Capitolo 27

40 6 0
                                    

Strano a dirsi, sono tornata a casa intera. Un po' spettinata e sudata ma intera.
Sono corsa su in camera prima che mia madre notasse tutta l'adrenalina che emano. È stato un pomeriggio pazzesco.
Devo ancora fare i compiti, mi metto sul letto con il libro di fisica e studio gli ultimi argomenti.

-Sophie?

-Ehi... papà

-Come stai tesoro? Oggi sono tornato prima, hai visto?

Ogni tanto mi lamento perché mio padre torna tardi la sera e non possiamo vederci più spesso. In questo momento però non posso permettermi di lasciare fisica, chissà quando riuscirò a riprenderla.

-C'è un tuo amico di sotto, tipo Luke.

Alzo lo sguardo e scorgo finalmente mio padre, riposato e tranquillo, appoggiato alla porta della mia camera. Alza un sopracciglio.

-Ti sei subito interessata eh!

-Vado a dirgli che ho da fare e che ci vediamo domani

Scendo le scale in fretta e furia, per fortuna mio padre non mi segue. Luke è seduto sul divano del soggiorno, ha l'aria di uno molto rilassato. Io non lo sono.

-Ehi Luke

-Ciao Sophie, hai da fare?

-Ehm forse... no. Che succede?

-Vieni qui che mi metti a disagio

Sono ancora ferma di fronte a lui, dritta come un fuso.
Mi siedo sul divano e lo guardo negli occhi chiari. Mi finisce una ciocca di capelli di fronte al viso e la risistemo subito dietro l'orecchio.

-Janette mi ha inviato un messaggio poco fa

Faccio una smorfia e sbuffo. Lo sapevo, si saranno tutti arrabbiati.
"Non dovresti frequentarli" di qua, "lo facciamo per il tuo bene" di là. Non so più come gestire la situazione.

-Ancora quei ragazzi insomma...

-Sì ancora loro. Qual é il problema?
Voglio finirla con questa storia.

-Sophie Janette mi ha detto che non sono ragazzi, beh... ecco, del tutto il regola. Sono stati espulsi da una scuola tre anni fa e uno di loro ha rischiato il carcere.

Lo ascolto attentamente, non ero a conoscenza di questi particolari. E se stesse inventando tutto?

-Luke come devo dirvelo che loro mi sono simpatici e che sono dei buoni amici? Io mi fido di loro.

-Ti fidi più di loro o di noi? O di me?

Mi sta costringendo a fare una scelta, tra due cose, due mondi che amo allo stesso modo. Uno ancora nuovo, fresco, l'altro coltivato nel tempo.

-Non puoi pretendere davvero una risposta! È da ipocriti.

Mi sto scaldando.

-Prima o poi dovrai scegliere, e sai già quale sarà la risposta

Mi guarda così intensamente che potrei schiaffeggiarlo o baciarlo, sarebbe quasi la stessa cosa. Siamo entrambi arrabbiati e frustrati.

-Dovresti andare.

Smetto di guardarlo e lui esce dall'ingresso, sbuffando.
Torno di sopra e mi butto sul letto. Papà non si è più fatto sentire, spero non abbia origliato o cose simili.
Il mio cellulare si illumina, un messaggio.
*Lawrence
Oi Sophie domani Ryan si fa un tatuaggio nuovo, ci accompagni? See you tomorrow*

Affondo la testa nel cuscino e sbuffo. Non doveva andare così.

Fight for youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora