Capitolo 2.

2.1K 86 10
                                    

Emma's p.o.v.
Apro gli occhi su un soffitto apparentemente sfocato che non è quello di casa mia. Ho un male allucinante alla testa, e solo adesso realizzo di essere stesa sul morbido e di avere qualcosa sulla fronte. Cerco di capire dove sono: se non è casa mia, nè quella di Francesca o di Tina, dove posso essere? E chi mi ha portata qui? L'ultimo ricordo che ho sono delle grosse mani che mi sollevano da terra... Ci sono! Devo essere svenuta sul marciapiede di Piazza Navona... qualcuno mi ha soccorsa...
Cerco di alzarmi, ma il dolore alla testa diventa più forte e ricado con un tonfo sordo sui cuscini. Qualcuno si muove per la stanza e si avvicina al letto. Devo girare di poco la testa per vedere chi è. Due occhi verdi mi squadrano piano, come a volermi studiare nei minimi particolari e sento una voce profonda pronunciare in romanaccio:- 'a bionda! Te sei svejata finalmente!
Lo guardo anche io: occhi verde speranza, un neo sotto la guancia sinistra, un accenno di barba sulla mascella e un... bellissimo... sorrisetto strafottente. Alla vista di quel magnifico ragazzo, sorrido anch'io. Da quanto non sorridevo? Settimane, ormai. Lui mi guarda attentamente, e poi ride di gusto.
Emma:- che ti ridi?
Gli dico, continuando a sorridere stupita.
Mattia:- ...sei bellissima, ecco che me rido. Ma se po'sapere come te chiami?
Sembra un po' spaurito e leggermente strafottente quando mi parla.
Emma:- Emma, mi chiamo Emma.
Sto continuando a sorridere come un'ebete, giocherellando nervosamente con una ciocca di capelli.
Emma:- comunque ti volevo ringraziare per avermi aiutata.
Mattia:- Ma non sarai mica Emma Marrone? La cantante?
Dice, guardandomi negli occhi.
Arrossisco, e balbetto:- S-si, s-sono io... comunque grazie ancora...
Mattia:- de niente tesò. Sei ancora più bella quando arrossisci.
Ora sto avvampando. Chi è questo poi?
Emma:- ma tu chi sei? Vorrei sapere il nome del mio cavaliere!
Dico in tono di sfida.
Mattia:- mi chiamo Mattia Briga, al vostro servizio signora Brown.
Risponde, trattenendo una risata.
Emma:- aò! Signora a chi?! Io so'signorina! Ma tu non sarai il cantante rap, quello che scrive le sue canzoni?
È evidentemente sorpreso. Forse non si aspettava che lo riconoscessi...
Mattia:- si, sono io. Vuoi alzarti? O ti fa male qualcosa?
Emma:- avresti un'aspirina? Mi sta scoppiando la testa...
Mattia:- subito tesò.
E scappa via dalla stanza.
E così, salvata da Mattia Briga eh? Che fortuna che ho... Per una volta che esco di casa, incontro Maria De Filippi, svengo e vengo salvata da un cantante rap che, per quanto ne so, dovrebbe entrare nella scuola di Amici... Amici? Solo ora mi ricordo della proposta di Maria. Cosa farò? Devo accettare? Mi piacciono le sfide, ma in questo periodo non sono proprio in vena di ricevere altro stress... d'altra parte, sarebbe una bellissima esperienza e mi servirebbe per spaziare un po'... non so proprio cosa fare!
Mattia rientra in stanza con un'aspirina ed un bicchiere d'acqua poggiati su un vassoietto di legno.
Emma:- grazie, grazie mille.
Mattia:- non preoccuparti, davvero.
Prendo l'aspirina accompagnata da un sorso d'acqua ed appoggio il vassoio sul letto, a fianco a me. Lui rompe il silenzio, dicendo:- ma, se posso chiedertelo, conosci il motivo per cui sei svenuta?
Deglutisco.
Emma:- Ehm... diciamo... che è un periodo particolare...
Lui si siede sul letto, avvicinandosi pericolosamente vicino a me, e poggia le sue dita lunghe e forti ad alzarmi il mento, per guardarmi meglio. Un brivido mi attraversa la spina dorsale e si ferma sotto forma di aspettativa nel mio ventre. Che poi, aspettativa di cosa? Si avvicina piano, sento il suo respiro sulle mie labbra mentre lo fisso negli occhi. Poi si allontana, ancora più lentamente, mentre mi coglie di sorpresa con una domanda: -hai assunto droga nelle ultime dodici ore?
E ora che gli dico? Non posso dirgli la verità, o forse si, non lo so, forse dovrei solo essere sincera...
Emma:- si...
Mattia:- perché?
Penso che dovrei confidarmi con lui, alla fine glielo devo. È stato lui a salvarmi.
Finisco per raccontargli tutto ciò che mi sta accadendo... Maria aveva ragione, fa bene confidarsi con qualcuno.
Lui Allarga le braccia.
Mattia:- vieni qui, piccola.
Quel gesto, semplice, tenero, fa scoccare qualcosa in me, una cosa che non sentivo da molto tempo...
Mi rifugio nelle sue enormi braccia, che mi avvolgono completamente, e mi inebrio del suo odore di tabacco e colonia. Ecco. Ho ceduto. Barriere cadute. Sforzi e sacrifici al vento. Perché?! Perché ho ceduto proprio ora? Ora che mi ero costruita la corazza più dura di questa terra... mi sono fidata, ed io so benissimo cosa succede quando ci si fida delle persone. Finisce sempre che ti fai male... Eppure, mi sento così bene tra le sue braccia, mi sento a casa. È come se lo conoscessi da sempre, riconosco il suo odore, me ne drogo, potrei restare così per sempre... però ci stacchiamo. Ci guardiamo negli occhi, e io sorrido.
M:- me piacciono un sacco i tuoi occhi, piccole'!
Arrossisco... non sono abituata ai complimenti...
Emma:- ehm... grazie... io...
Mattia mi interrompe:- voi magna'qualcosa? Te vedo sciupata!
Improvvisamente mi ricordo di quanta fame ho. Non mangio da... tre... quattro giorni...?
Emma:- si, grazie.
Il mio sorriso si allarga.
Mattia scompare dalla stanza e rientra poco dopo con un vassoio pii grande di quello di prima, colmo di prelibatezze! Un piatto di pasta asciutta(foglia di basilico compresa), una porzione megagalattica di parmigiana di melanzane e, dulcis in fundum, tanto di profitterol al cioccolato. Wow... non ho mai desiderato così tanto di mangiare in vita mia!
Emma:- Tutto te hai cucinato?
Mattia:- Quello doveva essere il mio pranzo tesò!
Emma:- ah! Scusami... io... non...
Mattia:- Non ce pensare proprio! Mo te magni tutto 'sto ben di Dio, sennò te faccio er solletico!
Emma:- Come fai a sapere che soffro il solletico?
Mattia:- tutte le ragazze lo soffrono!
È vero. Rido. Che bella sensazione ridere con qualcuno! Era tanto che non stavo così bene. Poi, anche il mal di testa mi sta passando!
Mattia:- tesò, voi restá pure oggi pomeriggio? C'ho mi'sorella che va pazza pe'te!
Emma:- se non disturbo!
Mattia:- Ma che disturbo! Stai a scherza'?
Mi viene più vicino e mi mette un braccio intorno alle spalle. Di nuovo quel brivido si fa sentire, stavolta però, più forte.

Mattia Briga's p.o.v.
Ho sentito un brivido, lungo la schiena. L'ha sentito anche lei. Ha sussultato appena l'ho toccata, so che l'ha sentito.
Mattia:- voi arzarte?
La guardo. È bellissima. Non riesco a non fissarla, mi attira... sembra veramente un angelo. Sorride.
I suoi occhi marroni si illuminano.
Emma:- mi porti in braccio?
Dice ridendo.
Mattia:- e dove, miss?
Le rispondo divertito.
Emma:- dove voi.
Mattia:- poi però... solletico!
Emma:- ahahah no dai!!!
La prendo tra le mie braccia. È così leggera. Non deve aver mangiato molto in queste ultime settimane. Con delicatezza, le faccio fare il giro della stanza e poi la porto in salotto, fino a poggiarla sul divano.
La guardo maliziosamente. Lei intuisce le mie intenzioni e inizia a supplicarmi.
Emma:- No. No. TI PREGO.
Inizio a farle il solletico sulla pancia, lei si dimena fino ad avere la meglio su di me. Un po' la lascio fare, perché voglio capire dove vuole arrivare. Ora è a cavalcioni su di me. Ha le guance rosse per le risate e mi sta guardando. L'aria si fa crepitante di elettricità. Posso sentire il suo cuore battere forte, e la vedo diventare seria. È così tenera quando si imbroncia! Poi, piccola com'è, le sta meglio il sorriso... E che sorriso! Ha un modo di ridere che in quel momento non sai se ridere con lei o piangere per la gioia di averla incontrata... Ehi! Ma che so dicendo? Ma mi sento quando penso?! Sembro una pappamolla! Io sono MATTIA BRIGA , quello che non si innamora delle ragazze! Innamora? INNAMORA!? Non la conosco nemmeno 'sta nana, eppure mi sembra di essere suo amico da sempre... non so, è che ha qualcosa che mi ha preso.. sará il suo fascino... saranno i capelli biondi... sará il suo viso da angelo... boh...
Per rompere il muro di tensione creato fra noi dico:- Che me voi fa'?
Emma:- Il solletico.
Un lampo di malizia attraversa i suoi occhi e subito dopo mi ritrovo con le sue mani sul mio corpo che cercano di farmi ridere, ma lei non sa che non lo soffro, il solletico.
Mattia:- be', direi che mi hai torturato abbastanza. Vediamo un film?
Emma:- ok.
In quel momento si apre la porta di casa ed entra mia sorella Rebecca.
Mattia:- gnocchetta!!
Rebecca:- tesoro!!
Ci abbracciamo e lei mi stampa un bacio sulla guancia.
Mattia:- ho una sorpresa per te piccoletta!
Rebecca:- cosa?!
In quel momento Emma appare nell'ingresso in tutto il suo splendore: ha sistemato i capelli e si è rifatta il trucco. Mia sorella, alla sua comparsa, scoppia in un pianto di gioia e corre ad abbracciarla.
Rebecca:- Non ci credo... Emma Marrone!!! Oddio... ma come fa ad essere qui?
Io ed Emma ci guardiamo e diciamo insieme:- Lunga storia...
Rebecca, curiosa:- poi me la racconti.
Emma, mi faresti un'autografo? Magari anche una foto? Oddio, sono troppo felice. Vedo Emma sorridere ed annuire vigorosamente.
Emma:- Non preoccuparti, ci rivedremo.
Cosa? Vuole rivedermi? Che intendeva? Magari vuole essere mia amica...
Io, Rebe ed Emma decidiamo di vedere un film tutti insieme. Mia sorella vuole vedere "Titanic", ed anche Emma è d'accordo, allora sono costretto a rispettare la loro decisione. Sul divano, Emma si mette affianco a me ed io vicino a mia sorella. Il film ha inizio.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Spazio autrice:
Salve a tutti! È la prima fanfiction che scrivo su wattpad e vorrei sapere cosa ne pensate... so già che posterò un capitolo al giorno perché sono abbastanza lunghi da scrivere e mi servono le idee. Comunque grazie in anticipo a tutti coloro che mi aiuteranno commentando (anche negativamente) ciò che scrivo. A domani.

"QUEL SORRISO MESSO COME SCUDO"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora