09. Conseguenze

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Norman Flynn era un uomo dalla statura media, spalle larghe e fisico massiccio, non era tra i più alti nemmeno tra gli esseri umani. La sua tecnica, in battaglia, era molto pulita e professionale, anche se mancava un po' di quell'astuzia e quel cinismo che faceva di Valerie, ad esempio, un eccellente arciere. Prima di conoscere Lucas Connor e darsi completamente alla carriera di Cacciatore, aveva accarezzato il sogno di diventare un cavaliere della Guardia Reale, con le insegne blu e argento della gloriosa famiglia Nightfell stampate sulla placca frontale della sua armatura. Un sogno irrealizzabile, aveva scoperto, e che poi si era allontanato, come la costa che sfuma all'orizzonte, mentre la nave salpa per una vita solitaria nel mare di guai dove lo avrebbe portato il Clan.

Impettito e infuriato, tuttavia, sfidava alla pari il Custode della Porta Azzurra, Julaias Penn, l'Aladel che dirigeva Thorfyr per nomina diretta di sua maestà l'Incoronato. Flynn era giunto con una scorta armata, chiedendo udienza immediata a Julaias e delegando le pratiche burocratiche ad un momento successivo.

Il motivo del suo malcontento era la missione in cui Valerie, Lucien e altri due Cacciatori erano sopravvissuti qualche settimana prima. Lucien, col suo animo battagliero, aveva protestato vivamente per come era stata gestita la caccia. Voleva spiegazioni su cosa avevano realmente intenzione di fare Lastyr e i suoi, e, soprattutto, come mai fossero sopravvissuti quasi tutti gli Aladel, che sembravano avere una concezione abbastanza precisa di cosa stesse succedendo, mentre i Cacciatori erano stati lasciati soli e senza informazioni.

La risposta di Lastyr, ovviamente, era stata che i Cacciatori erano impreparati ed era, parole sue, un chiaro segno della benevolenza di Belenhur che fossero arrivati vivi fin lì.

La risposta aveva avuto come unico risultato quello di far infuriare anche Valerie e, siccome non era valso a nulla far presente a Lastyr che si erano salvati tutti solo grazie all'ingegno di Lucien, i Cacciatori decisero che non avrebbero più messo piede sul campo se gli Aladel non avessero svelato cosa fosse realmente successo quel giorno. Il Custode, di rimando, non trovò miglior soluzione che mettere in carcere le due teste calde a capo delle proteste.

Arrestare due Cacciatori del Clan era un gesto abbastanza grave da richiamare l'attenzione del Capo del Clan e, nel caso le cose fossero degenerate, del Re Olivander. E nessuno voleva arrivare a tanto.

Per questo e altri motivi, Norman comparve di fronte alla cella di Lucien e Valerie alla Porta Azzurra.

Guardando le sbarre d'acciaio cromato, trasse un profondo respiro.

"Maledette Ombre, anche le loro celle sono meglio di casa mia"

"Sei venuto a tirarci fuori?" Norman fulminò Lucien con un'occhiata terribile.

"No – rispose quasi rabbiosamente – Sono venuto a sentire la vostra versione"

"Versione? Non ci sono versioni. Ci hanno mandato al macello per stanare quelle Bestie e catturarne una e solo le Ombre sanno per farci cosa. L'ho sentito dire a Lastyr in persona, era tutto organizzato" Norman non fece una piega, non una smorfia.

"E' vero?" chiese a Valerie. La ragazza aveva gli occhi piantati sul fondale del lago, visibile dalle pareti di vetro della loro cella subacquea. Aveva delle occhiaie pesanti, un viso cinereo. Annuì senza voltarsi.

"Senti – proseguì Lucien appoggiandosi alle sbarre per fronteggiare Norman – In questa maledetta cella di vetro non si riesce nemmeno a dormire. Io non mi sarei dovuto trovare lì e gli ho salvato la vita, devi tirarci fuori" Norman colpì la sbarra dove Lucien si era appoggiato.

Uno scatto d'ira, inusuale anche per Flynn.

"Tu che sei tanto intelligente, perché non hai usato il cervello invece di fare questo casino? Perché voi Connor non potete mai fare le cose come vanno fatte, maledizione. Se mi aveste avvisato attraverso i canali ufficiali sarei venuto prima e con le dovute motivazioni. Ma grazie alle vostre pulsioni da adolescenti adesso mi avete reso tutto più difficile – sbuffò rumorosamente, visibilmente provato dal viaggio e da chissà quali problemi gli avessero creato gli Aladel – Quando vi tirerò fuori di qui tornerete ad Astrand con me e vi congederò dai Cacciatori, così speriamo che le nostre strade si dividano una volta per tutte" non sembrava una richiesta trattabile.

Le Cronache Delle Sei Armate - Vol.1:Sangue ConnorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora