Le Cronache Delle Sei Armate - Vol.1:Sangue Connor

15. Nuove Prospettive

I giorni seguenti al salvataggio furono quasi peggiori della prigionia. Gli Aladel volevano sapere quali informazioni aveva appreso dal Vampiro, fuggito misteriosamente durante l'attacco. I Nani, dopo aver accettato di combattere al fianco degli Aladel, reclamavano il loro antico rifugio, attualmente sotto il controllo della Porta Verde per ordine dell'Incoronato in persona. Flynn, con stupore di Lucien, si schierò al fianco del ragazzo per lasciargli spazio ed evitargli troppe pressioni. Era un Cacciatore e un sopravvissuto, ma, soprattutto, era un essere umano. Alle Ombre le pretese di Nani ed Aladel.

Gli unici che aveva voglia di vedere erano Valerie ed Eluay. L'Aladel era stato fondamentale per il suo recupero. Lavorando assieme a Lucien, aveva imparato a conoscerlo e a ragionare come lui.

«E' stata un'ottima idea» commentò Lucien rigirandosi la bussola tra le dita fasciate. Valerie, sempre al suo fianco, era molto preoccupata. Una volta trovata la soluzione per individuare la Viverna e il possibile nascondiglio del Non Morto attraverso la bussola di Lucien, la ragazza si era prodigata per radunare un'intera armata. I Nani, in viaggio verso le montagne per prepararsi al lungo inverno dentro le loro fortezze sotterranee, avevano accettato di buon grado di riprendersi un loro possedimento, anche se avrebbero dovuto stare alle direttive degli Aladel Verdi. Flynn aveva portato tutti i Cacciatori disponibili. Tuttavia, era stato Eluay il fulcro di tutta l'operazione. Aveva replicato la bussola di Lucien e costruito i caleidoscopi al magnesio. Valerie e l'Aladel avevano lavorato a stretto contatto e, con l'instancabile e incomparabile solerzia dei Nani, erano riusciti a organizzare tutto in una sola settimana.

Purtroppo, per attendere i Cavalieri d'Alce della Porta Verde e i Chierici della Porta Rossa, costruire l'equipaggiamento e raggiungere il luogo indicato dalla bussola, ci volle un'altra settimana.

Le torture subite da Lucien gli avevano lasciato una cicatrice indelebile. Qualcosa dentro di lui si era irrimediabilmente rotto. Valerie lo percepiva dallo sguardo assente, dall'assenza di quella curiosità che lo aveva sempre contraddistinto. Lucien dormiva poco e male, le sue notti erano scandite da terribili incubi e dalla costante ossessione per quella donna perfetta.

La sorella tentò solo una volta di farsi raccontare com'era andata. Non voleva le informazioni che cercavano gli Aladel, voleva sapere quale veleno aveva corrotto la sua anima. Lucien non aveva risposto, si era chiuso in un profondo silenzio che aveva messo alla sorella una paura tremenda, la peggiore che avesse mai provato. Le cure degli Aladel Azzurri, col tempo, riuscirono a lenire il dolore e sanarono le ferite, ma non bastava.

Valerie un giorno entrò nella sua stanza, una delle bolle di cristallo avvolte dalle acque blu del lago, con un sorriso radioso.

«Vestiti» gli ordinò. Lucien, come ogni giorno, non aveva voglia di fare nulla. La sorella insistette, però, e dopo diversi minuti di contrattazione, riuscì a convincerlo ad alzarsi e seguirla. Uscirono nella foresta a Est, dov'erano giunti settimane prima. Si sedettero sulla riva del lago e guardarono il tramonto d'autunno esplodere in una tavolozza di colori tenui.

«Che siamo venuti a fare qui? Cosa vuoi dirmi?» Valerie alzò le spalle.

«Nulla. Non siamo pesci, devi stare all'aria aperta, vedere il cielo e la terra» Lucien non sembrava apprezzare. Voleva stimolare di nuovo la sua curiosità. Come c'era riuscita l'ultima volta?

«E adesso?» Lucien smise di pensare ai fatti suoi e guardò la sorella di sottecchi.

«E adesso cosa?»

«Qual è la prossima mossa? Gli Aladel stanno ancora dando la caccia a quel Vampiro, ma noi non dobbiamo per forza fare quello che ci dicono gli Aladel. E comunque abbiamo le risposte che cercavamo. L'Orso, la Tigre, era tutta opera di quello squilibrato di un Non Morto. Presto gli Aladel lo troveranno e lo uccideranno e giustizia sarà fatta, mistero concluso» Lucien non rispose.