07. La Porta Azzurra

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Valerie aveva sempre voluto vedere gli Aladel.

Segretamente, in tutti i suoi quasi trentanni, aveva sempre conservato per se l'ammirazione per il popolo guardiano. Loro erano in prima linea, da sempre, nell'eterna guerra contro il Mondo delle Tenebre. Erano guerrieri straordinari, dotati di una disciplina e una tecnica ineguagliabile.

O, almeno, così si raccontava.

Non ne aveva mai visto uno. Gli umani erano sempre stati alleati degli Aladel, anche se, all'interno del Regno, molti preferivano la compagnia delle carovane dei Nani. In effetti, gli Aladel di rado uscivano dalle loro città fortezza costruite attorno ai portali, e ancora meno spesso accettavano ospiti di qualunque tipo. L'unica eccezione, infatti, veniva fatta per il Clan dei Cacciatori.

Fu per questo che Valerie, mentre cavalcavano verso Thorfyr, disse

"Come fai a odiare gli Aladel?"

"Non odio gli Aladel – si affrettò a precisare Lucien – E' solo che sono egocentrici e presuntuosi e, a questo punto, arroganti a tal punto da rischiare tranquillamente le vite di noi umani per difendere i loro segreti" Valerie sapeva che Lucien aveva ragione. Non poteva dirgli il vero motivo per cui stimava gli Aladel. Diventare una Cacciatrice migliore di quanto avrebbe potuto essere nei ranghi di Folkrith era un mondo nuovo che le si era aperto grazie al nonno, un richiamo irresistibile per la sua brama di uccidere.

Lucien, però, aveva ragione. Gli Aladel sapevano cosa c'era dietro l'orso, la tigre, le Bestie. La cosa peggiore, tuttavia, era che non avrebbero condiviso quelle informazioni facilmente. Guadagnarsi la fiducia di un Aladel era più difficile che attraversare i portali.

Per fortuna, Flynn si era inventato davvero qualcosa.

I Cacciatori migliori del Clan venivano spediti alla Porta Azzurra per entrare a far parte degli Esploratori, una divisione dell'esercito Aladel che aveva il compito di viaggiare per il Mondo della Luce e sventare eventuali minacce che potessero essere sfuggite al controllo assiduo dei tre portali. Gli Esploratori erano considerati, nei ranghi Aladelci, i meno dotati e quelli più inclini a fallire se si trovassero di fronte a una minaccia seria, e questo per il semplice fatto che divisioni come la Cavalleria d'Alce o i Guardiani d'Argento erano di gran lunga più abili ed efficienti.

Per Valerie, vista la sua abilità con l'arco, poteva andare.

Per Lucien dovette inventarsi qualcosa di più complesso. I Portali erano pura energia, solo Belenhur sapeva di cos'erano fatti e come funzionavano. Tuttavia, gli Aladel avevano costruito delle vere e proprie strutture di contenimento per qualsiasi cosa tentasse di passare i due Mondi.

Strutture che necessitavano di manutenzione e miglioramenti, e quello che agli Aladel era stato dato in destrezza, era sicuramente stato tolto in ingegnosità. I Nani, al contrario, avevano fatto dell'ingegneria meccanica e dell'inventiva il loro marchio distintivo, arrivando addirittura a farne la questione centrale della loro storica guerra civile.

E i Nani odiano gli Aladel.

Così, spettava a Lucien svelare i segreti dei Nani agli Aladel per essere accettato alla Porta Azzurra e poter seguire la sorella. Qualcuno poteva considerarlo tradimento. Lucien non si scomponeva per così poco, non rischiava di perdere nulla, la sola compagnia che apprezzava, d'altronde, era quella di una donna che non costasse troppo.

Ci vollero cinque giorni di viaggio solo per arrivare al confine del regno. Da lì la strada diventava poco segnata e immersa in campi e vallate dove, millenni prima, i primi villaggi di umani e nani avevano dato vita alla civiltà.

"Dicono che le donne Aladelche siano bellissime" commentò Valerie per tirare su il morale al fratello.

"Da quanto ne so non si possono pagare però"

Le Cronache Delle Sei Armate - Vol.1:Sangue ConnorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora