Capitolo 35

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Mi spinsero in una sala e mi fecero cambiare i vestiti,dicendomi di mettere un camice bianco come quelli che mettono ai pazienti in ospedale,poi mi fecero sdraiare su un lettino.
-Bene,ora vediamo a quanto è arrivata la mutazione- disse Seth con aria da scienziato matto,cosa che molto probabilmente era.
Mi infilò degli aghi,molti aghi,nelle braccia e mi mise una sorta di cuffietta in testa.
-Legala,potrebbe tentare di liberarsi- disse Seth a Sebastian.Io sgranai gli occhi:non volevo che mi legassero.Iniziai a dibattermi mentre mi legavano ma la presa ferrea di Sebastian mi bloccò rapidamente impossibilitandomi ogni sorta di movimento.
-Se continui a disubbidire credo proprio che quando torniamo devo dare una lezioncina a Mia per causa tua....o magari devo prendere anche la tua cara amichetta Selena? -mi bisbigliò all'orecchio.Mi irrigidii.
-Non osare toccarle!- dissi furiosa.La rabbia saliva e saliva,sempre di più e sempre più in fretta.Vedevo tutto rosso e sentivo bruciare il mio corpo.
-Merda,tienila ferma o manderà tutto a fuoco!- disse Seth nel panico.Un quel momento capii che,non so in che modo,ero riuscita a usare il fuoco.Tentai di far aumentare le fiamme mentre mi dibattevo per liberarmi ma la morsa ferrea dei due mi bloccò del tutto e sentii un'altro ago entrare nel mio braccio,stavolta di una siringa, e poco dopo mi sentii debole e il potere in me si affievolii.
-Come è possibile che sia successa una cosa del genere!?!?!- disse shoccato Sebastian,mentre faceva scorrere lo sguardo da me al muro annerito dal fuoco.
-È...è più forte di quanto credessimo- balbettò Seth confuso e affascinato.
-Già- rispose solamente l'altro mentre iniziarono a legarmi stretta.Uno a destra e uno a sinistra.
-L'effetto del calmante non durera a lungo,giusto mezz'ora,fino alle prove serie,quindi muoviamoci- disse Seth.
Prove serie?
-Queste sono cinghie contenenti,che appunto contengono i tuoi poteri e evitano anche che tu ti muova- disse Seth stringendo la cinghia sul braccio fino a farmi male.Digrignai i denti ma non avrei detto niente,non gli avrei dato quella soddisfazione.Col cazzo!
-Mi sembrano abbastanza strette- disse infine Sebastian,analizzando ogni cinghia.
-Anche secondo me- dissi acida io.Quasi mi bloccavano la circolazione del sangue per quanto erano strette.
-Non ho chiesto un tuo parere- rispose freddo lui.Sbuffai.
-Possiamo iniziare con le analisi- disse Seth dirigendosi verso un macchinario.All'improvviso gli aghi iniziarono a prelevare sangue,che andava finire nel macchinario.Dopo alcuni secondi smetterono di dissanguarmi.
Intanto Seth annuiva felice e concentrato mentre scriveva alcune cose su un taccuino.Alzò la testa e fisso raggiante Sebastian.
-Manca pochissimo e sarà pronta- disse con un sorriso che arrivava da un'orecchio all'altro.Sebastian ricambiò con un mezzo sorriso.
Io aggrottai le sopracciglia.Non ci capivo niente.
Pronta per cosa?
-Di cosa state parlando?- chiesi spaventata,ma cercai di non darlo a vedere.Seth si avvicinò a me e iniziò a carezzarmi la guancia.Spalancai gli occhi.
-Tu...tu sei colei che ci darà la libertà,colei che ci ridarrà la magia.Tutto grazie al tuo sangue- disse sognante.Ecco,ora ci capivo meno di prima.
-Adesso però dobbiamo completare gli esami- disse allontanandosi da me e dirigendosi alla porta e mettendo la testa fuori.
-Joshua!- chiamò lui.Un ragazzo si avvicinò e sentii dire 'prepara
la sala'.Vidi il ragazzo che si doveva chiamare Joshua annuire e andarsene di corsa.
-Cosa volete farmi?- domandai impaurita io.Tutto quella storia mi terrorizzava.Non capivo cosa volevano,per cosa gli servivo e loro non rispondevano alle mie domande.A coronare tutta una situazione di merda c'era il rapimento di Mia.Un pensiero mi balenò in mente.
E se non è vero?Se Mia non fosse stata rapita ma è solo in trucco per farmi ubbidire?
Ma perchè diavolo non mi era venuto in mente?
-Vogliamo tastare le tue potenzialità...per ora- disse Sebastian facendo il misterioso.
-Voglio vederla...voglio vedere mia sorella- dissi tutto d'un fiato.
Sebastian mi squadrò e fece un mezzo sorriso arrogante.
-Cos'è,non credi che Mia sia stata rapita?- mi disse sghignazzando.Lo guardai fredda ed annuii.
-E va bene,se questo è il prezzo per la tua sottomissione- disse con un'alzata di spalle.
'No,questo è un passo verso la fuga' pensai.
Dovevo verificare che Mia fosse realmente nelle loro mani,per poi preparare una fuga degna di Clint Eastwood in Alcatraz.Un gioco da ragazzi insomma.

Vampire love:conoscenze e inganniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora