Capitolo 8

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TAURIEL
Lui...Lui mi ha baciata. Perché? Non può essere davvero successo, è un sogno. Ma... se è stato solo un sogno... Dove sono?
'SVEGLIATI'
Di colpo apro gli occhi e mi ritrovo in camera mia... Ma come ci sono arrivata? Ho addosso i vestiti della sera prima...Ricordo che sono andata con Legolas a festeggiare per quel gran giorno, e poi... Non ricordo di essermi ubriacata...No, ne sono sicura, non ho bevuto, ma allora perché sento che devo ricordarmi qualcosa di importante?
Istintivamente mi massaggio il collo con la mano. SANDO!. Ora ricordo, lui mi ha preso con sé a strattoni ieri sera, e siamo arrivati nel giardino reale, e lui mi...mi ha minacciato di uccidermi con il suo coltello poco distante dal mio collo. Eravamo sotto il salice dove da piccola giocavo insieme a Legolas. LEGOLAS. Lui, ricordo che mi ha salvata...Ma...non ricordo altro, eppure sento il bisogno di dovermi ricordare qualcosa...
La mia mente mi consiglia di pensare al sogno che ho fatto: ho sognato me stessa piangere, sollevata e disperatamente triste per non so quale motivo. Poi, nel mio sogno vedo Legolas che mi si avvicina e mi abbraccia... Poi istintivamente lui mi bacia.
Non ci penso più di tanto a questo sogno, poiché sogno spesso Legolas che mi bacia senza motivo, e io ancora non capisco perché la mia mente non faccia altro che farmi pensare a lui. Eppure... era così reale... nel sogno sentivo il suo profumo, il calore delle sue braccia che mi stringevano a sé, e poi... Ah... Una parte di me dice che questa è la verità, ma non devo sperarci... Non posso crederci... Solo ieri Thranduil mi aveva chiamata singolarmente (Cosa molto strana, che mi dava ansia e nervosismo, visto che prima di ieri non mi aveva mai convocata) per farmi sapere l' interesse che Legolas prova per me. "Non dargli speranza là dove non c'è" mi aveva detto. Io non so se... Non lo so... Non so se amo Legolas, ma so che lui ama me, e Thranduil mi ha spedito un messaggio forte e chiaro: Non dare una possibilità a mio figlio, perché non può amare te.
La scelta non era di Legolas, né tanto meno mia; Thranduil non vuole vedere amore tra me e suo figlio.
Però ancora non mi spiego... Come ci sono arrivata in camera mia?
Scendo dal letto e vado in bagno. Accendo l' acqua e mi metto sotto la doccia. Quanto è piacevole sentirsi il corpo bagnato. Dopo poco esco e mi cambio. Indosso un paio di pantaloni neri aderenti, con una maglia verde muschio che mi scopre le clavicole. Mi acconcio i capelli in una coda di cavallo e metto degli stivaletti neri.
Però non riesco a non tormentarmi pensando a ciò che devo ricordare... Di sicuro Legolas mi ha portata in camera mia, ma dovrei ricordarmelo, giusto? O almeno, avere un buon motivo per cui adesso non ricordo come sono arrivata a Palazzo, perché sono sicura di non aver bevuto ieri sera.
Tock  Tock!
Vado ad aprire la porta.
-Ciao Tauriel!-mi dice Legolas sorridente. Oggi lo vedo particolarmente felice.

