Capitolo 24.

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"Guarirà."

Harry balzò dalla poltrona.

"Scusami, non volevo spaventarti" dissi, continuando.

"Cosa?"

"Guarirà, Harry. Te lo prometto."

Sospirò, così lasciai la stanza andando a sedermi accanto a Zayn, completamente distrutto.

"Hey..." dissi, fingendo un sorriso.

"Hey" rispose, senza distogliere nemmeno per un secondo lo sguardo dal pavimento.

"Io non so se ce la farei se tu te ne andassi dalla mia vita... per sempre."

Lo guardai, sbalordita da ciò che aveva appena detto così, di punto in banco.

"Per sempre?"

"Si... insomma, se tu... se tu morissi, ecco" disse, guardandomi per un momento negl'occhi. "Insomma, ci vuole coraggio ad affrontare una perdita simile ed io non ho tutto questo coraggio. A volte ancora mi chiedo come abbia fatto Harry a sopravvivere."

"Perché pensi questo, Zayn? Guarda che tu sei forte, più di quanto tu possa credere."

"No, Summer. Io morirei dopo di te."

Si passò le mani sulla faccia, strofinandola forte.

"Perché pensi questo?" ripetei, di nuovo.

"Te lo ricordi ancora? Insomma, il nostro primo incontro, la prima volta che ci siamo visti."

Sorrisi.

"Certo che lo ricordo."

"Io l'ho capito subito."

"Capito cosa?" chiesi, perplessa.

"Di noi due, insieme. L'ho capito sin dall'inizio, anche se non avevamo molta confidenza, dal modo in cui mi guardavi."

"E come ti guardavo?"

"Lo sai bene" rispose, accennando a un piccolo sorriso. "E tutto ciò che abbiamo passato noi due, insieme, io me lo ricordo ancora. Ricordo questi ultimi anni senza di te. Ricordo com'era difficile evitare, evitarti. Com'era difficile guardare ovunque tranne che dov'eri tu. E sono impazzito, eccome se sono impazzito. Tra le sere passate insieme a quelle passate a cercarti fuori al solito posto, ma tu non c'eri, non più. E quando tu non c'eri, non c'ero nemmeno più io."

Sorrisi, ancora.

"Lo so bene come ti guardavo" risposi, ricordando anch'io. "È vero, e sai cos'ho imparato, con te? Che certi sguardi li capisci solo se provi lo stesso."

"E tu provi lo stesso?"

"Hai scelto quello che ho scelto io."

"Cosa?"

"Guardarsi e basta."

"Non ce la farei senza di te" concluse.

"Smettila di pensare questo, adesso."

"Ti amo, Summer."

Sorrisi.

Non so quanto tempo passò in quel corridoio, triste, di quell'ospedale.
Non so in quale istante mi addormentai tra le braccia di Zayn, troppo stanca per poter continuare a restare in piedi.
Ma so che l'attesa faceva male, non solo a me.

Ero come intrappolata.
Intrappolata in qualcosa che non voleva lasciarmi mai.
Chi è che decide sul futuro delle persone? Il destino? Una forza sovrannaturale che magari ci ammazzerà tutti? Perché non credo esista una spiegazione "divina" a tutto questo. Quale dio vorrebbe la morte di tutte queste persone? Quale dio vorrebbe il dolore di tutta questa gente?

Summer 2 ||Zayn Malik||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora