Capitolo 23

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POV DEREK
Tump. Tump. Tump
Un pugno dopo l'altro.Stavo in palestra a prendere a pugni uno stupido sacco per sfogare la rabbia cocente che mi accecava.
Idiota,idiota,idiota.Non potevo più rimediare ormai.Ma,infondo era giusto così.Lei mi doveva odiare,mi doveva detestare.Ma questo non voleva dire che non faceva male.Mi odiava.Perfetto.
Poi,quel Zed lì...cosa diavolo voleva dalla mia ragaz....EX RAGAZZA?
Vederla sorridere a quello mi fece fatto incazzare in un modo immane...
Per completare il tutto lei disse 'si' quando il bastardo le chiese di uscire.La rabbia si unì alla gelosia.
-Hey,Derek!Altri due destri dei tuoi e quel sacco lo spacchi- disse una voce alle mie spalle.Mi fermai e mi girai.Era Sean.Un coglione che conoscevo dai tempi della scuola.Mai sopportato.Una volta abbiamo fatto a botte.Lui cià rimesso il naso.Io sono uscito senza nemmeno un graffio.Amava provocarmi...quel giorno non glielo consigliavo altrimenti al posto del sacco avrei preso a pugni lui.Sarebbe stato più producente.
-Tu ne sai qualcosa dei miei destri eh Sean?- dissi io irritato.
Oggi non é giornata coglione pensai.
Lui fece finta di non avermi sentito e non rispose.
-Come mai sei così incazzato oggi?Chi ti ha fatto arrabbiare così tanto?- mi domandó lui con tono da sbruffone e un sorriso del cazzo in faccia.
-Non sono cazzi tuoi- risposi secco.
Vattene finché sei in tempo...e non provocarmi pensai.
-OH,ma come siamo amichevoli oggi!Scommetto che indovino cosa ti ha fatto incazzare cosi tanto- disse lui.
Avevo voglia di prenderlo a pugni,avrei scaricato un po di rabbia.Ma ancora ero abbastanza lucido da non saltargli addosso e ammazzarlo di botte.Ma lo sarei stato per poco.Quello stronzo faceva salire il livello di rabbia di tanto e molto velocemente.
-Non é giornata per queste cazzate,quindi per il tuo bene ti consiglio di andare a fanculo altrove- dissi minaccioso togliendomi i guantoni.
-Ohhhh,che paura!Che cos'hai eh?Qualche troia ti ha fatto arrabbiare?Magari quella troietta della tua ragazza,sempre se ce l'hai!-disse lui.Non ci vidi più dalla rabbia.
Mi avventai su di lui e gli tirai un destro prima che potesse reagire.La sua testa scattó indietro e schizzó un po di sangue.
Lui cadde a terra ma si rialzó velocemente.
-Bastardo- disse asciugandosi il sangue dal mento.
-Questa me la paghi- disse e si avventó su di me.Dovevo dire che era migliorato.Era piu veloce e più bravo,ma mai quanto me.
Mi buttò a terra e mi diede un pugno.Urlai e lo spinsi via,mi rialzai e inizia a tempestarlo di pugni.
-FERMO CAZZO!-urló una voce dietro a me.Era Damien.Sentii che correva per raggiungermi e mi stacco dal bastardo.Lo avevo ridotto abbastanza male.
-COSA CAZZO FAI BRUTTO IDIOTA CHE NON SEI ALTRO???-mi chiese Damien urlando.Intanto lo stronzo si era alzato ed era scappato via.
-Ha detto le parole sbagliate- dissi calmo io.Damien sospiró.
-Cosa ti sta succedendo amico? Non sei mai stato così....arrabbiato- mi domandò lui.Scossi la testa.
-Ho fatto una cosa che non avrei mai voluto fare- dissi io.
-E allora perché l'hai fatta?- mi domandò lui sedendosi accanto a me.
-Perché sono stato costretto...sono stato fottutamente costretto- dissi prendendomi la testa con le mani.All'improvviso mi alzai di scatto e riniziai a tirare pugni al sacco con ferocia.
-Vuoi parlarmene?- mi chiese Damien.
-Non ancora- dissi io tirando un destro al sacco.Un giorno gliene avrei parlato.
-Va bene bro- disse lui.Mi fermai e sorrisi.Erano anni che ci conoscevamo,eravamo quasi fratelli ecco perche mi chiamava bro (abbreviazione di brother).Ovviamente mi chiamava così anche per farmi incazzare.Sapeva quanto odiavo quei nomignoli ridicoli.
-Fanculo tu e bro- dissi io ridacchiando.Lui rise.
-Sai bro,ti sei appena mandato a fanculo da solo- disse lui.Lo guardai interrogativo e lui mi spiegò.
-Io ti ho chiamato bro e tu hai detto 'fanculo tu e bro'...beh, bro saresti tu.Quindi si,bro,ti sei autoinsultato- disse lui sorridendo mentre si sdraiava sulla panca.
-Fanculo- dissi io indicandolo con un dito.
-Si,ti voglio bene anche io bro- disse lui chiudendo gli occhi.
-Ma tu vieni in palestra per riposarti?- domandai guardandolo confuso.
-Makke!Mi serve qualcuno con cui allenarmi e sto a spettando che tu finisci di massacrare quel povero sacco- disse lui
-Bene,andiamo allora- dissi io battendo il pugno sulla spalla del mio migliore amico.

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Dopo un'ora di duro allenamento avevo scaricato gran parte della rabbia.Ci sedemmo sulla panca a riposarci.
-Hey amico, perché hai rifiutato di fare da maestro ad Ava?Non dirmi che ti sta antipatica perché quella ragazza é simpaticissima!- mi disse Damien.Mi irrigidii.
-Non mi andava di fare delle lezioni tutti i pomeriggi- dissi con un'alzata di spalle.Era la prima cazzata che mi era venuta in mente.Damien alzò un sopracciglio e fece un sorrisetto furbo.
-Sai, stavo pensando di invitarla ad uscire una sera...alla fine io non insegno in nessuna accademia quindi posso stare insieme a lei- disse Damien.
-NON OSARE!LEI É MIA- dissi io alzandomi di scatto e puntandogli un dito contro.La rabbia era tornata...ma poco dopo mi accorsi di quelli che avevo detto.Ops.Damien sorrise vittorioso.E capii.Era tutta una tattica per farmi sputare il rospo.Aveva detto che voleva invitarla solo per vedere la mia reazione...e io ci ero cascato come un'idiota.
-Mi devi dire qualcosa bro- mi disse con un sorrisetto mentre inrociava le braccia.Sospirai.Non era una domanda...suonava come un ordine.
Sono un'idiota!

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