Capitolo 31

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TAURIEL
-Buongiorno!
Elrah è in mezzo alla Camera tutta sorridente, con in mano buste enormi. Mi si avvicina e mi guarda preoccupata.
-Che ti è successo cara?-mi chiede osservandomi i contorni degli occhi.
-Niente...-balbetto, abbozzando un sorriso stanco.
-Non mi prendere in giro; dove sei finita ieri? Si vede che hai pianto parecchio.-osseva lei.
-Che ore sono?-chiedo cercando di cambiare discorso.
-Le 5 del mattino.
- E a che ore c'è la cerimonia?
-Alle dieci, ma dobbiamo farti indossare i vestiti, truccarti, pensare alle scarpe, ai gioielli, ai capelli. Ci sono un sacco di cose da fare!
-Dobbiamo?!- chiedo stranita.
-Io e le altre ancelle; truccatrici, sarte, calzolaie, parrucchiere, hanno preparato tutto per te!
Mi aiuta ad alzarmi dal letto dove ieri mi sono buttata e dalla stanchezza mi sono poi addormentata. Mi porge poi un accappatoio che indosso, apre la porta e come dal nulla compaiono 5 ancelle con in mano abiti, scarpe, ciotole dai mille colori e tanto altro.
-Vai a farti una doccia!- mi rimprovera scherzosa una Nana, ma che mi accompagna nel bagno, dove un' altra ha già preparato una vasca con la schiuma che esce da questa.
Mi spoglio ed entro nella vasca, e una delle due ancelle inizia a massaggiarmi la testa e a impasticciare i miei capelli con creme profumate, mentre l' altra inizia a strapparmi tutti i peli che ho sul corpo senza chiedermi niente.
-Ti farà un po' male.-mi avverte mentre mi strappa i peli delle gambe. Sono costretta a soffrire in silenzio; alzo poi le braccia e mi strappa i peli delle ascelle, e poi inizia a spalmarmi su tutto il corpo una crema bianca che profuma di gelsomino. Dopo quella che mi sembra un' eternità, esco dalla vasca e mi metto l' accappatoio. L' ancella che fino ad ora si era divertita a strapparmi i peli del corpo mi fa sedere sul divanetto davanti al letto, e dal comodino ricoperto di fialette e trucchi prende una ciotola con una crema che mi spalma in viso, per poi strapparmi i peli di troppo delle mie sopracciglia. Per tutto il tempo non mi sono lamentata, mi sono lasciata pulire e sistemare senza batter ciglio, perché d' altronde a loro non sarebbe importato il mio consenso, mi avrebbero strappato i peli comunque.
-Bene, ora pensiamo al vestito.-dice Elrah, facendo poi cenno a due ancelle di mostrarmi i vari vestiti preparati apposta per me.
- Questi li ha scelti il Re per te.-mi mostra un' ancella; un abito lungo fino ai piedi, aderente ai fianchi, di un colore lilla, senza maniche, con una scollatura non troppo vertiginosa, ricoperto di fiorellini di pietruzze colorate. Un altro dal colore azzurro intenso, con la gonna non molto vaporosa, con la scollatura a cuore e ricoperto da brillantini. Il mio preferito è quello rosa, bianco e nero sfumati insieme, con la gonna che copre di sicuro i piedi e dall' aspetto molto leggero, senza maniche, con il corpetto che fa da top, ricoperto di brillanti e disegni dalle piccolissime dimensioni.
-Scelgo questo!-dico, indicando il vestito sfumato. Naturalmente Elrah mi fa provare tutti e tre i vestiti, ma alla fine anche lei preferisce il mio preferito. Passiamo al trucco e alla capigliatura, e dopo tante crisi e paranoie da parte di Elrah, troviamo il trucco e la capigliatura adatta a me e al vestito. Il trucco (inutile spiegare perché non me ne intendo, ma guardandomi allo specchio sembro un angelo), mentre i capelli sono sciolti, le ciocche laterali intrecciate e unite tra loro dietro la testa, accompagnate da decorazioni di fiori e farfalline. Le scarpe sono delle ballerine brillantose nere (molto comode). Infine provo vari gioielli tra cui anelli, collane, bracciali e orecchini. Scelgo degli orecchini pendenti non grandi, a forma di goccia, e un bracciale che parte dal polso e finisce al gomito, pieno di pietruzze dai colori vivaci.
