Capitolo 21.

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Avete presente quella sensazione orribile che si ha dentro quando si spezza il cuore?
Tu sai che niente potrà più tornare come prima.
Quella sensazione di vuoto dentro, come se fossi fatto di aria e potresti scomparire a momenti. Accade quando, chiudendo gli occhi, provi ad ascoltare i battiti del tuo cuore, ma senti solo un lontano movimento, sempre meno frequente che è lì, pronto a morire.
E accade spesso, quasi sempre.
Accade quando sai di star perdendo qualcosa di importante, o quando sai di averla già persa.
Accade quando sai che le cose non torneranno mai come prima, o quando è già tanto che le cose non vanno più per il verso giusto.
Accade quando hai perso ogni speranza, quando sai di non riuscire più a fare nulla, quando sai che hai sbagliato, che stai continuando a sbagliare e non puoi rimediare, non più.
Accade quando hai paura, paura di perdere qualcuno, paura di affrontare qualcosa o qualcuno, paura di perdere te stesso e non trovarsi mai più.

E' così che Harry si sentiva, in quel momento.
In ginocchio, sull'asfalto, con il viso ricoperto di lacrime, lacrime amare.
Non poteva credere che Danielle, la sua Danielle, fosse stata catapultata così violentemente sull'asfalto, sotto i suoi stessi occhi.
Ed era colpa sua, diceva.
Era colpa sua perché non avrebbe mai dovuto trattarla in quel modo, diceva.
Ma lui diceva tante cose, Harry era troppo fuori di se per pensare razionalmente.

"Come ho potuto..." continuava a ripetere, in ginocchio, ancora. "Sono un coglione, Dio" diceva, passandosi le mani sul viso bagnato, sino ad arrivare ai suoi lunghi capelli ricci e tirarli, per la rabbia.

"Danielle... scusami" diceva, guardando il suo esile corpo mentre veniva portato su di una barella nell'ambulanza.

Non aveva neanche la forza di alzarsi, non ce la faceva.
Aveva le gambe pesanti, la testa gli scoppiava. I suoi occhi erano gonfi e rossi e, probabilmente, la sua vista era troppo sfocata.
Il suo cuore... beh, quello era semplicemente a pezzi, in mille pezzi.

"Ragazzo, serve aiuto?"

Un uomo con la divisa di un poliziotto si avvicinò ad Harry, vedendolo in quello stato.

"Conosce quella ragazza?"

Un singhiozzo.

"E' la m-mia ra... r-ragazza..." cercò di dire, lui.

"Deve venire con noi, ragazzo."

"Io... io voglio andare d-da lei..."

"Deve prima venire con noi e poi..."

"Toglimi le mani da dosso!" urlò lui, con gli occhi completamente gonfi. "Voglio vederla, cazzo. Ho bisogno di sapere come sta, ho bisogno di... ho bisogno di lei e basta!" continuò sbraitando al poliziotto.

"Si calmi, per favore. Al momento deve venire con noi, è un testimone di ciò che è successo, poi le prometto che andremo da lei" cercò di rassicurarlo quest'ultimo.

"Chi è stato a buttarla sotto, chi è stato? Dovete dirmelo, io gli spacco la faccia a quel figlio di puttana!"

"Signore, si calmi per favore. Abbiamo già preso il colpevole di questo, ma deve venire con noi."

Harry fece, finalmente, come richiesto ed entrò in quella dannata macchina blu, che per lui non aveva nulla di così speciale.

-Summer.

La notte passata con Zayn fu davvero meravigliosa.

Era tanto, troppo tempo che non stavamo così bene, insieme.
Mi era davvero mancato un casino, come avevo fatto in questi anni a stare lontana da lui?

"Buongiorno piccola..." disse Zayn, distogliendomi dai pensieri.

"Hey... buongiorno a te" sorrisi e gli stampai un bacio sulle labbra.

"Dormito bene?"

"D'incanto" dissi toccandogli la guancia.

"Mi sei mancata, sai?"

"Mi sei mancato tanto anche tu, Zayn..." dissi, sospirando. "Non so davvero come ho fatto in questi anni a stare senza di te, io... mi dispiace anche di averti respinto quando hai cercato di riprovarci con me. È solo che io davvero non..." ma venni interrotta dalle sue labbra.

"Shh, è tutto finito, adesso sono qui, siamo qui."

"Ti amo, Zayn."

"Ti amo anch'io" disse mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Sorrisi.
Sorrise.

Era questo che mi era mancato più si ogni altra cosa al mondo, il suo meraviglioso sorriso.
Il modo in cui lo faceva, poi.
Era solito mettere la lingua tra i denti quando lo faceva, e lo amavo così tanto.
Mi era mancato il suo sorriso perché sapeva sempre come far sorridere anche me, perché era in grado di trasmetterti sempre un bellissimo sorriso, perché ti faceva impazzire, ti faceva letteralmente scoppiare il cuore.
Lui, lui, lui, sempre lui, con tutti i difetti, perché erano quelli che lo rendevano fantastico, sempre.

"A cosa pensi?" mi chiese lui, alzandosi dal letto.

"A te" dissi, seguendolo a ruota.

"Ah, a me? Beh si, sono bellissimo, modestamente" continuò avvicinandosi.

"Smettila" risi facendo qualche passo indietro.

"Adesso facciamo un gioco" disse lui.

"Che gioco?"

"Il gioco che ti prendo in braccio ed andiamo a fare colazione."

Non mi diede neanche il tempo di controbattere che ero già sulla sua spalla e lui correva in cucina facendomi ridere e gridare.

"Ti prego, mettimi giù!"

"Non lamentarti!"

Arrivammo in cucina e mi posizionò sul bancone in marmo nero.

"Allora, cornetto e cappuccino?"

"No!" dissi. "Cucino io, uova, bacon, pancake, ti va?"

"Speravo lo dicessi."

Mentre giravo il bacon nella padella Zayn mi prese per i fianchi ed iniziò a baciarmi il collo.

"Li brucerò, così" dissi.

"Ti faccio quest'effetto?" ghignò.

"Smettila, Zayn. Non mi tentare..."

"La prendo come una sfida..."

Mi girai e misi le mani dietro al suo collo iniziandolo a baciare.
Scese con le mani dalla mia schiena fino al mio sedere, stringendolo e facendomi sussultare.
A mia volta, strinsi i suoi capelli, sapevo che così l'avrei fatto impazzire.

"Sei fantastica..." cercò di dire, ansimando.

"Lo so" risposi.

Ma, fummo interrotti dal suono del suo cellulare.
Sbuffò.

"Dai Zayn, potrebbe essere importante" dissi sorridendo e spegnendo sotto il fuoco.

"Okay, vado e vengo, non scappare."

Iniziai a mettere tutto nei piatti e tutto sulla tavola, quando improvvisamente Zayn scese frettolosamente le scale, già vestito e con le chiavi della macchina.

"Che succede?"

"Va' a vestirti, Danielle..."

"Danielle?" dissi io, incitandolo a continuare. "Cazzo Zayn, parla!"

"Danielle ha avuto un incidente, Harry è il caserma, lei in ospedale. Dobbiamo... dobbiamo andare."

Danielle in ospedale...
Un incidente...
Harry...

Non di nuovo, non di nuovo.
Non posso sopportare tutto questo, un'altra volta.



Summer 2 ||Zayn Malik||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora