5 L'appuntamento

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Ettore riportò Anna fino a casa, e nel mezzo del tragitto ,le aveva lasciato il suo numero.
Si erano già organizzati per vedersi l'indomani per mangiare qualcosa dopo gli allenamenti serali di lui.

Sarebbero andati in un ristorante lì vicino alla piscina e poi avrebbero fatto una lunga passeggiata romantica lungo le rive del mar Tirreno.
Quest'ultima cosa non era tecnicamente programmata ma Anna ci sperava.

La giornata a scuola passò lentamente come al solito: scambiò qualche parola con la sua amica di scuola Alice e con il suo migliore amico Giorgio.
Dopo aver parlato del più e del meno Anna rivelò la notizia bomba, e tutti ne rimasero stupiti visto che da come Anna aveva descritto Ettore, non era il solito ragazzo con cui usciva lei.
Continuarono a parlare e poi quando dovettero tornare in classe , tutti insieme si alzarono svogliatamente dalle sedie in cortile e si avviarono verso le squallide aule.
Giorgio prima di entrare in classe disse:" Ma allora ti piace questo Ettore?"
"Be...sì, io credo di si..."
"Si o no?"
"Oh senti Gio non lo so ancora, lo conosco da poco cosa pretendi!"
Gio alzò le mani in segno di resa e fece segno di "no" con la testa per poi mettersi a ridere e guadagnarsi un pugno sulla spalla che non avrebbe smosso manco una formica.

Finalmente :la campanella dell'ultima ora.

Gio raggiunse Anna ,le cinse le spalle con un braccio e iniziò a raccontarle di una conquista che secondo lui aveva fatto a scuola ,ma Anna non lo stava ascoltando era troppo impegnata a pensare a Ettore , al suo appuntamento con lui di quella sera e, doveva ammetterlo, anche a Mattia e a quello che era successo con lui in piscina.

"Ma mi stai ascoltando?" Disse Gio agitando una mano davanti alla faccia di Anna risvegliandola dai suoi pensieri.
"Uhm si si ti sto ascoltando" mentì Anna.
"Ah si e allora di chi stavo parlando?" Chiese furbo Gio.
" Di Beatrice?"
"Vedi non mi stavi ascoltando!"  Disse lui non essendo troppo offeso."Pensierosa?"
"Un po' " ammise Anna.
"Tranquilla andrà tutto bene"

Anna adorava Gio, le trasmetteva un sacco di sicurezza e allegria, non sapeva cosa avrebbe fatto senza di lui.

Gio le diede un bacio sulla testa e le disse :" se hai bisogno io ci sono ,chiamami quando vuoi" e se ne andò verso la stradina che portava a casa sua.

*

Erano le 7 di sera , fra poco Ettore sarebbe dovuto passare a prenderla per poi andare ad un ristorante chiamato "Ramaglia's" .
Era un catena di ristoranti famosi in tutto il mondo di origine italiana.

Anna ricevette una notifica.

Sono qui sotto . Scendi?

Era Ettore.
Si avviò giù in cucina dove trovò la nonna.
Lei adorava sua nonna ma quando si trattava di pettegolezzi la cara e vecchia nonnina non si tirava mai indietro.

"Io esco .Rientro per mezzanotte"
"No signorina lei dove va senza chiedere il permesso?"

Ecco.

Ci mancava solo Elena , la madre di Anna, che voleva sapere sempre tutto di tutti. D'altra parte era figlia della nonna pettegola.Pettegole da generazioni.

Anna sbuffò sonoramente e disse poi :"Ehm io vado a mangiare fuori con un amico"
"Un amico?" Dissero contemporaneamente la mamma e la nonna.
"Sì un mio amico non fatevi idee strane!"
Fece un pausa per sentire commenti vari ma non ce ne furono. Allora Anna prese la borsa e disse :" be allora ci vediamo domani!"
"Massimo 11!" Urlò isterica come al solito sua madre.
" Ok ci vediamo a mezzanotte"
Vide che la nonna sorrise sotto i baffi e le fece un occhiolino prima che lei potesse chiudere la porta.
Ettore la aspettava appoggiato alla lussuosa macchina nera.
Anna doveva ammettere che era proprio bello.
"Buonasera, sei uno splendore" le sorrise.
"Ehm, oh grazie" disse Anna arrossendo in faccia.

*

"Benvenuti signori, potete accomodarvi in quel tavolo la in fondo" disse la cameriera del ristorante indicando ad Anna ed Ettore con un dito il tavolo più bello di tutti.
"Grazie Greta" le disse Ettore facendole un occhiolino.

Anna rimase un po' infastidita da quello strano comportamento, ma non lo diede e vedere, però non si poté trattenere da fargli una domanda.

"Ma la conosci?"
"Sei gelosa Anna?" Le chiese Ettore facendo un sorrisetto.
"No io? Dovrei?" Esclamò Anna.
Ettore rise per la risposta allarmata di lei , poi si appoggio allo schienale della sedia , prese una sorsata del vino bianco che gli avevano portato e , con molta calma dopo aver buttato giù un piccolo sorso, disse :" be vedi io sono Ettore Ramaglia , conosco anche i camerieri dei ristoranti in America"

Anna rimase a bocca aperta, un po' per la vanità del ragazzo che aveva di fronte , ma soprattutto perché non poteva credere che aveva davanti a lei un individuo della famiglia piu ricca di tutta Italia.
Anna non sapeva cosa dire , era sicura che per quanto stava tenendo la bocca aperta si sarebbero potute vedere le sue tonsille, ma non riusciva a chiuderla era troppo sorpresa.

"Se lo avessi saputo..." borbottò fra se Anna.
"Cosa avresti fatto?" chiese lui sporgendosi verso la ragazza.
"Io..."
"Che ne dici se ordiniamo?" sorrise lui per l'imbarazzo palpabile che stava provando Anna.

***
Ehi!!
Grazie per le visualizzazioni e se la storia vi piace mettete tante stelline!
Il ragazzo che vedete in copertina (Channing Tatum) è come mi sono immaginata Ettore.
Un bacio
~Hireen3

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