E grazie di cosa?"

"Grazie di aver accettato in questo modo quello che sono e..."

"Che cosa hai detto? Quello che sono? Gio! Mica sei un mostro o cosa!! Ne abbiamo già parlato, ognuno ha i propri gusti e detto questo buonanotte" disse lei arrabbiata.

"Dai su non ti arrabbiare, sai che non intendevo quello" disse lui.
Scese dal letto e si mise in quello di Anna.

"Vieni qua, fatti abbracciare"

Lei si avvicinò e i loro corpi caldi attaccati si addormentarono lentamente.

*

"Mattia!!

"Sei ancora sveglia Lena?"

"Ci credi che giovedì andiamo al concerto?"disse sognante la sorella.

Mattia rise:" si ci credo, e sarà una giornata bellissima. Ora però vai a dormire"

"Si fratello premuroso, notte" disse lei ridendo e dandogli un bacio sulla guancia.

"Notte"

Mattia voleva molto bene a sua sorella, avrebbe fatto di tutto per lei e, se avesse potuto, si sarebbe preso lui tutti i brutti pensieri del passato della ragazza. Ma purtroppo non poteva e Milena doveva convivere con quei spiacevoli ricordi.
Sospirò, si mise il pigiama e finalmente un'altra giornata della sua vita era finita.

Lui non era un ragazzo pessimista o depresso, no anzi, solo che quello che aveva passato lo aveva cambiato internamente, facendo gelare il suo cuore palpitante.

*

I raggi del sole baciarono le guance di Anna, riscaldandole.
Lei era raccolta in una posizione fetale ed era cinta dalle braccia di lui.
Il modo migliore per iniziare la giornata migliore che avrebbe passato.

Aprì lentamente gli occhi, facendo velocemente la mappa della situazione.
Era a casa di Gio. Era mercoledì. Domani c'era il concerto. Oggi sarebbero partiti, destinazione: Milano.

"Gio" bisbigliò lei, cercando di svegliarlo.

Lui borbottò qualcosa in risposta.

"Dai Gio svegliati! Dobbiamo partire" esclamò buttandolo giù dal letto.

"okay okay mi sveglio" disse lui dopo essere caduto per terra e alzando le mani in segno di resa.

Anna rise:" dai su andiamo a fare colazione, se no a Milano non ci arriviamo più"

ComBACIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora