Capitolo 1:Ritorno.

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....

"Sveglia Elsa!È ora della lezione!"gridò la nonna Marta con voce roca

Erano ormai passati due anni.
Due anni molto faticosi,fatti di allenamenti a suon di magie.

Avevo riacquistato la consapevolezza dei miei sensi particolari e finalmente potevo andare all'accademia di magia.

Era il 27 Settembre.
L'indomani avrei compiuto 17 anni.
Un grande traguardo!

Non mi ero ancora fatta dei veri amici.
Negli ultimi tempi uscivo poco,parlavo poco,non ero più la stessa.

Dimenticavo...
Avevo cambiato look,tagliando i capelli fino alle spalle.
Nuova vita,Nuovo stile.
Non volevo più pensare che quei capelli li avessero toccati persone che mi avevano mentito e fatto del male,perciò li tagliai.
Per poter dimenticare.
Per me funzionava in quel modo.

Non avevo più il sorriso negli occhi e il cuore nella bocca.

C'era solo amarezza in me.
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"Tesoro,vedi di iniziare a fare i bagagli domani sera devi partire!"

"Si nonna,ora vado.."

Spensi la televisione e mi incamminai verso camera mia.

Presi il trolley da terra,lo aprii e infilai vestiti,libri,trucchi,gioielli,PC,caricatori e infine,sta volta il vero libro:
'MISTERY OF THE WALL' .

"Ho finito!"dissi entrando in cucina

"Bene,allora iniziamo l'ultima lezione"

"Di cosa parliamo oggi?"

"Cara Elsa,oggi ti insegnerò come tenere a bada i tuoi sensi particolari..
Perché non so se lo sai,ma a volte a seconda del nostro umore i nostri "POTERI" tra virgolette,si svegliano e agiscono per conto loro."

"Interessante.."

"Mmh,lo spero!"

"Dicevo..
Ah si,quando sei felice,fino a tal punto da volere una cosa ad esempio,puoi desiderarla così tanto da farla levitare o addirittura farla rompere..o peggio ancora se capita con una persona,perché potresti anche farle del male!
Quindi mi raccomando ora sta attenta a ciò che faccio."

Iniziò chiudendo gli occhi e serrando i pugni,non capivo cosa stesse facendo,ma dopo un po' mi guardai in torno ed era tutto calmo.
Forse si stava davvero controllando.

Provai anche io.
Facendo le sue stesse mosse..

"Concentrati su un oggetto"

Pensai ad un vaso.

Ma non riuscii.
Lo feci levitare in aria e infine rompere in mille pezzi.

"Abbiamo tutto il giorno per provare.
Io inizio a preparare il pranzo,sono già le 11!"

....

Provai e riprovai...
E finalmente ci riuscii!

Pensavo fosse più semplice all'inizio,ma invece no!
Ci voleva tanta ma tanta concentrazione,buona volontà e soprattutto controllo e consapevolezza di se stessi.

Mostrai il tutto alla nonna Marta,

"Sono fiera di te!"esclamò stampandomi un bacio sulla fronte

Certo,ci avevo messo ben due ore,tantissima fatica e molti piatti rotti..però c'ero riuscita!

Andammo a pranzare e poi lei andò a riposare,mentre io continuai a ripassare qualcosa sul libro di 'Teoria Sensoriale' .

-
-

Dopo un po' presi la mia vecchia chitarra,era da tanto che non suonavo...più o meno un anno.

Appena la appoggiai sulle gambe sentii delle strane vibrazioni,era come fare un tuffo nel passato..
Provai emozioni particolari,ricordai il perché presi per la prima volta in mano proprio quella chitarra...

Mi sentivo libera quando la suonavo.

Pensai a quando dedicai 'This is The Life' a Saul e di come,e quanto lo amassi...

Come era potuta finire in quel modo quella splendida storia che era nata tra noi due?

Erano due anni che non parlavamo.

Chissà come stava..
Chissà che faceva..
Chissà se si fosse già rifatto una vita!

Io no.
Io non potevo.
Io non riuscivo.
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17:45.

"Els,devo parlarti..vieni in soggiorno!"

Annuii e la seguii.

"Mi ha telefonato tua madre e vorrebbe vederti..prima di dire qualunque cosa,pensaci.
È due anni che non vi vedete e tu sei venuta qui da me senza dir nulla,né a lei,né a nessun'altro!
Domani è l'ultimo giorno che puoi aver contatti con qualcuno,ricorda,fino alle vacanze di Natale!"

"No!
Non la voglio vedere..non la voglio nemmeno sentire nominare.
Mi ha mentito per 15 anni e non merita nemmeno di vedermi in questo momento,ma soprattutto adesso che ho dato un taglio al mio passato,o almeno ora che ci sto provando.
Quindi no!
Non ho bisogno di pensarci!"

Girai i tacchi,andai in camera mia e mi buttai sul letto.
Non riuscivo a smetter di pensare a tutti quei bei ricordi,alle risate,agli scherzi e al resto.

Come aveva potuto la mia vita cambiare da meglio in peggio?!

Ogni giorno mi alzavo dal letto ed era sempre un giorno sprecato,perché non c'era più un sorriso da dedicare a nessuno..

Perché in fondo non c'era più nessuno.

Perché non avevo più nessuno..

NESSUNO.

....

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