-Odio dirlo ma mi sento una principessa!-dico guardandomi allo specchio. La mia faccia sembra più schifata che contenta.
-Non ti piace?-mi chiede preoccupata Elrah, mentre si fa sistemare i capelli e il suo vestito da un' ancella (Anche lei già pronta per la cerimonia).
-Non mi sento a mio agio.-dico, ma subito abbozzo un sorriso rassicurante alle ancelle e ad Elrah; hanno lavorato tanto per farmi sembrare così carina, e non voglio fare la viziata e la capricciosa.-È bellissimo, siete state bravissime. Scusatemi ma è una sensazione nuova per me.
-Sei perdonata.-mi dice sorridente Elrah.-Ora dobbiamo andare, sono le 9:40.
Elrah mi fa strada verso il grande salone d'oro dove si svolgerà la cerimonia. Elrah ed io percorriamo la navata laterale, accompagnate da brusii di sottofondo degli invitati; saremo in 400 in questa sala, ma di sicuro fuori da Palazzo ci sono più di 4000 mila persone che aspettano di vedere il Re. Ci facciamo strada verso i primi posti davanti, dove sono riservati per gli ospiti d' onore.
-Io vado cara, a dopo-mi dice Elrah, per poi baciarmi su una guancia, io ricambio e la saluto. Accanto a me c'è Legolas in abito elegante, che gli sta sorprendentemente bene. Lo guardo col filo dell' occhio, perché non voglio guardarlo direttamente in faccia, sennò gli mollerei una schiaffo seduta stante, ma è importante questo giorno per Kili, e quindi devo comportarmi bene.
-Sei bellissima.-mi dice Legolas guardandomi. Non mi giro a guardarlo.
-Credi che io ti creda?-gli dico sarcastica.
-Be' no, ma io lo penso davvero.- mi dice di rimando.
Non mi aspettavo che Legolas fosse ancora qui; pensavo che dopo il nostro litigio se ne fosse andato, ma forse è rimasto per compensare tutte le fatiche di Mano e dei sarti di coorte.
Guardo alla mia sinistra, e vedo una signora nana dall' aspetto non molto anziano, che assomiglia a Fili e a Kili.
'È sua madre.' Penso.
-Salve.-mi dice la signora, avendo notato il mio fissarla.
-Salve, mi scusi se...
-No, tranquilla cara, so chi sei.-mi dice con fare affettuoso.
-Ah, davvero?-chiedo stupita.
-Sei Tauriel, l' elfa amica di mio figlio.
-Sì, mi chiamo Estele a dir la verità, ma gli amici mi chiamano Tauriel.-la correggo.
-Piacere, Estele, io sono la madre di Kili e di Fili, mi chiamo Rose.-mi rivolge la mano. Io glie la stringo contenta.
-Anch' io so chi è lei, suo figlio mi ha parlato di lei.
-Bene, allora è giunto il momento di conoscerci faccia a faccia.-mi sorride con fare sereno.
-Piacere di conoscerla.-le sorrido. Le trombe iniziano a suonare, e noi ci alziamo e vediamo Kili avvicinarsi alla scalinata del trono. Non ascolto molto i discorsi e le grandi parole, ma mi limito a sembrare molto attenta. Passa quello che mi sembra un' eternità, ma finalmente si fa mettere sul capo una corona degna di un re. Tutti applaudono e fischiano, e lui ricambia con un cenno imbarazzato della mano.
