Capitolo 25:Maledizione.

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....

Eh sì.

C'era lui,finalmente.

Shon.

"Elsa..come stai,cosa fai sul letto?"disse avvicinandosi

"Dai alzati..parliamo!"ripeté toccandomi un braccio

Mi alzai,con fatica,lo guardai e mi sorrise,Blu sparì con uno schiocco di dita e ci lasciò soli.

"Allora..ti sei ripresa?"chiese

"No"risposi con poca voce

"Ascolta parliamo..non puoi stare così per sempre!"disse alzandomi dolcemente il mento per guardami negli occhi

"Shon,è difficile pensare di essere qua,viva,sana,quando fino a poco prima era chiusa in una stanza con un folle maniaco.
È davvero difficile."

"Lo so..e non ti do torto,ma devi affrontare la situazione e pensare ad altro"

Aveva sempre ragione.
Come faceva?
Come poteva?

Mi sedei a terra,scacciando un po' via i pensieri e concentrandomi su di lui.
Volevo tanto sapere una cosa che lui non mi aveva mai detto,

"Shon..adesso posso chiedere una cosa a te?
Però devi rispondere senza nemmeno dire un 'ma' !"

"Okay dimmi.."

"Perché eri e più o meno sei ancora così amico con Tim?"

Sospirò poi rispose,

"Beh..è difficile da spiegare Els,ma ti racconterò.."si sedette anche lui e iniziò a parlare,

"Cominciamo con il fatto che io sono arrivato in questa accademia che non riuscivo proprio a pagare la retta,inizialmente ebbi una borsa di studio ma anche quella finì,riuscii però a fare amicizia con un ragazzo,proprio lui Tim Hock,e conoscendolo sempre più iniziò a raccontarmi tante cose fino a dirmi di essere figlio del proprietario di questa bellissima scuola.
Lui e Laila sono i figli di Francisco Hock.
A quel punto,iniziai a conoscere anche Laila e diventando il migliore amico di Tim e il ragazzo di Laila loro parlarono spesso al padre di me.
Mi aiutò molto quell'uomo,mi fece continuare la lezioni fino a farmi diplomare con un anno di anticipo facendomi diventare insegnante,così da pagarmi la retta da solo.
Grazie anche al mio talento ora sono uno dei migliori insegnanti.
Ma ho dovuto sopportare Tim a lungo,anche quando proprio non volevo,pur di restare qua.
Perché?
Perché è la cosa a cui più tengo,sono sempre stato timido e introverso e solo con la magia riuscivo e riesco ad essere davvero me stesso,Shon in persona.
E ora non so..ora che non siamo più amici e che io non sto più con Laila non so cosa mi succederà,i soldi li ho anche per più di un anno,ma con una minima scusa possono buttarmi fuori..perché loro comandano,loro possono far tutto e nessuno può fermarli..."

Continuai ad ascoltare,senza fiatare.
Ero tanto triste e angosciata per la storia che mi stava raccontando Shon.
Aveva sopportato tutto quello per amore della magia.
E io stupida più che mai,avendo la possibilità di studiare mi ero arresa facilmente tante di quelle volte.

Mi sentivo così male per lui.
E si vedeva dal suo viso che soffriva ancora molto.
Aveva per la prima volta gli occhi bassi e lucidi..

"Ehi,non meriti questo,tu non lo meriti affatto..soffrire?Sottomettersi?
Perché Shon?Tu sei il migliore..e hai raggiunto tutto questo grazie alla tua volontà e non solo per uno stupido aiuto!"

Poco convinta di quello che stavo per fare,mi avvicinai un po' più a lui e piano gli accarezzai una guancia,mi guardò e penso ancora che i nostri occhi in quel momento si illuminarono.
Anche lui si avvicinò,abbassai la mano e la strinse,come se non volesse che io andassi via,e nemmeno io volevo che lui si allontanasse.
Era da tempo che l'avevo capito,lo amavo,ma era stato un amore strano.
Era cresciuto piano..

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