capitolo 26

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Bryan: Vieni a casa che devo parlarti.
Marica: Arrivo!

Parla Bryan

Ed ora, come faccio a dirglielo? Ci rimarrebbe davvero male!
Nel frattempo che l'aspetto provo a formulare qualche discorso da poter fare...
" Dunque, cuginetta cara.. non so da dove iniziare a parlare... è da tanto che penso di fare questa cosa e dovevo parlartene da molto ma non trovavo mai il tempo per farlo..." mentre sono assorto nei miei pensieri per formulare un discorso, sento il campanello.
Apro la porta e la trovo lì, con una faccia preoccupata. Come farò senza veder la sua faccia da cucciola? Non faccio, senza di lei, senza nemmeno un abbraccio al giorno? Già quando è andata via, è stata difficile anche non averla in casa con me.
Avere in casa quella nanetta è l'equivalente di diventare martire. Sopportarla normalmente già è un grande atto di coraggio. Lei che se solo le rivogli la parola prime delle nove e mezzo della mattina ti può uccidere anche con uno sguardo. Mi mancherà e non poco.
Bryan: Eccoti! - la prendo e la trascino in casa
Marica: Si, ok.. calma! Spiega che succede? Qualche ragazza di mezzo? - lo dice con un'aria mezza sognante, mi dice sempre che vorrebbe vedermi insieme ad una ragazza.
Bryan: No, non proprio... Dunque, promettimi che aspetterai che finirò di parlare..
Marica: Va bene, prometto.
Bryan: Ecco, bene.. dunque, ho deciso di cambiare squadra. - la vedo già con gli occhi sgranati.
Marica: In Italia però, vero?
Faccio un sospiro quasi enorme e poi continuo a parlare.
Bryan: No, veramente no. Mari, io ora al Milan ho pochissime possibilità di giocare e di conquistarmi un posto da titolare.. non posso far finire una carriera ancora prima di averla iniziata!
Marica: E.. e dove vai allora? - la vedo con gli occhi quasi lucidi.
Bryan: Benfica, Lisbona. - abbasso lo sguardo.
Marica: Senza parole... non so che dirti, solo che mi mancherai tantissimo! Fratellone mio, non dimenticarmi!
Bryan: Non pensavo la prendessi così bene.. Comunque anche tu mi mancherai sorellina!! - Ci abbracciamo.
Marica: Bryan ma quando dovresti andar via?
Bryan: Be credo che le vacanze di Natale le faccio a Lisbona perché già sono stato ceduto e a Gennaio mi inizio ad allenare con loro. Poi dicono che il Benfica valorizza molto i giovani, perciò ci provo.
Marica: Va bene, buona fortuna fratellone!!! Però ci state prendendo tutti gusto a lasciarmi sola...
Bryan: Ma io ti porterei anche con me ma ora tu hai i genitori e quindi sarebbe complicato convincere zio, no?
Marica: Si vero...
Bryan: Tu, piuttosto, dimmi un po degli occhi verdi... - sgrana ulteriormente gli occhi ed ha una faccia molto sconcertata.
Marica: E tu come lo sai?
Bryan: Io so tutto di te...
Marica: Pf, se.. te l'ha detto Esterina?
Bryan: No, geniaccia, se metti lo stato su whatsapp con scritto "Maledetto te e quegli occhi verdi" qualche ragazzo centra... perciò, chi è? È Stephan?
Marica: Ma sei matto? Come fa ad essere Stephan??
Bryan: Scusa, chiedevo.. comunque ricorda che chi disprezza compra...
Marica: Ma infatti non disprezzo nulla solo credo che non è fatto per me.
Bryan: Mh, va bene.. convinta tu..

Parla Marica

Gli racconto di Gabriele e la sua risposta è stata : " Continua a cercarlo." Dopo aver fatto una chiacchierata con Bryan, torno a casa per cena.

Due settimane dopo...

Di nuovo scuola, di nuovo tra i banchi e pronti per il pentamestre! Mancano soli cinque minuti all'intervallo, i cinque minuti più lunghi di tutta la giornata, credo. Finalmente suona e prende i wafer dallo zaino. Aspetto Luca e poi esco dalla classe per fare un giretto per sgranchire un po le gambe. Ci fermiamo poco prima dei laboratori a parlare con un suo amico. Stiamo lì quasi tutti l'intervallo, poco prima che suona ci avviamo verso la classe e, senza un apparente motivo, mi spinge in avanti e vado a sbattere contro un gruppo di ragazzi ed inevitabilmente cado per terra. Mi alzo sotto lo sguardo divertito di Luca e di quei ragazzi. Guardo in cagnesco Luca e prima che potessi aprir bocca mi sento toccare una spalla. Mi giro e vedo di nuovo quei esasperanti occhi verdi.
Gabriele: Stai bene?
Marica: Ehm si.. ma tu da dove sbuchi fuori? - sento un fortissimo imbarazzo..
Gabriele: Veramente da lì per terra- ed indica il punto da dove mi sono rialzata mezzo minuto prima. No, non ci credo! Non posso esser caduta sopra di lui! Che disastro che sono!
Marica: Non mi dire che...
Gabriele: Si, sei caduta addosso a me...
Marica: Oh... Ehm.. scusa, colpa sua, mi ha spinto.. - indico Luca che sta ancora crepando dalle risate
Gabriele: Tranquilla! - Sorride. E vabbè, allora è una congiura!! Non solo gli occhi verdi anche un sorriso che non si descrive! Ce se mi vogliono morta ora, basta dirlo, molto tranquillamente! - comunque piacere, Gabriele.
Marica: Piacere Marica.
Gabriele: Ok, ora noi torniamo in classe che tra pochissimo suona. Ci vediamo in giro.
Marica: Si, anche noi. Ciao - faccio un sorriso molto da ebete.
Finalmente la giornata di scuola finisce presto e torno a casa. Dopo sono diretta con papà a Milanello a vedere l'allenamento e credo che devo fare due parole con Ste. Mi devo far aiutare, ora che Bryan è andato via, il mio primo punto di riferimento maschile è lui!

Il mio principe azzurro è un faraone rossoneroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora