LEGOLAS
Quella donna non voleva lasciarmi in pace; quando uscimmo dalla sala al trono, sarei dovuto andare dalla servitù a chiedere se tutto fosse pronto per l' arrivo di Frodo, Bilbo, Aragorn e Gandalf. Sarebbero dovuti venire questo pomeriggio, per poi rimanervi per alcune settimane.
Mio padre li aveva invitati per confrontarsi su alcune tattiche militari e, naturalmente, erano passati diversi anni dal loro ultimo incontro. Credo che li volesse trattenere fino alla mia incoronazione (sempre se fossi riuscito a sposarmi). Ad ogni modo, io ero felice per la loro presenza a Palazzo; dato che erano i miei amici più intimi (oltre a Thomas), avrei chiesto loro una opinione su Tauriel, dato che era l' unica donna con cui avrei voluto passare il resto della mia vita. Thomas, conoscendo Tauriel abbastanza bene, la approvava pienamente.
Miss Campell non voleva smetterla si seguirmi; io la ignoravo, e quando era insistente sulle sue domande inappropriate, le rispondevo nel modo più semplice e freddo che possa esistere, ma lei non voleva smettere di blaterare. È una vera sanguisuga. Mi dispiace per Tauriel, poiché domani avrebbe dovuto fare da tata a questa donna insopportabile.
-Miss Campell,-le dico freddo. Lei si raddrizza, mostrando molta attenzione.-Col vostro permesso, io mi congedo. Con permesso.
Mi dirigo verso le camere di Thomas, senza nemmeno ascoltare le parole della principessa. Sono sicuro che avrei trovato Thomas a lucidare le sue spade. Busso, e Thomas mi consente di entrare, intuendo che sia io.
-Legolas, non hai una bella cera.-dice, senza alzare lo sguardo dalla sua lama che sta lucidando sul divano. Mi siedo sulla poltrona davanti a lui, sfinito.
-Quella principessa mi sta assillando.-rispondo.
-Chissà quale tortura sia essere un principe!-dice ironico lui.
-Domani verrà anche lei alla missione.-lo informo.
-Divertente, Legolas, ma non sono così stupido.
-Dico sul serio; ha insistito, e così mio padre ha consentito alla sua presenza.
-Mi farò delle risate domani-dice con un sorriso malizioso-Quella ti starà addosso come una sanguisuga. La tua unica consolazione sarà che non durerà a lungo, dato che è una pigra viziata.
-Dice di aver un talento per i coltelli da lancio-dico, quasi rido alla sua scenata per venire in missione.
Mi viene in mente l' immagine di Tauriel quando è entrata nella sala; i suo lunghi capelli rossi sulle spalle, che le ricadevano sul petto, e una ciocca dei suoi capelli rossi che le cadeva sul viso, il suo abito bianco latte di pizzo, con quegli occhi pazzeschi, di un verde più vivo del solito.
-Stai sorridendo-mi fa notare Thomas-C' era anche Lei? Si è già ripresa.
-È entrata nella sala, guardandoci come confusa. Era adorabile.
-Ah, se lo dice il principe col cuore di ghiaccio, ci credo.
Ricordo di essere andato in città a...be', in realtà ero solo scappato da Palazzo, quando vidi Shelka, la vicina di Tauriel, messa malconcia, a cavallo assieme ad un bambino che probabilmente faceva parte della famiglia di Tauriel. Li fermai, e Shelka mi disse di un attacco degli orchi, Tauriel che era andata da sola a combatterli, e lei stava andando a casa di Alcarohtar, sott' ordine di quest'ultimo e di Endacil, andati in soccorso della sorella. Lei sarebbe poi tornata in soccorso dei 'cacciatori' (la famiglia di Tauriel e lei erano diventati famosi nel Regno per le loro gesta a difesa del popolo, e della loro indipendenza verso il Regno di Thranduil, lui cercava solo di ignorarli). Ricordo che ero andato a casa di Tauriel, e lei che stava uscendo un attimo prima che la casa esplodesse in un incendio. Poi, ricordo che un attimo dopo l' avevamo vista a terra, a molti metri di distanza da dov'era prima. Si era alzata zoppicando, con una coscia coperta si sangue, assieme al sangue che le gocciolava da una ferita alla testa. Urlava il nome di Shelka, e quando questa si era presentata, lei mi prese il coltello che sapeva che tenevo nello stivale e tagliò la gola alla sua vicina, per poi cadere a terra svenuta.
-Non sai quanto la amo.-mi rivolgo poi a Thomas.
-Legolas, quando pensi di chiederle quello che penso che tu voglia chiederle?
-Avevo già un' idea, ma vorrei chiedere un' opinione ai miei vecchi amici.-Spiego.-Arriveranno a momenti a Palazzo.
-Legolas, scusa se te lo chiedo.-dice serio lui, smettendo di pulire la sua spada, e guardandomi in faccia.-Ma se sei davvero convinto, perché dovresti chiedere un' opinione di Tauriel ai tuoi amici?
-Thomas, vorrei far conoscere a Tauriel i miei vecchi compagni di viaggio, e vorrei sapere come trovano Tauriel, ma non perché io non sia sicuro, ma perché vorrei che anche loro avessero un' idea su di lei, convincerli che la mia scelta è giusta.
-Aspetta, Don Giovanni-dice, ridendo sotto i baffi.-Prima dovresti sentire la risposta di Tauriel. Sai, non vorrei che ci rimarresti così male quando lei ti rifiuterà.
-Che spiritoso.-Dissi, evidentemente sarcastico.
-Ma è pronto?-mi chiede serio.
-Sì, l' ho ritirato due giorni fa.-rispondo, capendo a cosa si riferisse. Prendo dalla tasca interna della mia giacca la scatolina intagliata in legno di quercia, e gliela porgo. Thomas la apre, e rimase stupefatto da quello che c'è al suo interno.
-Accidenti Legolas-dice lui sbalordito-Con questo credo che nessuna donna ti rifiuterà mai.
-È magnifico vero?-dico, orgoglioso della mia fantastica idea adesso concreta.
-Wow, Spingher è stato bravissimo.
-Ovviamente, lui è il miglior fabbro in tutto il Reame Boscoso.
-Deduco che questo sia il suo preferito?
-Ovviamente.
-Strano, non le ho mai visto indossarne uno.
-Questo perché fino a qualche anno fa lo portava al collo.
-Legolas, spero per te che tuo padre non ti uccida.
-Penso che ormai si sia rassegnato.
Guardo dalla finestra del salotto.
-Ora vado. Credo che i miei ospiti siano arrivati.
-Ti seguo, voglio conoscere anch' io i tuoi 'vecchi compagni di viaggio'.
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La Figlia Di Bosco Atro (IN REVISIONE)
FanfictionTauriel è una semplice elfa silvana che vive assieme alla famiglia reale. Legolas invece è il futuro re del Regno di Thranduil, e grande amico dell'elfa che ha accolto quando lei era solo una bambina. La guerra farà avvicinare Tauriel e Legolas, e l...