STORIE

3 0 0
                                    

OTTANTACINQUESIMA PARTE-Dicevano che Ask era un social network inutile, invece grazie ad esso ho conosciuto una ragazza stupenda. Quest'estate è venuta perfino da Bologna a Roma per trovarmi, è stato bellissimo, abbiamo passato momenti fantastici assieme, l'ho portata a visitare la città nelle giornate nuvolose e al mare in quelle serene. Morale, ci siamo fidanzati dopo 4 giorni di permanenza a Roma, ma verso la metà di luglio dovette tornare a casa, le ho promesso che sarei andato da lei appena avrei avuto tempo. Negli ultimi mesi ci siamo tenuti in contatto, la mancanza si faceva sentire così le promisi che ben presto ci saremo rivisti.


Così finì l'estate e con essa iniziò la scuola per lei e il lavoro per me, gli impegni ci occuparono molto, impedendoci di vederci. Il 22 dicembre, ricordo bene quel giorno, partì per Bologna senza dirle nulla, durante il viaggio pensai ad un modo per farle una sorpresa, arrivito in stazione le chiesi: "Che fai oggi pomeriggio?", mi rispose "Vado al centro commerciale, il mio fratellino vuole parlare con babbo natale ahah", ecco l'idea, corsi fino al centro commerciale. Una volta arrivato mi mascherai da babbo natale e la aspettai, eccola, insieme a suo fratello, il piccolo ragazzo si siede sulle mie ginocchia e mi racconta di volere le solite cose: giochi, macchinine, ecc, dopodiché chiamai lei, la sorella e le chiesi: "Cosa desideri per natale?" e lei disse: "Che lui fosse qui", tirandomi giù la finta barba le risposi: "Sono già qui".

OTTANTASEIESIMA STORIA-Amore, ormai sono 2 anni che stiamo assieme, sono stati i giorni più belli della mia vita, indimenticabili. Mi ricordo ancora il giorno in cui ti sei dichiarato, pioveva, non avevo l'ombrello e mi hai accompagnato a casa, il primo giorno in cui mi hai rivolto la parola, eri molto timido. La settimana seguente mi hai invitata a cena, che figura abbiamo fatto in quel ristorante, mi viene da ridere solo a pensarci. L'estate siamo stati da te al mare, che luogo fantastico e romantico, ricordo ancora quando mi avevi baciata al porto, stava per piovere ma a noi non importava.


Io e te abbiamo una cosa in comune, amiamo la pioggia, la stessa pioggia che ci ha fatto conoscere, che ci ha fatto trovare riparo nei luoghi più bizzarri. La stessa pioggia che sta arrivando proprio ora, metto questa lettera in una busta di plastica per evitare che si rovini e la lascio qua sulla tua tomba, nella speranza che un giorno tu la possa leggere.

Ti amo.

OTTANTASETTESIMA STORIA- Nel mio paese c'è una vecchia scuola elementare ormai in disuso, quella che frequentavo io 20 anni fa. È stato uno dei periodi più brutti della mia vita. Il professore di arte ci portava sempre nel suo laboratorio, nel seminterrato, accompagnando i suoi passi con una canzoncina, una specie di girotondo distorto, ma al posto di fare lezione ci picchiava e ci minacciava di non dirlo ai nostri genitori o ci avrebbe ucciso, fino al giorno in cui scomparve, e di lui non si seppe più nulla. La giornata era particolarmente noiosa così contattai alcuni miei amici per fare un giro nella vecchia scuola, dissi loro di portare qualche bottiglia per bere indisturbati nell'edificio. Era rimasto tutto intatto, si, il tempo si faceva sentire, la polvere e le ragnatele avanzavano, ma nel suo insieme la scuola non era messa male. Una puzza di umido, vecchio, marcio contornava l'intero edificio, per terra oltre ad alcuni pezzi d'intonaco c'erano delle ossa e dei topi morti, morti mangiati, si vedevano ancora i segni dei denti, denti quasi umani. Insieme andammo nella nostra vecchia classe, al primo piano, tutto era come prima, i disegni, le cartine geografiche, tutto, se non per una parete piena di impronte di mani, mani di bambini, la vernice utilizzata aveva lo stesso colore del sangue. Decidemmo infine di fare un giro nel laboratorio d'arte: "È una pessima idea!" disse uno dei miei amici, "Sono passati anni, ormai" così, facendoci coraggio andammo nel laboratorio. La sala era distrutta, in confronto alle altre aule, la puzza al suo interno era tremenda, e il buio impediva di vedere non oltre i 3 metri. C'era un silenzio tombale, interrotto da un ruminare, un suono crudo, viscido, quasi come se qualcuno stesse mangiando qualcosa. Si sentivano le ultime grida dei topi, infine una canzoncina, una specie di girotondo distorto.

OTTANTOTTESIMA STORIA-Adoro la mia migliore amica. C'è stata sempre per me, come io per lei dopotutto. Lo scorso inverno si era fidanzata con un cretino a mio parere, infatti pochi mesi dopo l'ha tradita. È stato un brutto periodo per lei, le sono stato vicino il più possibile, l'ho abbracciata quando ne aveva bisogno e ho asciugato le sue lacrime. Non siamo mai andati oltre, amici siamo e amici saremo rimasti, o almeno, così credevo fino a quest'estate. Un pomeriggio mi arriva un suo messaggio: "Hei best, ci sei oggi che passiamo tutta la giornata assieme? " le risposi di si, così mi preparai e uscì di casa. Abbiamo cenato fuori, dopodiché, siccome era la notte di San Lorenzo, avevo portato una coperta per sdraiarci sul prato a osservare le stelle. Siamo rimasti in silenzio per parecchio, fino a che non appare una stella cadente, tutti e due abbiamo espresso un desiderio senza rivelarlo. Dopodiché lei disse: "Cos'hai desiderato?" e io: "Non lo dico se no non si avvera. E tu?" Lei mi rispose: "Una cosa talmente improbabile, ma spero si avveri", le risposi: "Dai dillo, tanto se è improbabile non rischi nulla", rispose: "Che dalla nostra amicizia possa nascere qualcosa in più". Oggi festeggiamo due anni insieme, e ad ogni anniversario ci rechiamo nello stesso prato a osservare le stelle. Lo stesso prato dove tutto è cominciato.

Frasi TumblrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora