Capitolo 33

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La notte,quando riuscivo ad addormentarmi,vedevo i suoi occhi che mi guardavano disperati.Sognavo che mi pregava di fermarmi,ma io non mi fermavo.La vedevo morta, sdraiata sul pavimento e poi vedevo una bambina che tremava e piangeva mentre cercava di risvegliare invano la sua mamma scuotendola.Gli occhi disperati di quella piccola bambina di sei anni che mi guardavano accusatori.Poi mi svegliavo urlante e in un mare di lacrime.L'avevo uccisa e avevo rovinato la vita di una bambina.Non importava quello che la Todd aveva fatto a me,non meritava la morte.Quella bambina non meritava di trovarsi orfana a sei anni.
Erano passati all'incirca due giorni dalla sua morte.Non mangiavo e mi rifiutavo di bere le razioni di sangue che avevano iniziato a portarmi.Una volta che hai assaggiato il sangue,per i primi tempi devi berne almeno un bicchiere al giorno,altrimenti si rischia la morte.Loro per evitare che mi fortificassi troppo mi davano mezzo bicchiere.Ma non ce la facevo a berlo.Anche il solo vedere il sangue mi faceva ricordare l'accaduto.Ero un mostro.
La bocchetta del cibo posta sotto la porta (come nelle celle d'isolamento nei carceri) si aprì e un vassoio fu depositato sul pavimento.Poi la bocchetta si richiuse.Diedi uno sguardo a ciò che conteneva il vassoio.La solita schifezza.Una brodaglia scura che chiamavano zuppa,un pezzo di pane e di formaggio e una razione di sangue.Però c'era qualcosa di nuovo,una busta da lettera grande.
Ormai mi avevano slegato e avevano portato un letto scomodissimo nella stanza.Era come se nell'uccidere la Todd fossi stata premiata con un po di libertà in più.Avevano liberato il mio corpo ma intrappolato la mia anima nelle catene del senso di colpa.
Mi alzai e mi avvicinai al vassoio per prendere la lettera.Sopra c'era scritto da chi veniva:Sebastian Young.
Aprii la busta e presi il foglio.
'Cara signorina Blake,
le comunico che ogg pomeriggio alle ore 16:00 la porteremo al nostro centro di addestramento per valutare la sua capacità di comandare il fuoco e vedere a che livello sta tramite delle prove.Le consiglio di mangiare qualcosa o non riuscirà ad affrontare gli allenamenti alquanto pericolosi: in poche parole se non mangi qualcosa e non bevi il sangue saremo obbligati ad usare metodi violenti per costringerti.
Le volevo anche far sapere che non inizia a collaborare mi vedrò costretto a far del male a sua sorella Mia,nostra 'ospite' in questo edificio come lo è lei.
Nella busta c'è anche un'orologio da polso,così saprà sempre quando si dovrà prepare per gli allenamenti.
Cordiali saluti,Sebastian'
Spalancai gli occhi.La lettera mi cadde di mano e presi l'orologio mettendomelo al polso.
Avevano preso anche Mia.
Da quando avevo saputo che era mia sorella non avevo mai smesso di pensare a lei e di sperare che un giorno l'avrei rincontrata.Ed ora era qui
ed era in pericolo.Presi una decisione:non volevo che altre persone morissero a causa mia.
Di malavoglia e con la nausea presi la 'zuppa' ed il cucchiaio ed iniziai a mangiare cucchiaiata dopo cucchiaiata.Una volta finita la brodaglia presi con mano tremante il bicchiere con il sangue e me lo portai alle labbra.
Ce la puoi fare,fallo per Mia mi dissi.
Piegai il bicchiere ed il liquido denso e caldo mi riempi la bocca.Era buonissimo.In pochi secondi lo finii.La parte vampira di me non era ancora sazia,ne voleva altro,ma riuscii a tenerla a bada.Feci qualche respiro profondo e mi calmai.Appoggiai la testa alla porta e sospirai.Dovevo trovare un modo per scappare da li,altrimenti sarei impazzita.
Mi diressi verso il 'letto' e mi ci sdraiai.Guardai l'ora:era l'una del pomeriggio.Mancavano tre ore.
Decisi di provare a dormire un po,sperando di non avere incubi.
Avevo chiesto troppo:anche qul sonno fu tormentato dagli incubi.Mi svegliai più stanca di prima e vidi l'ora:erano le tre e mezzo del pomeriggio.Mancava mezz'ora all'appuntamento e immaginavo che Sebastian fosse un tipo puntuale.Iniziai a fare su e giù per la camera pensando in cosa potevano consistere queste 'prove'.Magari sarei riuscita ad evadere dato che per valutare la potenza del mio potere avrebbero dovuto annullare l'effetto del siero che bloccava i miei poteri,o almeno credo,non potevo sapere,potevo solo sperare.Ma se fosse stato come pensavo io sicuramente avrebbero adottato delle forme di sicurezza apposta per bloccare eventuali assalti con gli elementi da parte mia.Che casino.L'unica cosa di cui ero certa è che dovevo andarmene da li.Non sapevo nemmeno cosa volevano farmi!
A forza di pensare ed escogitare si fecero le quattro e sentii la porta di ferro aprirsi.Al di la della porta c'erano quattro guardie:tre uomini ed una donna,che portava una sacca a spalla.
Entrarono e mi ammanettarono per bene e poi mi fecero segno di camminare.Era la prima volta che uscivl dalla mia cella.Gli emarginati fecero una formazione attorno a me,stringendosi come se volessero proteggermi.Cercai di guardarmi in torno e vidi che ci trovavamo in un corridoio molto lungo.Continuammo a camminare fino ad una sala circolare enorme,dove ci fermammo,con il tetto a cupola posto molto in alto.C'erano tavoli pieni di persone sedute a bere cocktail rossi.Restai shoccata.
Ma queste persone non sanno con chi hanno a che fare? mi domandai.
-Grazie di aver portato la signorina Blake fino a qui,ora potete andare- disse Sebastian apparendo all'improvviso.Gli emarginati che mi facevano da 'scorta' fecero un segno militare e si allontanarono,lasciandomi scoperta.La donna prima di andarsene poggiò il borsone che portava ai piedi di Sebastian.
Finalmente potevo vedere tutta la sala.Era bellissima
C'era una scalinata di marmo nero con dei ghirigori finissimi rossi sul poggiamano.GLi scalini erano coperti da un tappeto rosso che arrivava fino in fondo alla scala che portava al piano di sopra,dove c'era una balconata che permetteva di vedere tutta la sala dall'alto,anch'essa fatta di marmo nero con dei bellissimi disegni rossi.
-Wow- dissi ammirata quasi dimenticandomi di tutto.Quasi infatti.Mi ripresi velocemente dallo stato di yrans in cui ero caduta e fissai Sebastian.
-Dove mi devi portare?- domandai fredda io.Lo odiavo più di ogni altra cosa,persona o essere vivente e non vivente che abitava la Terra e tutto l'universo.Era colpa sua di quello che avevo fatto alla preside.L'avrebbe pagata cara.
-Ho pensato che volessi fare una doccia prima di iniziare la valutazione.Sono quasi sei giorni che sei qui e non ti abbiamo permesso nemmeno di lavarti,mi scuso per questa inciviltà- disse.Quasi scoppiai a ridere.Secondo lui l'unico gesto 'incivile' era quello di non avermi fatto fare la doccia,non quello di avermi fatto uccidere una persona.
-Cosa ti diverte così tanto?- mi chiese lui linciandomi con lo sguardo.Lo fissai dritto negli occhi e ressi il suo sguardo.
-Secondo te l'unica cosa incivile che hai fatto è quella di nom farmi fare la doccia?Mi hai fatto uccidere una persona!- dissi alterata io.Qualche persona si girò incuriosita da quello che stava succedendo e con orrore mi accorsi che non erano persone bensì decine e decine di emarginati.Ero nel loro covo.Sebastian dovette notare la mia espressione impaurita perché tentò di rassicurarmi.
-Non ti preoccupare di loro,non ti faranno niente,sanno che se solo osano sfiorarti con un dito la pagheranno con la vita,ma prima di morire verranno torturati nei modi più dolorosi che possano mai esistere- disse a voce abbastanza alta in modo che tutti lo sentissero.Era una sorta di avvertimento.Li vidi rabbrividire.Avevano paura del loro leader,come dargli torto.
-Tornando a noi...la nostra cara preside è morta per una buona causa:se non avresti bevuto il suo sangue saresti morta...e a me non servi morta.Sono secoli che aspetto questo momento- disse lui.
-Cosa significa?- chiesa io.Perché ero così importante?
-Non c'è bisogno che tu sappia nulla per ora- tagliò corto lui.Prese il borsone da terra e iniziò a camminare.Mi fece cenno di seguirlo,ed eseguii.Di certo non volevo restare sola in una stanza piena di emarginati,anche se erano stati avvisati di non toccarmi.
Mi ritrovai in un'altro corridoio molto più ampio dell'altro.C'erano delle porte su entrambi i lati.Seguii Sebastian fino all'ultima porta sul lato destro del corridoio.Lui tirò fuori dalla tasca una chiave e la infilò nella serratura,girandola fino a quando non si udì lo scatto della porta che si apriva.Spalancò la porta e mi fece segno con una mano di entrare.Mi mossi e guardai all'interno.Era una camera da letto/cella di lusso.
Al centro della camera c'era un bellissimo letto matrimoniale con le testiere del letto fin ente intrecciate a formare di disegni a forma di rose.C'era un comodino accanto al letto,un armadio e un baule enorme ai piedi del letto.
C'erano due finestre abbastanza grandi con delle sbarre protettive,in modo che non potessi scappare.Dentro la camera c'era un'altra porta.Mi diressi verso quest'ultima e la spalancai: era il bagno.Il piano del lavandino era fatto tutto in marmo.C'era una vasca ampissima e anche un box doccia,un mobiletto,mensole varie per gli asciugamani e la carta igienica e ovviamente un water.Sarebbe stato il posto ideale in cui vivere,il posto dei miei sogni...se solo non mi ci avessero portato con la forza e se non fosse un covo di emarginati che vogliono solo farmi del male.
Notai qualcosa di strano in quel bagno,una mancanza.Mi guardai bene intorno e capii:non c'era lo specchio.Furbi,avevano fatto in modo che non avessi niente di pericoloso.
-Questa è la tua nuova camera,ovviamente sarà sempre chiusa a chiave così non potrai uscire.Diciamo che è una cella molto più lussuosa di quella in cui ti trovavi fino a poco tempo fa- disse lui.Mi fece prendere un colpo dato che lo avevo lasciato vicino la porta e che non lo avevo sentito arrivare.
-Ora,come promesso,ti puoi fare una doccia nel tuo nuovo bagno.Hai mezz'ora di tempo...ah è inutile che provi a scappare,qui fuori ci sono due guardie a sorvegliare la porta,quindi non prenderti il disturbo di tentare di aprire la porta- disse appoggiando il borsone a terra e andandosene,chiudendo la porta della cella/camera a chiave.
Sospirai.Dovevo scappare da li,ma prima avrei ucciso quel bastardo.

★☆SPAZIO AUTRICE☆★
Rieccomi!Sono qui solo per dirvi che questo è il penultimo capitolo che publicherò fino a gennaio.Mi prendo una piccola pausa da pubblicazione per le feste natalizie,ma nel frattempo scriverò altri capitoli ovviamente,solo che non li pubblicicherò fino ai primi di gennaio.Scusate tanto ma ho bisogno di una minipausa per riordinare le idee e preparare altri capitoli,ma prometto che a gennaio rinizierò a pubblicare,giusto il tempo di godermi il Natale.
Commentate e votate questo capitolo!!Vi volevo dire che il prossimo capitolo non sarà dal Pov Derek,ma sarà il continuo di questo.Fra tre giorni aggiornerò il prossimo capitolo!Ciaooo

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