11. Una Traccia

25 2 0
                                    

L'Incoronato non aveva quella presunzione autoritaria tipica dei Re degli uomini. Egli chiedeva, gentilmente, che il suo volere potesse essere esaudito, e, vista l'importanza di avere gli Aladel dalla propria parte, non si poteva quasi mai dire di no all'Incoronato. Fu per questo che Flynn dovette sottostare alla richiesta di lasciare alla Porta Azzurra i fratelli. La decisione lo infastidì, ma solo per poco. Togliersi di mezzo i Connor, con la speranza che fosse una cosa definitiva, era sempre un sollievo.

A Valerie e agli altri Cacciatori era stato concesso di entrare a tutti gli effetti nei ranghi degli Aladel come Esploratori, allenarsi con loro ed usare il loro equipaggiamento. Non tutti accettarono la proposta, come, ad esempio, un tale di nome Aborgad Comrad il quale, prima di fare i bagagli e lasciare Thorfyr, provò a convincere Valerie a seguirlo e unirsi ai Raminghi, una delle più antiche razze impure comparse nel mondo, assieme a un gruppo di Cacciatori indipendenti sia dal controllo di Astrand che dagli Aladel. Valerie, sorprendendo anche se stessa, rifiutò la proposta. Lei doveva rimanere con gli Aladel, per scoprire la verità sui Connor, soprattutto dopo la chiacchierata con l'Incoronato.

Era passato un mese dalla loro scarcerazione, e Lucien ormai era di casa nella zona del portale. Spesso si fermava a contemplare quelle acque immobili, chiedendosi quale immensa forza potesse creare un passaggio per un altro mondo. C'era altro che occupava la sua mente.

Ormai lui e Valerie operavano da due posizioni diverse. La sorella si addestrava giorno e notte con gli Aladel, e, a dire di Eluay, c'era chi sospettava scorresse anche sangue Aladelco in lei. Lucien non amava quell'argomento. Valerie gli aveva raccontato del colloquio avuto con l'Incoronato riguardo al loro sangue. L'Aladel, guida del suo popolo, calcava la terra da molto tempo ormai e ancora, dopo aver visto generazioni di Connor imbattersi nei misteri del Mondo Oscuro, non era riuscito a venire a capo del motivo per cui tali eventi continuavano a influenzare le vite della loro stirpe. Da quel momento, Lucien aveva capito che questa ricerca non riguardava solo loro due. C'era qualcosa di più grande da indagare, un mistero che forse non si limitava al loro Mondo, ma si estendeva anche al Mondo delle Tenebre.

Un'idea terrificante.

Si scrollò di dosso quel pensiero quando Lastyr comparve al portale per chiamare a rapporto lui ed Eluay. Avevano trovato qualcosa.

Il lago si trovava immerso nelle montagne attorno a Nord della città fortezza dei Nani di Galad-Hal, sul fondo di una vallata stretta e circolare.

Lastyr, una volta arrivati, gli indicò delle sculture di cenere, rigide e allo stesso tempo fragili, come legno secco e morto. Sculture dalle sembianze ferine, fatte di terribili zanne e artigli. Bestie.

"Li abbiamo trovati stamattina – stava dicendo Lastyr – Non avevamo mai visto nulla del genere. Devono essere state sorprese dall'alba prima che riuscissero a tornare nel loro covo, dovunque esso sia" concluse guardandosi attorno con circospezione. Lucien avvicinandosi analizzò meglio i ritrovamenti. Da quello che aveva appreso sul campo e in quel mese passato assieme a Eluay, sembrava che le Bestie e i Non Morti si dissolvessero come polvere se esposti ad una fonte di luce abbastanza intensa.

"Cosa ne pensi?" chiese all'Aladel. Anche Eluay, intento a valutare la situazione, aveva la stessa espressione sbigottita.

"Strano è strano" si limitò a dire.

"Non sapete ne da dove sono venute ne dove andavano?" chiese Lucien a Lastyr.

"No. Ieri sera in questa zona c'era un temporale con tanto di tuoni e fulmini, chiunque si trovasse all'aperto in questa zona dev'essersela vista brutta, immagino abbiano perso l'orientamento. L'acqua deve aver spazzato via ogni traccia dei loro spostamenti" Eluay e Lucien si guardarono, fu Lucien a esprimere la perplessità comune.

Le Cronache Delle Sei Armate - Vol.1:Sangue ConnorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora