X: "Oh, scusa davvero!" - Alza lo sguardo e quasi che il respiro mi mancava. Avevo appena incrociato un paio di occhi verdi che non erano belli, di più!! Mozzavano letteralmente il fiato!!
Marica: No, tranquillo non fa niente..
X: Va bene, allora alla prossima, ciao! - mi fa un sorriso stupendo e poi se ne va, continuo a fissare il punto da dove è sparito imbambolata, mi sento chiamare alle mie spalle ma non riesco proprio a smettere di fissare quel punto. Ad un tratto mi trovo avanti Ester.
Marica: Oh, ciao Ester.
Ester: Bambola è tre ore che ti chiamo, perché non rispondi?
Marica: No niente, dimmi che c'è di così tanto urgente?
Ester: Mi ha inviato un messaggio Stephan dicendo che ci vengono a prendere a scuola, ci aspettano dietro il bar almeno non li vede nessuno! Poi andiamo a pranzo con loro che ci devono parlare. - e adesso che ci dovranno mai dire?
Marica: Va bene. Torno in classe a ripassare fisica che dopo la prof sicuramente mi interroga! - mi giro e torno in classe. Tiro fuori il libro e inizio a ripassare.
La campanella di fine intervallo, inizia a suonare dopo pochissimi minuti. La prof entra in classe e come immaginavo, mi interroga. A parte quell'ora, il resto delle lezioni, sono passate velocemente. Preparo lo zaino e insieme a Ester, scendo le scale che portano al bar. Usciamo dalla porta di fronte al bar e troviamo la macchina di Ste parcheggiata. Ci avviciniamo alla macchina e entriamo in macchina.
Stephan: Buongiorno Ragazze!
Marica: Buongiorno Ste! - faccio un sorriso a Ste. Poi guardo Manuel, ha le cuffiette nelle orecchie e non mi guarda. Sembra triste. - Manu.. buongiorno..
Si gira, ha gli occhi lucidi, ma che ha fatto? Abbozza un sorriso, diciamo per farmi felice. Mi siedo vicino a lui e appoggio la testa sulla sua spalla, lui d'istinto mi circonda le spalle con il braccio. Voglio sapere che ha, mi fa stare in ansia così!!! Arriviamo in un ristorante, ci mostrano il tavolo e ci mettiamo seduti. Dopo un po portano il primo e iniziamo a mangiare.
Stephan: Ester, vieni un attimo fuori? - le tende la mano e fa l'occhiolino e un piccolo sorriso a Manuel. Ester prende la mano di Stephan che lascia appena in piedi. Si incamminano verso l'uscita.
Guardo Manuel, sono sicura che anche lui deve parlarmi.
Manuel: Hai capito?
Marica: Che devi parlarmi, quello si, il resto no! - mi prende le mani, le guarda, fa un enorme respiro, alza gli occhi per guardarmi e parla.
Manuel: Be, non so proprio come dirtelo. Ho ricevuto un'offerta per un contratto discografico all'estero. - wow, ma era fantastico!!
Marica: E be? Tutta sta malinconia a che serve??
Manuel: Devo restare lì per un anno. Non ci possiamo vedere.
Marica: Ora la domanda sorge spontanea... dove devi andare?
Manuel: In America. A New York, è un'occasione unica, da prenderla al volo! Però ecco, per me sarebbe difficilissimo mantenere ancora la nostra relazione. - no, cioè, in pratica mi sta lasciando.
Marica: Ma... quindi... mi stai lasciando? Quando devi partire?
Manuel: si, Mari, davvero non riuscirei a stare senza mai vederti! Non fraintendermi eh, non vuol dire che non ti amo e che non ci sentiremo più, eh che io non riesco a stare senza mai vederti ne baciarti o semplicemente abbracciarti!! Non ci riuscirei per niente!! E devo partire alle 17 - no ma scherza!!! Ce ho solo 5 ore per poter stare con lui prima di non rivederlo più!!!
Marica: Allora buon viaggio! - prendo il cellulare sul tavolo e esco fuori dal locale.Nel frattempo... fuori dal locale..
Ester: Allora? Che c'è?
Stephan: Ti sei accorta anche tu che tra noi è quasi un mese che non va più, vero?
Ester: Si
Stephan: Bene, che vogliamo fare?
Ester: Non lo so. Tu mi vuoi lasciare vero? Non fare giri di parole per piacere.
Stephan: Il fatto è che non sento più molto rispetto a 5 mesi fa. Quindi mi sembra una presa in giro stare insieme ora.. anche nei tuoi occhi, comunque, si vede che non senti molto. Ricordo che già solo 3 mesi fa appena mi vedevi gli occhi ti brillavano, per me quello voleva dire che mi amavi. Non credi?
Ester: Beh si, hai ragione... allora, che si fa?
Stephan: Non lo so Ester... io ti voglio ancora un bene dell'anima! Proviamo ad essere amici?
Ester: Va bene dai, proviamoci! - ci abbracciamo. Mentre siamo abbracciati, vedo Marica correre via.Parla Marica
Non ci credo, tra 3 ore o poco più, sarà su un aereo diretto a New York e lo rivedrò tra chissà quanto!!
Chiamo un taxi e vado a casa di Bryan e delle ragazze. Arrivo, ho ancora le chiavi, entro in casa e visto che non c'è nessuno, vado nella mia vecchia camera. Mi butto sul letto e continuo a piangere. Passato un quarticello, mi addormento.
Mi sento toccare la spalla e mi sveglio di soprassalto. Era Bryan. Vedendomi con gli occhi rossi e gonfi per via delle lacrime, mi fa sputare il rospo. Gli racconto tutto e alla fine mi guarda e dice: Mari, non credi di aver esagerato anche tu? È un'occasione che ti capita poche volte nella vita e lui giustamente l'ha presa al volo! Mettiti nei suoi panni, non avresti fatto anche tu così?
Marica: Be, si in effetti si... - guardo Bryan e dico - Bryan, che ore sono??
Bryan: Le 16 perchè??
Marica: Accendi la macchina e non fare domande!Parla Manuel
Tra un'ora sarò su quell'aereo e non la rivedrò più non volevo salutarla così, per niente!!! Ora sono qui, seduto su una panchina ad aspettare un saluto come quello dei film, all'ultimo momento!!! Metto le cuffie nelle orecchie e aspetto che chiamino il mio volo.
Mezzora dopo...
Come immaginavo, quel saluto come nei film non può succedere.
Sento all'altoparlante che chiamano il mio volo, lancio un ultimo sguardo dietro di me e poi mi giro definitivamente, pronto ad imbarcarmi.
Sento una voce chiamare il mio nome, mi giro e... quel saluto è arrivato, Marica mi sta correndo incontro. Mi fermo e la aspetto. Arriva di fronte a me, mi sorride e dice: Buona fortuna Amore mio!
Sorrido e la bacio, il nostro ultimo bacio.
Marica: Ti capisco per tutto e concordo in tutto, neanche io ce la farei!! Quindi buona fortuna e non dimenticarti di me.
Manuel: Mai, non lo farò mai!
Le lascio la mano, mi giro per non farle vedere le lacrime e mi incammino verso l'aereo che mi avrebbe portato in America.
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Il mio principe azzurro è un faraone rossonero
Fiksi PenggemarFinalmente una svolta, una nuova città, nuovi amici, un centro sportivo e...