Capitolo 16.

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Ansia.

Credo che in quel momento il mio corpo era avvolto da quarantamila strati di ansia.

Ma come mi era saltato minimamente in testa di tradire Tyler con... con... Zayn, diamine! Ed ora che dovevo fare? Non potevo dire che l'avevo baciato, mi avrebbe lasciata ed io... io amavo Tyler, non volevo che tra di noi finisse tutto, non volevo lasciarlo per un mio errore stupido, infantile.

Aprii lentamente la porta d'entrata, le luci erano spente e l'orologio segnava le due del mattino.
Ma quanto ero stata fuori con Zayn?

Zayn, Zayn, Zayn, dovevo togliermi quel fottuto nome dalla testa, ero davvero nella merda.

"Ah, sei tornata" la voce di Tyler mi fece sobbalzare.

"Ma sei cretino? Mi hai fatto prendere un colpo!"

"Guardati, Summer. Sembri un ladro in casa tua."

"Nostra, anzi, tua al dire il vero."

"Che importa, dove sei stata?"

"A te invece importa solo di questo, vero? T'importa solo sapere dove sono stata, cosa ho fatto e con chi sono stata, non come sto io, giusto?"

"Perché, come stai?"

"Oh, ti prego."

Ma scherzava?

"Summer, è successo qualcosa?"

"Anche se fosse, sarebbe dovuto partire da te questo pensiero, il pensiero di sapere come sta la tua 'ragazza'."

"Perché lo metti tra virgolette?"

Merda.

"P-perché, perché si, buonanotte."

Avevo un tale confusione in testa che non riuscivo neanche a spiegarla a me stessa. Stava diventando tutto così complicato, tutto così... stretto, si.

"Piccola..."

"Che c'è?"

"Dai, scusa..."

Sospirai, amavo Tyler ed ogni volta che litigavo con lui ci rimanevo davvero male.

"Vieni qui" dissi facendo un piccolo sorriso e lui si fiondò tra le mie braccia abbracciandomi fortissimo e dandomi tanti piccoli baci sul naso, adoravo quando lo faceva.

"Mi sei mancata, lo sai?"

"Anche tu..."

-Non è vero- intervenì il mio subconscio.

"Oh sta zitto" dissi, ma poi mi ricordai di aver pensato ad alta voce e mi tappai subito la bocca.

"Cosa?"

"N-no, nulla, è che... ho sonno, tu no?"

"Si, anch'io" disse dandomi un bacio a stampo.

Mi fiondai subito sotto le coperte, quando il suono del mio cellulare mi fece sobbalzare. Sbloccai lo schermo e...

"Mi manchi già. Z"

Nonono, no, assolutamente no. Avevo fatto una grandissima cazzata, non poteva inviarmi certi messaggi. Ma cosa credeva, che con questo sarebbe tornato tutto alla normalità? Che mi sarei scordata di tutto quello che aveva combinato? Che avrei lasciato tutto quello che mi ero costruita in questi anni per un suo capriccio? No. Se Zayn Malik aveva commesso quell'errore, vuol dire che stasera ero stata io a commetterne uno.

"E' sbagliato, Zayn. Dimentica tutto, ciao."

Bloccai il telefono e poi m'addormentai. Dovevo riprendere a studiare, dovevo tornare al college, dovevo fare qualcosa, in realtà dovevo fare tante cose.

-Tipo dire al tuo ragazzo che lo hai tradito- ripetè la mia coscienza.

-

Il mattino seguente mi svegliai alle sei del mattino, mi feci una doccia, presi una tazza di caffè e lasciai un biglietto al mio ragazzo con su scritto che sarei andata al college e che ci saremo visti direttamente la sera.

Presi il telefono, la borsa e le chiavi della macchina. Una volta che arrivai e dopo aver parcheggiato chiamai Niall.

"Pronto?"

"Hey biondo, dove sei?"

"In camera, sto per uscire e tu?"

"Vediamo, c'è un edificio proprio davanti a me con molti studenti e poi..."

"Sto arrivando."

Attaccò immediatamente ed io risi. Adoravo quel ragazzo, era davvero magnifico.

"Summer!"

Mi girai e quando lo vidi mi scappò un sorrisone.

"Dio, Niall, così soffoco."

"Mi sei mancata"

"Anche tu, anche tu..."

"Allora che fai, riprendi a studiare?"

"Si, per forza."

"Resti anche qui?"

"No, Niall. Una casa ce l'ho, vivo con il mio ragazzo..."

"Giusto, Tyler. Come vanno le cose tra di voi?"

"B-bene, si, benissimo" sorrisi.

Mentii. Mentii spudoratamente e probabilmente non avrei mai detto la verità su nulla e non perché non mi fidassi di Niall, ma probabilmente perché non lo volevo ammettere neanche a me stessa.

"Allora, mi accompagni a parlare con il dirigente?"

"Certo tesoro" disse lui prendendomi per mano.

Durante il tragitto mi raccontò cosa era successo in questi giorni, le cose che aveva fatto e anche che aveva incontrato Zayn, si.

"E allora ero al parco che passeggiavo col mio adorato cagnolino, quando d'un tratto vedo..."

"Niall, tu non hai un cagnolino."

"Ah, no?"

"No, non hai un cane."

"Allora con il mio ga..."

"Non hai un cane, un gatto, un canarino o un pesciolino rosso!"

"Avevo un pesciolino rosso io!"

"Si, ma l'hai fatto morire."

"Cosa potevo saperne di quanto dovesse mangiare."

"Oh, Niall ti prego. Allora, dicevi?"

"Che ero al parco, da solo, quando d'un tratto vedo un ragazzo con una sigaretta tra le dita e ho pensato subito che avessi avuto una svista, che non poteva essere Zayn quel ragazzo, ma proprio quando stavo per andarmene ho sentito la sua voce. Ho sentito "Hey, Niall" fuoriuscire proprio dalle sue labbra e tu non hai idea di quanto io sia stato felice di riabbracciarlo, Summer."

Un colpo al cuore, quelle parole furono un duro colpo al cuore.

"Io non voglio che tu stia male, che tu lo riveda, o che tu..."

"Niall, io non sto male, io non penso più a lui da troppo tempo."

"Beh, insomma, a me è mancato così tanto Zayn che riabbracciarlo è stato come sentirmi di nuovo a casa, di nuovo con mio fratello. Mi è mancato tanto e così io l'ho portato a casa, dai ragazzi."

Un altro. Un altro colpo al cuore.

Tutto ciò stava a significare solo una cosa:

"E quindi adesso, sabato ci sarà anche lui?"

"Si, Summer, ci sarà anche lui."

"Vado a lezione Niall, sabato credo che ci sarà anche Tyler."

Detto ciò, presi la mia roba e mi avviai verso l'aula di lettere. Non potevo credere alle mie orecchie. Da un lato ero davvero, davvero contentissima. Ero strafelice che i ragazzi avessero ripreso i rapporti con Zayn, ma dall'altro lato mi sentivo come schiacciata da due muri.

La vibrazione del telefono mi fece distogliere dai miei pensieri.

"Sei bellissima. Z."

Summer 2 ||Zayn Malik||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora