Capitolo 36

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POV DEREK
Decisi di lasciare in camera mia il diario che avevo trovato nello studio della Todd,meglio non rischiare di perderlo.
Dopo averlo nascosto bene,uscii dalla camera e mi diressi in infermeria a vedere cosa stava combinando Damien.
Con le mani in tasca e la mente vagante,mi diressi verso l'ospedale del campus. Entrai e andai al banco informazioni.
L'infermiera mi squadrò da capo a piedi e fece un sorrisetto di apprezzamento.Certo che il mondo è pieno di sfacciate...che Ava avrebbe meglio definito come 'troie'.
Se ci fosse stata Ava gliele avrebbe dette di belle parole!Ma lei non c'era,e nessuno sapeva dove l'avevano portata.Mi riscossi dai miei pensieri e chiesi di Damien.
-É nello studio del dottor Carrel,lo sta visitando. Se vuole aspettare c'è la sala d'attesa....e se si annoia le vengo a fare un po di compagnia- disse maliziosa.
Alzai un sopracciglio,divertito.
Molto sfacciata....e pensare che prima di conoscere Ava avrei accettato!
-Ehm,no grazie- risposi mentre me la filavo nella sala d'attesa.
Poco dopo essermi seduto la porta si aprì e usci Damien accompagnato dal dottor Carrel.
Il dottore si raccomandò di prendere delle medicicine e Damien annuiva.Era bianco come un cencio e sembrava volesse darsela a gambe.Mi alzai e mi avvicinai a loro.
-Salve dottore,io sono Derek,un caro amico di Damien.Cos'è successo?- domandai fissando il dottore.Lui portò l'attenzione su di me e mi squadrò da capo a piedi.
Allora é un vizio pensai sbuffando
-Oh niente di che,solo una piccola carenza di ferro che ha portato a un mancamento... con la cura che ho prescritto al suo amico si dovrebbe sentire meglio- disse sorridendomi.Guardava me e Damien come fossimo dei gustosi bocconcini...non era carino,proprio per niente.
-Ah,e riguardo alla mia proposta,pensaci su...é invitato anche il tuo amico- disse lascivo a Damien che diventò ancora più pallido.Per un momento credetti che stesse per svenire,e sta volta per davvero.Il dottore ci sorrise e diede una pacca sul didietro di Damien.Alzai un sopracciglio.
-Ehm,noi dovremmo andare,addio dottore- disse Damien agitato mentre iniziava a camminare velocemente. Lo seguii confuso.
-Non addio ma arrivederci!- disse il dottore rientrando nello studio.
-Andiamocene di corsa prima che ci insegue- disse Damien correndo. Sempre più confuso lo seguii velocemente. Rallentò solo quando eravamo fuori dall'ospedale.
-Mi spieghi tutta questa fretta?- chiesi irritato.Odiavo i misteri.
-Oddio, non andrò mai più all'ospedale del campus, nemmeno in pericolo di morte!- disse shoccato lui.Incrociai le braccia al petto e lo fissai interrogativo.
-Ti vuoi spiegare?- dissi sempre più irritato.Lui iniziò a fare avanti e indietro nervosamente mentre si tirava i capelli.
-Ho rischiato grosso bro...quello mi si voleva fare...e me lo ha fatto capire in modi poco piacevoli - disse piagnucolando.Sbarrai gli occhi.Non stava dicendo sul serio...
-Ma che cazzo dici???- ero totalmente completamente shoccato.E divertito.
-Dico che quello ma fatto spogliare con la scusa di un controllo e ha iniziato a 'analizzare da vicino' i miei gioielli di famiglia- disse nervoso mentre i toccava protettivo le parti basse.
-Cioè,tu mi stai dicendo che il dottor Carrel ci ha provato con te?- domandai stupefatto.
-Ottimo spirito d'osservazione Sherlock!E dovevi sentire che mi diceva!- trattenni le risate nel vedere Damien fare avanti e indietro gesticolando come un'ossesso. Era troppo divertente,sia lui che la situazione.Lui mi guardò distrattamente e,appena vide che stavo per scoppiare a ridere,mi linciò con lo sguardo e si avvicinò minaccioso.
-Cosa cazzo hai da ridere,ti pare divertente?Che ne sai tu,ci stavo io li- ringhiò lui arrabbiato.Feci la faccia seria migliore che potessi improvvisare per nascondere le imminenti risa.
-Scusa scusa,hai ragione- dissi 'serio'.Lui assottigliò lo sguardo e fece un sorriso diabolico.
-Beh,non vuoi sapere la proposta del dottore?-mi domandò.Scossi la testa.Non ci tenevo proprio.
-Oh,ma lo so che sei curioso,quindi te la dico.Il dottor Carrel ci ha proposto di partecipare ad un ménage a trois composto da me,te e lui...non ridi più adesso eh?-
Stavolta fui io a guardarlo male.
-Beh,guarda il lato positivo- gli dissi sorridendo. Lui mi guardò con un sopracciglio alzato.
-E sarebbe?- domandò annoiato.
-Hai rimorchiato- dissi scoppiando a ridere mentre Damien mi mandava sonoramente a 'fanculo.

Raccontai a Damien tutto quello che era successo dopo che lui era stato portato in infermeria,vantandomi per il mio talento da scassinatore.Gli raccontai del diario e lo vidi impallidire quando dissi ciò che avevo letto sulla prima pagina.
-In che cosa si é cacciata Ava?- disse sovrappensiero.
-In che cosa l'hanno cacciata- lo corressi.
-Apriamo quel maledetto diario e vediamo cosa c'è scritto- disse serio.Io annuii.
-Non vedo l'ora-

Ci avviammo verso l'alloggio quasi correndo per l'impazienza e dopo dieci minuti eravamo davanti alla porta.
Mi tastai le tasche cercando le chiavi ma non le trovai.Sbuffai irritato ricordandomi di averle lasciate sul tavolo.
-Passami le tue chiavi che io le ho lasciate dentro-
Damien mi guardò e scosse la testa,infilando la mano in tasca.Frugò nella tasca dei pantaloni e aggrottò le sopracciglia.
-Beh?-chiesi impaziente.Quanto ci voleva a trovare un paio di chiavi in una tasca?
-Aspetta un attimo- rispose mentre iniziava a frugare nella tasca del giacchetto.Alzai un sopracciglio e incrociai le braccia al petto.Damien smise di frugare e sospirò.
-Amico,inizia a scassinare- disse solamente.Alzai gli occhi a cielo e presi le forcine,iniziando a forzare la serratura.Qualche secondo dopo udimmo un 'click' e la porta si aprì.Damien alzò le sopracciglia.
-Non male- disse piccato.Sorrisi sfacciato.
-Tu non sei capace-
Damien sapeva fare tutto...tranne scassinare una serratura.In quel campo era negato,nonostante avessi provato decine di volte ad insegnarglielo.
-Sei un'idiota- mi disse entrando nell'appartamento.
-Si,ma gli idioti vanno sempre in coppia- gli risposi.
-Mai detto di essere uno intelligente...se sono amico tuo devo per forza avere qualche rotella fuori posto- disse secco.Ridacchiai.
-Porta il diario su,sono curioso-
Detto questo Damien si buttò sul divano in attesa.
Andai in camera mia e lo presi.
-Fammi spazio- ordinai al mio amico,completamente spaparanzato sul divano.Fece lo sforzo di spostarsi un millimetro.Sbuffai.
-Giuro che se non ti sposti immediatamente mi siedo sulla tua faccia- lo minacciai.Lui sgranò gli occhi e si spostò immediatamente.
-Non ho proprio voglia di avere un' incontro ravvicinato con il tuo culo- mugugnò lui.
-Immaginavo- risposi mentre poggiavo il diario sul tavolo.
-Vediamo cosa c'è dentro- disse Damien curioso mentre si metteva comodo.Aprii il diario ed iniziai a leggere ad'alta voce.
-'Io Katherine Todd presto giuramento a Sebastian Young e giuro di obbedire e rispettare ogni ordine che egli mi darà.Vendo la mia anima alle forze degli emarginati e diventerò una loro suddita.Con questo giuramento do la mia fedeltà al mio padrone Sebastian Young fino alla mia completa trasformazione.
Katherine Young in Todd'- lessi.
-Senti senti...ma cosa significa 'Katherine Young'?- mormorò sconcertato Damien.Aggrottai le sopracciglia e sfogliai qualche pagina.
-Non lo so ma ho tutta l'intenzione di scoprirlo- risposi.

Vampire love:conoscenze e inganniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora