Capitolo 23

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-Ciao mamma sono a casaaa

-Sophie era passata Kelly ma non ti ha trovata, non aveva una bella cera

Prendo il telefono e digito il numero di Kelly. Risponde dopo tre squilli.

-Ehi Soph- quasi mi spavento quando mi risponde, sembra stia piangendo.

-Kelly ehi, che succede? Va tutto bene?- mi auguro non sia successo nulla di grave.

-Possiamo vederci? Tipo adesso?- guardo il mio orologio che segna le cinque e mezza.

-Al giardinetto vicino a casa mia, esco adesso- mi risponde di sì e attacca. Mh, che strano.

-Mamma riescoo!

-Sophie ma stai sempre fuori? Quando studi?

-Mamma è per Kelly

Annuisce e mi lascia andare. Cammino velocemente fino al piccolo giardinetto quasi sempre vuoto due isolati dopo il mio. Vedo Kelly seduta su una delle due altalene, quando eravamo piccole ci piace fare a gara a chi andava più veloce. Appena mi vede si alza e si strofina l'occhio.

-Ehi Kel...

-Sophie ti prego ho bisogno che mi ascolti e che tu non dica niente finché non ho finito, altrimenti non avrò il coraggio di dirti un bel nulla

Tira fuori un pezzetto di carta spiegazzato e ci butta un occhio prima di iniziare a parlare. Una... scaletta?

-Hai presente quando io e Lucy ci siamo picchiate? In quel periodo stavo particolarmente male, non volevo che lo notassi perché sembrava stessi avendo dei buoni rapporti con persone nuove, ma non è quello il problema. In questo momento sono in lotta con me stessa

Respira profondamente e chiude gli occhi, io ancora non capisco.

-Praticamente mentre chiacchieravo con Lucy quel giorno mi è scappato un piccolo particolare che non si doveva sapere- non sono più nella pelle e la bocca si apre in automatico.

-Che sarebbe?
Altro sospiro.

- Può darsi che, un paio di settimane fa, io abbia iniziato a provare qualcosa... per te

Gli occhi mi escono dalle orbite. E Jack allora? Ma com'è possibile?

-Oddio Kelly... non è assolutamente una brutta cosa ma... da quanto tempo hai deciso di... insomma...

-Non lo so Soph, non l'ho capito neanch'io, ho paura che la gente lo venga a sapere- i suoi occhi si riempiono di lacrime.

-Kelly è tutto okay. Siamo nel 21° secolo, le persone hanno una mentalità nuova

Iniziamo a discutere anche sui suoi genitori, i nostri amici, il fatto che non è una cosa sicura ma che è convinta di aver provato una sensazione nuova che con nessun ragazzo aveva mai provato.

-Me ne sono accorta stando con Jack, di come facevo finta mi piacesse...
Ho un solo pensiero in mente: possibile che non mi sia accorta di nulla? Forse davvero questo stare con i ragazzi mi ha reso così indifferente.

-Ma la storia con Lucy che c'entra?
-Aveva iniziato a ripeterlo ad alta voce, tipo OMIODIO KELLY DAVVEROOO?!, e per fermarla ho fatto un movimento brusco e l'ho colpita. É iniziato tutto da lì, ma è stato un errore, non volevo farle del male

-Non lo metto in dubbi, Kelly

Finito il nostro discorso la abbraccio e le dico che va tutto bene, perché è così, e che terrò sempre a lei nonostante le scelte che farà.
Torno a casa totalmente immersa nei miei pensieri. Si è fatto buio e mia madre starà già preparando la cena.

Mi butto giù dal letto, mi preparo e corro a scuola. Le ore passano veloci, anche perché non penso ad altro che a Kelly.
Bussano alla porta della mia classe alla fine della terza ora.
-Salve professoressa, la signorina Sophie Hale è stata richiamata in presidenza.

Impallidisco. Che ho fatto?
Mi alzo e mi concentro sull'estraneo, che un estraneo non è.
È Lawrence.

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