-Legolas, stavo giusto andando a cercarti.- gli dico sorpresa.
-Va bene.
L

o faccio accomodare nel mio salottino. Queste stanze non apparterrebbero a me, ma visto che vivo qui da quando ero una bimba, Thranduil me le ha affidate. In realtà sto risparmiando parecchio per comprarmi una casa vera in città, e ho già un bel pò di denaro per comprarmi una bella casa, il problema è trovare del tempo libero per andare a cercarne una.
-Cosa volevi parlarmi?- mi chiede speranzoso.
-Volevo chiederti se mi avessi portato tu a casa.-Inizio.
-Sì-il suo volto è interrogativo.-Non ti ricordi?
-Sinceramente no. Mi sono svegliata stamattina senza ricordarmi nulla.-rispondo.
-Non ti ricordi NULLA?- dal suo tono capisco che è preoccupato.
-Poi però mi sono ricordata che eravamo alla festa...
-E?- mi incalza.
-E mi ricordo che Sando mi ha trascinata nel giardino reale e mi ha quasi uccisa...-Sospiro, sorridendo-Ma poi sei arrivato tu e mi hai salvata.
-Tauriel, Sando non ti ha...-azzarderei a dire che Legolas sia 'incazzato nero'
-No, Legolas, non credo.- dico.
-Ne sei sicura?!-insiste lui.
- Non lo so, Legolas, non ricordo-dico esasperata- So che poi sei arrivato tu e gli hai perforato la mano con una freccia e...- sono sul punto di piangere, la mia voce trema. Sono stanca di tutte queste domande, non solo quelle di Legolas, ma anche quelle che pongo a me stessa e la testa che insiste di dovermi ricordarmi qualcosa, poi pensare che Sando  potrebbe avermi fatto del male a mia insaputa...
Devo mantenere la calma, sono un soldato, e non devo mostrare i miei sentimenti.
-Tauriel, ti prego, giuro che se ti ha fatto qualcosa io...- Legolas stringe il suo pugno contro il tavolo così forte che penso che gli stiano per scoppiare le vene. Lo guardo in viso; la sua guancia destra sembra senza pelle, solo piccoli fili sparsi come una ragnatela gli formano come fessure vuote. Questa è la sua maledizione, la maledizione della sua famiglia. Sono preoccupata per lui, quella 'cosa' può nuocergli per il resto della vita se non regola la sua rabbia. Un brivido mi percorre la schiena. Legolas mi guarda arrabbiato; so che non è arrabbiato con me, ma mi fa lo stesso paura, come se tra un momento all' altro potesse tirarmi uno schiaffo. Mi vergogno di me stessa di pensare ciò, perché Legolas non si perdonerebbe mai se mi torcerebbe un solo capello, e non è di certo colpa sua se questa sciagura sia caduta anche a lui, e io sono l' unica a sapere di questa maledizione.
Mi ricordo ancora la prima volta che me lo disse. Eravamo due ragazzini, allora. Ci trovavamo nel giardino privato della famiglia reale ad allenarci a tiro con l' arco (lui mi allenava a quel tempo) e io gli chiesi se lui avesse segreti che io non sapevo, e se sì doveva dirmelne uno, con la scusa che saremmo stati più uniti (lo so, era una scusa banale). Mi ricordo il suo volto divertito, e allora mi disse che mi avrebbe risposto solo se io avrei segnato 5 tiri a bersaglio di seguito. Io lo feci (sapevo che mi sottovalutava, d'altronde non ero un granché come alunna, non facevo altro che distrarmi), e lui all' inizio non sapeva che dire, era strabiliato dalla mia bravura imprevista. Poi mi disse:-'Ho due segreti che non conosci, ma te ne dirò solo uno.' poi disse:-'Io e la mia famiglia abbiamo un segreto che nessuno a parte noi sappiamo: noi abbiamo una maledizione.'- 'Non hai finito di raccontare' gli dissi io. Lui continuò:-'Quando siamo in collera, quando non riusciamo a trattenere la rabbia, in alcune parti del corpo la pelle sparisce, e al suo posto ci sono 'fosse' con fili annodati tra loro come ragnatele. Ti auguro di non vedermi mai così.'. A quel tempo non avrei mai pensato che quella maledizione fosse così terribile e dolorosa, non solo per loro che ne erano ereditieri, ma anche per le persone che a loro stavano vicino, quelle che gli volevano bene. Adesso (come quando vidi Thranduil, ma questa è un' altra storia) mi sento triste per Legolas, non provo pietà o compassione, provo dolore per il semplice motivo che lui soffre per questa maledizione, che lo sta torturando, ma credo che lui si renderà conto del dolore di questa solo dopo che sarà sparita (un po' come gli autolesionisti che sentono dolore solo dopo averselo procurato, le così dette 'conseguenze').
Lo abbraccio forte, la mia testa sul suo petto. É l'unica cosa che mi viene in mente da fare per aiutarlo. Lui rimane immobile.
IL BACIO. Ora ricordo, non era un sogno, era reale, era veramente reale. Alzo il mio sguardo sul suo viso, lui mi guarda di stucco, ma la maledizione non sta sparendo.
-Ora ricordo.- gli dico.
Poso le mie labbra sulle sue. Sono morbide e calde, e dolci. Allora non era un sogno, era vero. Sono così felice . Ora lo so ,ne sono certa, amo Legolas.

ANGOLO DELL' AUTRICE
Spero vi piaccia la nuova copertina!
Spero anche che commentiate e che vi piaccia la storia!

La Figlia Di Bosco Atro (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora