Capitolo 28

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IMPORTANTE↓↓↓
Spazio autrice
Scusate l'assenza, sono davvero mortificata. La scuola e lo studio mi portano via molto tempo. Ora, capisco che questo possa essere brutto per voi che leggete, quindi vi chiedo:volete che continui o che sospenda la fanfiction? Fatemi sapere, per favore.
Detto questo, buona lettura.

Emma's p.o.v.
Con le mani gelate, estraggo il cellulare dalla borsa. Il contatto con il metallo freddo mi provoca l'ennesimo brivido.
Guardo l'orario: mezzanotte.
-Matti, sto a gela', andiamo a casa?-
Maledetta escursione termica, maledetta camicetta leggera!
Percepisco il freddo fino alle ossa, e mi stringo il più possibile a Mattia, che, accorgendosi dei miei brividi, mi rassicura, dicendo: -Nun te preoccupa', tieni 'a giacca mia.-, e si toglie il piumino nero per posarmelo sulle spalle. Che gesto dolce, solo che non vorrei che lui prendesse freddo al posto mio.
-Ma tu...-
-Io sto bene.- mi rassicura, baciandomi una guancia.
Sorrido, appagata. Oggi ne abbiamo passate di belle, io e Mattia. Prima la riappacificazione, poi la gradevolissima (perché dire?) interruzione di Loredana Bertè, poi la discussione con i giudici, il "Ti amo" di Mattia, la telefonata di Fabio, il ricatto di Ludovica, la mia disperazione... giornata piena, insomma.
Entriamo in macchina, restando nel silenzio più assoluto.
Percorriamo le strade della pariferia di Roma lasciando che le luci ci danzino intorno, cercando un posto chiamato "Casa", ma che alla fine non può essere solo un edificio o un luogo per dormire. La "Casa" sono le persone, ed io lo so bene. Mattia è per me "Casa". Le sue braccia, le paroline dolci sussurrate all'orecchio, il "nanè" quando vuole stuzzicarmi... Tutto mi da un senso di familiarità, come se ci appartenessimo da sempre, o, in qualche modo fossimo predestinati.
Non so, sento che qualcosa di profondo ci lega. Siamo stati un colpo di flumine, anzi, una vera e propria tempesta. Diavolo, mi sono innamorata in tre giorni. Come si fa? Mi sono lasciata andare senza volerlo, non avrei dovuto. So di per certo che il nostro sarà un amore impossibile, eppure ho voglia di rischiare, di provarci. È lui che mi fa quest'effetto, con la sua dolcezza, che mostra solo a me, con la stronzaggine, e le barre scritte con lacrime d'inchiostro. Dov'è stato tutto questo tempo? Il mio destino é con lui?
Spero di si, mi ci vedo perfettamente. Sarebbe l'idillio più bello da poter immaginare... io e lui, in questo tira e molla, sempre.
Sorrido, involontariamente, e vedo Mattia, alla guida, guardarmi di nascosto. Lo osservo anch'io, mi concedo il lusso di contemplarlo in silenzio. Gli occhi fissi sulla strada, che si distraggono solo per posarsi su di me. Quegli occhi, mi sono innamorata subito di loro. Così verdi, mi ricordavano la speranza, quella che io da tempo avevo perduto. Belli e misteriosi come l'oceano, che trattengono la paura e i sentimenti. Non lasciano trapelare nulla, alcune volte mi intimoriscono. È capace di incenerire con lo sguardo, ma anche di ritrovarmi se mi perdo in me stessa. Mi ci immergo dentro e nuoto, sognante, in quel mare verde che mi provoca subbuglio nello stomaco. Apro gli occhi, e, di getto, mi sporgo verso il cruscotto per accendere la radio. Ho voglia di musica nelle vene e nelle orecchie, ed è dolcissimo il risuonare delle note nell'abitacolo. Gusto il sapore della musica, cambiando più volte stazione, finché non riconosco una canzone che mi è familiare... Uhm... Ah, si! "Meraviglioso anore mio" di... Arisa! Con una nota di ilarità, ricordo il periodo in cui ci siamo odiate, circa nel 2011... mi vien da sorridere nuovamente. Ascolto il testo in silenzio, e percepisco anche l'attenzione di Mattia nei confronti delle parole, che sembrano rispecchiarci perfettamente.

"Bene, facciamo progetti

Per questa nostra vita

Che ha tanti difetti

E a volte va in salita

Ma in due la fatica diventa

circostanza. "

Quali progetti potremmo mai fare insieme? ,mi chiedo. Oggi Fabio, domani Ludovica, dopodomani il gossip, tra un anno uno scandalo... cosa saremo mai io e lui, se verremo criticati dal mondo? Litigheremo in continuazione e per qualsiasi stupidaggine, discuteremo, ci offenderemo perché siamo orgogliosi, ma lui verrà e mi abbraccerá senza chiedermi scusa, e allora saremo di nuovo noi, nel nostro universo fatto di amore e semplicità. La strada è tutta in salita, con lui. Abbiamo caratteri di merda, io stronza, lui arrogante, ma quando siamo insieme sembra che tutti i difetti si annullino a vicenda, come due forze uguali e opposte. Quando gli sono davanti, mi è impossibile fare la forte, la dura, la leonessa che tutti mi credono. No, divento fragile, emotiva, dolce. E con lui sembra essere lo stesso. Appariamo come persone vere, spogli di corazze e paure. Non siamo più la leonessa e il duro, siamo il gigante che abbraccia la bambina. Siamo i cocci di anime che si stanno ricomponendo, pezzo per pezzo. Non siamo più "io e te", ma "noi". Siamo noi, un groviglio di anime e cuori, che lottiamo col mondo per il nostro universo.

"QUEL SORRISO MESSO COME SCUDO"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora