La partita

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Chiude la porta.

-Molto.Molto.Stupido da parte vostra.-dice Fabian battendo le mani-Tu,-indicando Mara-pensavo di averti avvisata,ma vedo che non capisci.

-Smettila di fare l'uomo.Non ti riesce bene.

-Volete che vi lasci da soli?-chiede Mara già sulla porta.

-Non ti muovere.-ordina Fabian con voce fredda come un iceberg-Con voiu due non ho ancora iniziato.Specialmente con te.-puntando gli occhi di fuoco su Nina che immobile seduta sulla scrivania con le braccia incrociate lo guarda con desiderio che cerca subito di nascondere

-Che cosa vuoi?Mara vattene,ci penso io.

Mara se ne va senza farselo ripetere di nuovo.Fabian chiude di nuovo la porta con calcio.

-Sophia non era più disponibile?

-Sai una cosa?Mi sono rotto i coglioni.Tra me e Sophia non c'è niente,é soltanto un passatempo.Te lo detto almeno un centinaio di volte,ma tut non riesci a capire.In quella testa vuota e piena di idiozie femminile,non c'è niente.Sei peggio del Dio Seth che gli antichi Egizi odiavano.Continua pure,non me frega più un cazzo di te.

Nina si sente ferita.

E non sono un uomo?Bè,tu non sei una donna.Sei solo una stupida ragazzina che ama fare la puttana d'oro.Bene.Ma va da qualcun altro.Perché con me hai chiuso.

Le si avvicina ad un centimetro dal suo viso e gli sputta peggio di una vipera velenosa:

-Sophia é sempre stata una che apre le gambe con tutti e facilmente,ma mai quanto te.Congratulazioni,sei la nuova lavafiga della scuola.Ma con me non funzionerà più.

La guarda per l'ultima volta,pieno di odio e poi se ne va lasciandola lì.Con piccole lacrime che cominciano a rigarle il viso.

Sotto le suppluche,e lo sguardo preoccupato,di Patricia,Eddie cerca Fabian,per assicurarsi che non abbia fatto sciocchezze .Lo incontra a metà strada e capisce dal suo andamento che sono in arrivo altri guai.

-Che le hai detto?

-La verità.-gli risponde senza guardarlo ne fermarsi

Eddie non cerca di tratenerlo,lo lascia andare guardandolo finché non svolta l'angolo.

Sospira e poi va a vedere come sta Nina.La trova seduta a terra con la schiena appoggiata al muro,e in lacrime.Si sente un pò fuori luogo.Ci dovrebbero essere Patricia o Joy o Amber,non lui.Ma ormai é lì.Le si avvicina e le si siede accanto,senza sapere che cosa dirle.

-Ti senti bene?

In risposta comincia a singhiozzare senza ritegno.

-Lo prendo come un no.Senti,sei stata un pò crudele e anche stupida.

-Io?Lui che mi prendeva in giro?Per chi mi ha preso?Non sono il suo giocatolo,con cui può giocare quando si annoia con la Barbie regina.

-Non mi sembra che ti abbia mai fatto un fallo.E' successo prima,ed era arrabbiato e frustrato perché tu non gli parlavi.Sono quasi sicuro che avresti fatto così anche tu.

-E ieri sera?

-Tu giocavi con i nostri compagni di squadra,lui ci é rimasto male e fatto la stessa cosa,ma subito dopo se ne é pentito,mentre tu no e hai pensato di vendicarti........di cosa poi?Siete due bambini,due bambini scansa minchia.Non so cosa ti abbia detto,ma non l'ho pensava veramente.Almeno credo.Ma lascia stare.

Nina si calma e prende un grosso respiro.

-Ti senti meglio?

-Credo di si.

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