Attraversa la navata e si affaccia al grande balcone, dove tutta la sua gente lo acclama da fuori, con tanto di urla e fischi.
Mentre Kili si fa applaudire dal balcone, io e gli ospiti veniamo condotti da camerieri nelle sale da pranzo.
-Credo che tu, mia cara, accompagni una vecchia come me.-mi dice gentile la madre di Kili, che mi prende a braccetto.
-Non voglio correggerla, ma sono io la più vecchia qui.-dico sorridente. Lei inizia a ridere e io la imito; sembra una donna così gentile, educata, premurosa, e devo ammettere che è anche una bella donna per la sua età.
-Da questa parte prego.-ci indica un cameriere, che porta me e la madre di Kili al tavolo davanti al salone, quello con candelabri e centri tavola bellissimi, con bicchieri, posate e piatti disposti in modo così pulito e ordinato. Quello è il tavolo del Re. Su ogni piatto c'è un foglietto dorato con sopra scritti i nomi degli invitati. Rose si siede al suo posto, accanto a quello di suo figlio. Non so perché, ma guardarla così mi fa venire nostalgia di Fili; è vero, non lo conoscevo molto (Non gli ho mai parlato, credo), ma sento la sua presenza, io la sento. Sento che è vicino a Rose e a Kili, e che Thorin lo accompagna, e dovunque loro due siano, stanno bene, sono felici, e questo mi rassicura.
Accanto al posto di Kili si siedono i nani della compagnia, assieme a Gandalf e ad un hobbit dall' aria molto serena.
-Venga, signorina.-il cameriere mi accompagna ad un tavolo tondo, con un vaso dall' aria preziosa grazie alle pietre che sono incastonate con dentro fiori colorati, con l' argenteria e su ogni piatto un nome diverso.
Mi siedo al mio posto, e senza neanche il tempo di ringraziare il cameriere, questo è già partito per accomodare gli altri ospiti. Leggo gli altri cartellini e con sorpresa noto che mi hanno messa a tavola con Legolas (naturalmente), con la mia famiglia e con due ragazzi (uomini, intuisco dai nomi, George e Steven).
-Hey!
Calime e Calien mi abbracciano subito, poi è il turno di mamma, Alcarohtar, Endacil e di Eruannie. Le gemelle ed Eruannie sembrano delle principesse, mentre Alcarohtar ed Endacil sembrano dei veri cavalieri; la giacca gli dona molto. Calime e Calien hanno lo stesso modello di vestito, pietre colorate cucite sui vestiti, solo Calime rosso e Calien azzurro, Eruannie un vestito rosato di tulle, che le dona molto. Mamma ha un vestito color blu come la notte, con ricamati stelline e comete. Alcarohtar giacca abbinata ai pantaloni blu ed Endacil grigio scuro.
-Sei bellissima!- mi dice Eruannie.
-Ti sbagli, quelle bellissime siete voi.-ribatto sorridendogli.
-Estele, vorremmo presentarti i nostri compagni...-mi dice imbarazzata Calime, che tiene per mano un ragazzo, mentre Calien viene tenuta per la vita dall' altro ragazzo.
-Lui è George.-mi presenta Calime. Il ragazzo mi saluta e ci stringiamo la mano.
-Io sono Steven.-anche lui mi stringe la mano.
'Certo che sono due bei ragazzi!' Penso 'Spero che si comportino bene con Calime e Calien.'.
'Sono due bravissimi ragazzi!' Mi dice nel pensiero Calime.
'Sono contenta per voi!' Penso.
-Siamo tutti?-chiede Alcarohtar.
-Bee'...- dico imbarazzata-non tutti. Ehm... come accompagnatore, ho chiesto a un mio amico...
-Salve a tutti.
Mi giro di scatto verso Legolas, che è alla mia sinistra. Caspita, mi ha lasciata di stucco, che tempismo. Non voglio mostrarmi arrabbiata davanti alla mia famiglia (ora che l' ho trovata), e quindi voglio sembrare il più contenta e tranquilla possibile; lo devo a Kili, lo devo alla mia famiglia, e lo devo a me stessa.
-Mamma, lui è Legolas.-lo presento a mamma. Sento lo stupore di Legolas, anche se sembra impissibile, sorride e stringe la mano di mia madre e anche agli altri. Noto Alcarohtar storcere il naso (brutto segno, è infastidito) e guarda severo Legolas. Mia madre invece gli sorride mostrando le rughe del viso dovute alla stanchezza del tempo, ma vedo i suoi sforzi nel non mostrare il suo turbamento nel salutare Legolas. Legolas invece sembra tranquillo, come se non fosse successo niente la scorsa notte, eppure vedo il suo osservare col profilo dell' occhio Alcarohtar.
'Perché sono così strani?' Penso. 'Che sta succedendo?'. Beh, forse perché gli ho detto del fatto che mi hanno nascosto alla mia famiglia quando sono venuti a Palazzo. Arriva Kili, e automaticamente tutti lo applaudiamo, alcuni anche urlano "Lunga vita al Re". I suoi sorrisi sinceri trasmettono sicurezza, e con la mano saluta. Poi, si siede al suo posto, e iniziano i camerieri a girare per i tavoli.
-Credo che dovremo sederci...-ci dice Eruannie, guardando con occhi spaesati Legolas.
Prima che io possa sedermi, Legolas sposta la mia sedia verso di sé.
-Prego.-mi dice gentile lui.
-Grazie, ma posso sedermi anche senza aiuti.-gli rispondo secca.
-Oh, che gentiluomo!-osserva mamma. Alzo gli occhi al cielo.
Arriva un cameriere al nostro tavolo, e ci avverte che le pietanze sono state richieste dal Re, quindi dobbiamo solo aspettare che arrivino.
-Allora, Legolas- dice Endacil-Che lavoro fai? Sai, noi qui siamo tutti cacciatori di professione, tu invece...
-Mi occupo della protezione del Regno dai possibili pericoli,- risponde pronto Legolas-ho controllo sulla politica del Regno, sono molto...
-Sei un Principe, lo sappiamo.-lo interrompe Alcarohtar scocciato.-Ma fai qualcosa che può essere più comune? Nel senso, che può aiutare la popolazione in modo diretto?
-Ehm, alleno i soldati e T...Estele.
-Ti piace disegnare?-Chiede Eruannie con la faccia tra le mani, molto interessata al Principe.-Calime e Calien sono bravissime a disegnare!
-Oh, sì, mi piace tantissimo disegnare!-dice affettuoso lui.
'Ma che gli prende? Non odiava i bambini?!'Penso.
-Cosa disegni in genere?-chiede Calime. Steven, Endacil e Calien si versano dello champagne a vicenda.
-Volete?-chiede Steven. Con dei cenni, Alcarohtar, Calime, Calien, mamma e Legolas si fanno versare lo champagne nel bicchiere.
-No grazie.-dico io, coprendo subito il mio bicchiere.
-Più che altro ritraggo le persone.-risponde Legolas, poi beve un sorso dal suo bicchiere.
-Ritrai persone che conosci per i lineamenti o riesci a disegnare anche sconosciuti visti di sprovvista?-chiede George.
-Disegno le persone che conosco bene.
-Hai una musa ispiratrice?-chiede subito Eruannie.
-Sì.
-Chi è?
Vedo col filo dell' occhio Legolas indicarmi e mimare con la bocca il mio nome, e come risposta Eruannie si copre la bocca per nascondere una risatina. Mi viene spontaneo accennare un piccolo sorriso.
-Ecco i vostri piatti.
I camerieri ci mettono davanti piatti di cibi dall' aspetto prelibato. Iniziamo a mangiare, e parliamo del più e del meno, della nostra vita. Il pranzo, sebbene durato almeno quattro ore, mi sembra stata molto veloce, e poi Kili si alza e inizia a fare un piccolo discorso, susseguitosi da quelli dei nani della compagnia, da Gandalf e da Bilbo (il presunto hobbit).
-Dobbiamo ballare e stare insieme!-dice infine Kili-Seguitemi nelle sale!.
Come detto, lo seguiamo e arriviamo in una sala vuota dorata come pista da ballo (tranne per il buffet e i tavoli ai lati della sala), e tutti gli ospiti iniziano a ballare, altri si siedono ai tavoli (tra cui io) e altri ancora si offrono il cibo al buffet.
Calime e Calien chiacchierano con me, insieme a Eruannie e a mamma, mentre Endacil e Alcarohtar ballano insieme ad altre ospiti umane (per fortuna non sono tutte Nane). Steven, George e Legolas non si vedono.
'Saranno andati al buffet'.
-Allora...-inizia con un sorrisetto malizioso Calien.
-Legolas è il tuo ragazzo?-la precede Calime. I loro occhi, insieme a quelli di mamma e di Eruannie sono puntati su di me.
-Non lo so...-dico perplessa in un sospiro.-Abbiamo litigato ieri sera, e ora non so...
-Per il fatto della visita...-chiede Calien.
-Sì.
-E lui che ha detto?
-Non l' ho voluto sentire, ero troppo arrabbiata...-gli racconto di preciso cosa è successo.
-Sai, tesoro, anche io e tuo padre litigavano spesso-mi dice mamma rassicurante.
-Mamma, lui non mi ha detto niente per tutto questo tempo!-sbraito.
-Non dico che devi perdonarlo,-continua lei- ma sappi che, seppur la testa vede solo la rabbia e il segreto, il cuore vede l' amore, e nient' altro. Io e vostro padre litigavamo, ma ci amavano ugualmente, e riuscivamo a perdonarci. Ascolta il cuore, e se senti l' amore che provavi per lui, imparerai a perdonarlo. Le difficoltà di coppia vanno superate insieme.
-Che saggia.-commenta Calime.
-Possiamo invitarvi ad un ballo?
Steven e George tendono eleganti le mani alle gemelle.
-Certamente!-rispondono lusingate, e si buttano nella pista accompagnate dai loro fidanzati.
-Ah...-commento, con la faccia tra le mani. Guardo le coppie ballare allegre (in parte anche dall' alcol), Alcarohtar con una ragazza bionda dal vestito rosa scuro e Endacil con un' elfa dai capelli castani con un vestito rosso.
-Estele-mi chiama Eruannie-Tu non balli?
-Non ho nessuno con cui ballare, e poi non so ballare.
-Non sai ballare?-mi chiede mamma.
-Non ho mai avuto la possibilità di imparare...
-Puoi imparare adesso, te lo insegno io.
Legolas è lì in piedi, a guardarmi sorridente.
-Mi concedi questo ballo?
Guardo mamma; ha una faccia che dice 'Vai!'. Eruannie invece 'Su, è il Principe azzurro che te lo chiede!'
-Va bene.
Mi prende la mano e mi accompagna nella pista.
-Estele, vorrei parlarti, ma non qui, magari dopo...
-Va bene.-gli rispondo.
La musica è lenta, e metto le mani sulle spalle di Legolas. Sto immobile, imbarazzata.
-Metti i piedi sui miei.-mi sussurra. Obbedisco, e ora balliamo come se fossi anch' io a ballare, anche se è solo Legolas che mi tiene di peso coi piedi e ci fa ballare a ritmo di musica.
-Non sto molto simpatico a tuo fratello, eh?-mi dice con un sorrisetto sulle labbra.
-ad Alcarohtar? O no, non gli stai simpatico per niente...
-Mi togli una curiosità? Come hai trovato la tua famiglia?
-Ho visto le gemelle al negozio, e le ho seguite, mi hanno riconosciuto e sono andata a casa loro, e loro ora sono qui perché sono i cacciatori di Kili.-gli spiego.
-Ah, capito.-mi dice.
Poggio la mia testa sul suo petto, e sento il profumo di colonia.
-Ti sei messo il profumo?-gli chiedo sorpresa.
-Sì, Elrah ha detto che ti sarebbe piaciuto...-risponde lui.
-Oh, sì, mi piace, ma preferisco il tuo profumo di pino.
Restiamo a 'ballare' insieme per un bel po'. Mi piace stare sui suoi piedi. Inizio a sentire la stanchezza.
-Andiamo.-gli dico.
-Va bene.
Andiamo verso il tavolo dove mamma sgranocchia un biscotto con del champagne.
-Dov'è Eruannie?-le chiedo mentre mi siedo.
-È a ballare con tuo fratello.-mi risponde lei, puntando gli occhi verso Endacil ed Eruannie che ballano insieme agli altri invitati un allegro ballo di gruppo.
-Gradite qualcosa da bere?- ci chiede un cameriere.
-Sì, grazie.-rispondo.
-Un vino della bottega migliore del Regno?
Mamma e Legolas annuiscono, e subito il cameriere sparisce tra la folla.
-Bene, credo che andrò a ballare...-dice mamma.-ritorno dopo per assaggiare il vino...
Si alza e si dirige verso la pista, e subito un uomo sulla trentina, con dei baffetti bruni la invinta a ballare. Anche loro, li perdo di vista.
-Che ore saranno?-chiedo.
-Credo sia l' una, o qualcosa di simile...-mi risponde Legolas.
-Vado a dare la buonanotte ai miei fratelli e poi...
-TAURIEL!
Kili si avvicina allegro a me, con un sorriso stampato sulla faccia.
-Sua maestà, congratulazioni!-dico abbozzando un sorriso.
-Grazie. Accettereste di ballare con me?-mi chiede con un sorriso malizioso.
-Certamente, se non fosse che io non sappia ballare...-dico imbarazzata.
-Be', allora ti insegnerò a ballare domani!.
-Domani dovrei partire, ma apprezzo la tua offerta.
-Sappi che non rinuncio un ballo con te, quindi preparati che ti inviterò a ballare non appena sarà possibile...
Si allontana allegro e si immerge di nuovo nella pista.
-Insistente, eh?-mi dice Legolas.
-È solo molto cortese...
Il cameriere di prima ritorna con in mano una bottiglia di vino, e versa in nove bicchieri (anche questi portati da lui) il liquido.
-Grazie.-dice Legolas.
Il cameriere fa un piccolo inchino con la testa e se ne va.
Legolas mi porge un bicchiere e prende il suo.
-Eccomi, appena in tempo!-dice mamma, allegra, di ritorno dalla pista.
-A cosa brindiamo?-chiede Legolas.
-Alla famiglia!-risponde Alcarohtar, Eruannie ed Endacil, appena tornati, insieme a Calime, Calien, Steven e George.
-Alla famiglia!-ripetiamo in coro.
Sento il vino scorrermi nello stomaco; è buonissimo, non me ne intendo, ma il suo sapore dolciastro mi piace.
-Bene, ora vado a dormire. Buonanotte a tutti.-dico in tono stanco. George e Steven mi stringono la mano in segno di saluto, mentre Calime e Calien ed Eruannie mi abbracciano, e Alcarohtar mi dà un bacio sulla fronte (così anche Endacil), mentre mamma mi abbraccia mi bacia sulla guancia.
-Ti vogliamo bene.-mi dice in un orecchio.
-Sono così contenta di avervi ritrovati...-le sussurro mentre la abbraccio; sento la sensazione che provavo quando abbracciavo mamma il giorno del suo compleanno, quello dei miei fratelli, quello di papà. Non mi sento più un' orfana, mi sento parte di una famiglia, la mia.

La Figlia Di Bosco Atro (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora