TREDICESIMA STORIA-Eravamo molto legati, potevamo quasi sembrare fidanzati per via del nostro rapporto, ma non eravamo altro che amici. Ci sono stati baci, carezze, ma non siamo mai andati oltre, non ho mai voluto fidanzarmi con lei per paura di perderla, in fondo l'amicizia è un legame duraturo, immortale, difficile da rompere. Ci siamo sempre tenuti in contatto, al mattino il suo buongiorno e alla sera la sua buonanotte, non ho mai desiderato un ti amo, anzi preferivo sentirmi dire ti voglio bene o sei il mio migliore amico, gli amici rimangono i fidanzati spariscono. Ci sono sempre stato per lei, sia a scuola che al di fuori, ogni giorno o andavo a casa sua o lei veniva da me, i nostri genitori pensavano fossimo fidanzati ma in realtà siamo solo amici, nulla più.
Ma questo è il passato, un passato impossibile da dimenticare, che apre un presente difficile da accettare. Sentivo che si faceva sempre più distante, di rado passava a casa mia e quasi mai mi invitava a casa sua, ero uscito dalla sua vita, per dare spazio al suo nuovo ragazzo, non me ne ha mai parlato, mi ha nascosto la sua relazione. Al mattino nessun buongiorno e alla sera nessuna buonanotte, ormai questi messaggi appartenevano a qualcun altro, a qualcuno che la farà soffrire, che prima o poi scomparirà lasciandola sola, e solamente quando sarà sola capirà realmente cos'ha perso.
QUATTORDICESIMA STORIA-Ricordi quando ci siano conosciuti? Pioveva, io non avevo l'ombrello e i miei genitori erano in ritardo così ti sei offerto per accompagnarmi a casa, da li in poi ci abbiamo iniziato a scriverci. Inizialmente eri timido, non parlavi molto, dovevo sempre inviare io una conversazione, ma con il tempo abbiamo affrontato questa cosa e ce l'abbiamo fatta, sono stati gli anni più belli della mia vita. Le vacanze estive passate al mare, quelle natalizie in baita, sei sempre riuscito a trovare un modo per farmi star bene, mi sei stato vicino in qualsiasi momento, persino quando andai in ospedale tu non mancavi, ti vedevo dal vetro della mia stanza e mi guardavi, anche in quella situazione sei riuscito a strapparmi un sorriso. Poi venne il tuo turno, ogni giorno diventati sempre più distante, più freddo, non volevo perderti, ma poi capì che volevi allontanarti da me solo per abituarmi alla tua assenza, sapevi che da un giorno all'altro saresti scomparso e non volevi che stessi male, ma toccava a me starti vicino, come feci tu quel giorno sotto la pioggia o quando andai in ospedale.
Passai molte notti insonni a fianco del tuo lettino, il tuo sguardo si perdeva in un punto indefinito della stanza, fino a che, sul punto di morire, i tuoi occhi sono caduti sui miei dandomi l'ultimo motivo di mostrati il mio sorriso.
QUINDICESIMA STORIA-Non promettere il per sempre se poi sparisci e non ti fai più sentire, se fingi di non vedermi o mi eviti come se nulla accaduto, ti sottrai, quasi per paura quando ci incontriamo, ti vergogni, non hai mantenuto la promessa.
Allora non parlate, non giurate su un qualcosa di impossibile, siamo mortali, abbiamo una fine, il per sempre non esiste. Se volete fare qualche promessa fatela a voi stessi, giurate di voler stare con quella persona, di amarla, ma non ditelo, tenetelo per voi, almeno se la promessa viene meno sapete che è solo colpa vostra.
SEDICESIMA STORIA-Una volta mi hanno chiesto:"Martina secondo te l'amore esiste?". Sapete cos'ho risposto? "L'amore esiste solo quando cervello e cuore sono in sintonia".
STAI LEGGENDO
Frasi Tumblr
Teen FictionCiao a tutti so che sono nuova ma vorrei iniziare a scrivere qualcosa<3