STORIE

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QUINTA STORIA-Eccomi qua, sola, abbandonata e piena di ricordi. È stato tutto così veloce, passare dal fidanzamento al rimpianto, dai suoi messaggi alla sua non considerazione. Eppure eravamo così legati, sembrava fossimo destinati a stare assieme per sempre, ma alla fine è sempre così no? Quando si è fidanzati tutto sembra magnifico, tutto sembra ruotare intorno a te, tutto sembra destinato a durare per sempre. Tutto un illusione. All'inizio era bellissimo, i suoi messaggi, le sue interminabili chiamate, i suoi baci, ma il tempo ci ha allontanato, ci ha reso più distanti, più freddi. Ogni giorno un qualcosa in lui svaniva, inizialmente i suoi abbracci, i suoi baci, per poi passare alle chiamate e infine ai messaggi. Ci siamo persi l'un l'altro ma ritrovarsi non è impossibile, so che è rimasto qualcosa in ognuno di noi, forse il ricordo, o i segni impressi sui nostri corpi, o solamente i nostri occhi, occhi che ogni giorno si cercano in mezzo alla folla sperando di poter vedere un'altra volta il suo volto.

SESTA STORIA-Sii te stesso, non farti influenzare dalle regole di una società malata. Siamo liberi, nasciamo liberi ma all'interno di un sistema che vigila e inibisce la nostra libertà, l'influenza altrui, i giudizi degli altri, i commenti sulla nostra persona. Provate a tappare le orecchie e a non ascoltare ciò che vi viene detto ma a fare del vostro, chiudete gli occhi e non imitate nessuno se non voi stessi, guardate dove camminate, non seguite un sentiero già percorso ma intraprendi una strada scelta da te e falla tua. Ora fermati, rimani dove sei, dove sei tu e non dove sono gli altri, sei da solo, intorno a te il nulla, ora puoi essere veramente te stesso, puoi vestirti come più ti aggrada, puoi dire ciò che vuoi senza essere giudicato, puoi ascoltare qualsiasi cosa tu voglia e sopratutto puoi vedere con i tuoi occhi e non con quelli degli altri. L'anima è la nostra libertà, il corpo è solo un contenitore, corruttibile e soggetto agli influssi della società. Soltanto quando si è soli dimostriamo veramente ciò che siamo, ma lo dimostriamo solo a noi stessi e non agli altri. Nessuno ci può conoscere, solo noi stessi ci conosciamo.

SETTIMA STORIA-Ho troppe cose da dire, devo sfogarmi. Ma con chi? I miei genitori non hanno tempo per ascoltare le mie noiose storie d'amore o i problemi che mi affliggono. Le amiche, quali amiche? Quelle che un giorno fingono di ascoltarti e il giorno dopo ti voltano le spalle, che alle spalle parlano male di te confidando i tuoi segreti a sconosciuti rendendoli di dominio pubblico. Per cosa? Per puro divertimento o perché vogliamo conoscere il punto debole di ogni persona? Perché le persone mentono, sono così false. Entrano nella tua vita indossando una maschera che tolgono una volta uscite dimostrando realmente che persone sono, false, ipocrite. Allora rimango solo io, parlo con me stessa, sono l'unica che mi può capire, che mi può compatire, sfogo la mia frustrazione in un profondo silenzio, un silenzio di meditazione, sperando di ricevere qualche risposta.

OTTAVA STORIA-Chi è il povero oggi? Una volta povero era colui che non mangiava, colui che viveva fuori, sotto i ponti, colui che faceva la carità agli angoli delle strade o al di fuori delle chiese, colui che avrebbe dato di tutto pur di avere un pezzo di pane, ma la gente è egoista e lo è sempre stata. Il povero dei giorni nostri è colui che non può permettersi un tenore di vita in linea coi parametri della società, colui che non ha uno smartphone, che non si veste con vestiti di marca e non segue la moda, colui che rinuncia al sabato in discoteca o alle uscite superflue. E voi, come degli idioti, lo vedete come un estraneo senza pensare ai problemi che possono esserci nella sua famiglia. Padre licenziato, madre senza lavoro, ma voi che ne sapete, siete talmente egoisti, pensate "Se sto bene io stanno bene tutti" e continuate la vostra normale routine, quella dei soldi dati dai genitori senza dar loro nulla in cambio, quella delle uscite al sabato sera col portafoglio gonfio, per non sfigurare, ma per chi vivete? Per voi o per gli altri? Facendo questo dimostri qualcosa a te o lo mostri agli altri?

Se i soldi non danno la felicità figuriamoci la miseria.

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