26. Un'Eterna Fine

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Le torture consistevano nel lasciarli morire di fame, per poi offrir loro la possibilità di salvarsi tradendo Nauru e svelando il suo piano di fuga. Valerie era un soldato, e, nonostante la sua giovane età, ormai aveva conosciuto la natura delle persone, vive, morte, Umani, Aladel e Non Morti, cambiavano solo le maschere che portavano addosso. L'avidità dell'Incoronato era contrastata dalla generosità di spirito di Norman, legato dall'onore a una persona con cui aveva condiviso insopportabili giorni di paura. La paura che incutevano le Bestie impallidiva solo di fronte alla risolutezza di coloro che affermavano la propria esistenza rifiutando la resa.

Nessuno, infine, aveva ragione, nessuno aveva torto, solo Belenhur poteva dirsi al di sopra di questo giudizio, ammesso che esistesse e che si interessasse alle loro misere esistenze.

Lucien, ormai completamente rapito dalla sua ossessione per il mistero racchiuso nel loro sangue, non si dava pace. Resisteva alle torture con la consapevolezza che Nauru era lì, da qualche parte, in quel Mondo orrendo, e qualcuno, prima o poi, gli avrebbe reso giustizia. Solo una cosa lo distraeva dall'odio per l'Aladel Oscuro.

Lei.

Non sapeva perché, ma, col tempo, si era convinto che in qualche modo la Dama Sorridente fosse collegata agli eventi occorsi alla famiglia Connor, che riguardasse solo loro due o anche suo padre e suo nonno era da scoprire. Lo avrebbe scoperto, a qualsiasi costo. Echi di quello strano sogno continuavano a tormentarlo, a mantenerlo abbastanza lucido da sopportare tutto.

Non erano più detenuti nelle celle in alto, sul torrione. Dopo la fuga di Nauru e la vittoria sulle due Bestie d'Ombra, qualcosa ai piani alti doveva essere cambiato. L'entusiasmo suscitato dalle loro vittorie aveva lanciato un nuovo tipo di orrendo spettacolo per Orchi e simili. Il morale era rimasto alto e le truppe erano felici. Tuttavia, la finalità di tutto quel circo era il sangue, e il sangue, nonostante la posta in gioco si fosse alzata di giorno in giorno, non era mai arrivato. I Vampiri e i Negromanti non potevano permettere che le loro truppe, Orchi, Troll e Gnomi, si ribellassero. Altri Orchi stavano organizzando le proprie unità, altri signori della guerra volevano diventare leader del Teschio Nero.

Lucien capì queste cose dalle parole del carceriere e torturatore che, a giorni alterni, si divertiva a sperimentare su di lui e su sua sorella.

Avevano cercato l'Aladel in lungo e in largo per la città, senza ottenere nessun risultato. Era scomparso. Era riuscito a fuggire attraverso il labirinto di cunicoli dove tenevano in gabbia le varie Bestie per farle combattere nell'Arena. Doveva averla pensata nei dettagli, non aveva lasciato nulla al caso. Durante la sua fuga aveva aperto le gabbie delle Bestie usate per gli spettacoli, per farle uscire e disperdere gli inseguitori, consapevole che le Bestie non si sarebbero attaccate tra loro, ma avrebbero fatto fronte comune contro tutto e contro tutti.

Branchi di Licantropi e Manticore non avrebbero fatto molto se una Bestia simile al Behemoth, alto sei metri e dotato di potenti corna, non avesse distrutto la grata d'ingresso all'Arena.

Poi era scoppiato il caos.

Lucien e Valerie, ancora feriti e increduli per il tradimento di Nauru, erano stesi a terra, al centro dell'Arena, quando sentirono il cancello frantumarsi con un frastuono metallico. Le nubi, che lentamente andavano diradandosi li scaraventarono nell'incubo. Un gigantesco lupo era intento a fare strage di Cavalieri d'Orso, mentre decine di Arpie erano volate fuori e già puntavano la folla sugli spalti. Anche i Licantropi e le Manticore, con la loro forza e la loro agilità, superarono facilmente le barriere, aiutandosi l'una con l'altra.

Mentre i Vampiri, dalla loro posizione privilegiata, si ritiravano con calma, Orchi, Troll e Gnomi vennero abbandonati al loro destino, un destino fatto di zanne affilate e artigli.

Le Cronache Delle Sei Armate - Vol.1:Sangue ConnorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora