La settimana di bagordi con le carovane dei nani era entrata nel suo vivo, e Lucien adorava perdersi in quella baraonda. Non per il gioviale cameratismo delle lunghe tavolate di omini barbuti e i loro fiumi di birra, ma per il fatto che anche le donne, e, nello specifico, quel tipo di donne che piacevano a lui, abusavano dell'alcool quanto bastava per non doverle pagare. Eppure, durante quei due giorni in cui provò a non pensarci, il suo animo curioso da inventore rimase sempre in quella grotta, con quella tigre.
Finché, tre giorni dopo, decise di tornarci.
Posò l'antenna e la sfera all'ingresso della grotta.
Niente.
Raggiunto l'antro dove l'aveva lasciata morente, non trovò nulla, nemmeno la ciotola. Forse una bestia più grossa ne aveva approfittato, o forse era andata a morire da qualche altra parte, impossibile saperlo.
Voltatosi, vide solo i suoi intensi occhi gialli.
Non lo stava solo fissando, lo scrutava, lo sfidava a dire o fare una qualsiasi cosa, per constatare se stava morendo di terrore o avrebbe potuto giocarci un po'. Le mancava solo la parola.
Il possente muso striato e la mascella ricoperta di grossi denti ciondolavano di fronte alla sua faccia. Il terrore fu improvviso, assoluto. Dopo una breve annusata senza troppo interesse, la tigre sfilò alla sua destra, andando a posarsi dove l'aveva vista l'ultima volta, stando bene attenta a evitare le pozze di luce che filtravano nella sua tana. Connor, ancora paralizzato dal terrore, si voltò lentamente. Rimasero a guardarsi ancora qualche secondo, poi, Lucien decise che era il momento di andarsene. Indietreggiando vide che si era rimessa, anche più in fretta del previsto. La tigre lo seguì, osservandolo fino all'entrata. Una volta arrivati al limite della zona sicura di oscurità dove la Bestia poteva muoversi, fissò l'antenna e, con una singola zampata, la frantumò in centinaia di pezzi.
«Mi ha guardato fisso, capisci? Io l'ho curata, le ho salvato la vita e lei mi ha risparmiato» Valerie ascoltava, poggiata a un bancone da lavoro dei tanti nel laboratorio di Lucien, con una tazza di thé caldo tra le mani e migliaia di dubbi che affollavano la sua mente. Era tornata da pochi giorni dalla caccia, ancora sconvolta dall'incontro con l'orso e aveva appena appreso della morte del nonno. Erano appena rientrati dal cimitero di Blue Hills, dove vengono sepolti i membri più importanti del Clan, e Lucien non faceva altro che parlargli di quella stramaledetta tigre, anche mentre prendeva i suoi oggetti e li sistemava.
\Perché si è ucciso Lucien? Ti ha detto qualcosa prima di morire?» lo interruppe Valerie.
«No» disse Lucien d'impulso. Quella breve e astiosa chiacchierata col nonno al pub, la sera stessa in cui aveva deciso di togliersi la vita, passò nella sua testa parola per parola. Solo in quel momento gli venne in mente che, forse, avrebbe dovuto sentirsi in colpa. Era stato un pensiero fugace, quando Norman era venuto a comunicargli del ritrovamento. Che fossero state le sue parole a convincerlo a compiere quel gesto?
Lucas Connor era stato un soldato, durante la sua carriera nel Clan e nella sua vita privata, e nel suo mondo fatto di ferree regole e disciplina, il primo sacrificio era la sua famiglia, i suoi affetti. Un vecchio guerriero, legato a tradizioni ormai morte e sepolte, che imponeva il suo volere agli altri, indipendentemente dalle conseguenze a cui le sue azioni portavano, compresa la morte del suo unico figlio e il peso di quella disgrazia sulle spalle dei suoi nipoti.
«Valerie, lo so che avresti voluto partecipare al funerale, ma il Clan ha pagato per tutta la cerimonia e lo sai, non si perdono molto in sentimentalismi» odiava dover fare dei giochi di parole con Valerie, ma non era mai stato uno particolarmente sentimentale.
«No è solo che, non capisco. Mi manda a cacciare un Orso Intelligente e il giorno dopo si uccide, perché? Cosa lo ha spinto a fare una cosa del genere, cosa ci nascondeva?» Lucien smise di armeggiare coi suoi marchingegni.
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Le Cronache Delle Sei Armate - Vol.1:Sangue Connor
Fantasy#1000 views 07/06/16 grazie a tutti !! Revisionato 19/05/16 Due Mondi, quello della Luce e quello delle Tenebre, divisi da sempre e uniti dai Portali. Il precario equilibrio tra i due Mondi dipende da sottili giochi di potere, da misteri grandi e...