CAPITOLO 37

393 16 10
                                    

TAURIEL
-Sei in ritardo...-mi fa notare in tono distaccato Alya, già pronta per mettere al tappeto una delle reclute.
-Solo di 2 minuti, e poi la lezione inizia tra 10 minuti- mi giustifico, per poi mettere il mio borsone degli allenamenti dentro l' armadietto dello spogliatoio femminile delle insegnanti.
-Allora,- chiedo ad Alya- nuovo corso, giusto?
-Non dovresti nemmeno chiedermelo...-mi risponde lei scocciata. Si lega i lunghi capelli castani in una coda di cavallo, mettendo il risalto il viso bellissimo quanto severo. Aspetta che io mi tolga il cappotto e che la segua nella palestra.
-Non dovresti legarti i capelli?-mi chiede disinteressata, anche se dai suoi occhi riesco ha intravedere la sua voglia matta di rimproverarmi.
-Già-dico, per poi legarmi i capelli in una coda.
-Non vedo l' ora di mettere al tappeto una recluta.
-Be', però non mandarlo in infermeria come l' ultima volta.-gli chiedo, nascondendo un sorrisetto.
-Se l'è cercata-si difende lei, incrociando le braccia sul petto-A te piace quando ci criticano per la nostra età, o peggio, per il fatto che siamo delle donne?
-A me sì-dico compiaciuta-così possiamo metterli al tappeto.
-E poi quelle facce spaventate E strabiliate delle altre reclute...- dice Alya, sorridente come se quei ricordi fossero dolci e incantevoli.
-Tauriel! Alya!
La voce di Semjaza ci fa girare di scatto, guardando quell' elfo che sta correndo verso di noi.
-Sem, che hai?-dice acida Alya, squadrando l' elfo che si è permesso di metterle una mano sulla spalla per riprendere fiato.
-Alya, sei stata cambiata...-dice a fiatoni Sem.
-Ma che dici?-Alya sembra quasi offesa.
-Proprio così.
Ci giriamo verso il generale Pan, che ci osserva con le mani dietro la schiena, in attesa della nostra più totale attenzione.
-Alya, tu farai lezione con Semjaza, mentre Tauriel farà lezione con un nuovo insegnante.- ci guarda come se fossimo soldati che purtroppo moriranno in guerra, ma non vuole mostrare emozioni.-Ti sta aspettando nella tredicesima palestra assieme ai soldati del terzo livello.
-Cosa?!-Alya non è riuscita a trattenersi, con una faccia più offesa e arrabbiata di prima.
-C'è qualche problema?-dice indifferente (neanche fosse una domanda) il generale.
-Tauriel e questo nuovo insegnante insegneranno ai soldati specializzati mentre IO resto con le reclute?!-Alya cerca di essere il più educata possibile (sta facendo il suo meglio).
-Credo non ci siano problemi, a meno che la signorina Alya non voglia dimettersi dalla carica.-dice lui, osservando indifferente Alya, che, a quanto pare, riesce a farla calmare con quella frase (e fa paura a me e a Sem).
-No, signore.-si limita a dire Alya, un tono di resa nella sua voce.
-Bene, buona giornata a tutti.-dice infine il generale Pan, che fa per andarsene in modo rigido e severo.
-Be', credo che dovre...
-Zitto Sem!-dice secca e piena di rabbia Alya-andiamo a lezione!
Lo prende per il collo della maglietta, senza osare guardarmi o dirmi qualcosa. Sem si limita a seguirla come un cagnolino, e ignorando Alya, mi saluta e mima con la bocca un 'andrà bene!', alzando i pollici come incoraggiamento.
Mi limito a sospirare. Quanto sono buffi quei due; Sem è innamorato perso di Alya, ma lei (non so se lo fa perché non lo sa o perché non lo sopporta) lo ignora. Certo, Sem è un ragazzo bellissimo, premuroso e gentile, e si comporta bene con tutti, e riserva speciali attenzioni per Alya, ma quest' ultima non ne vuole sapere. Io spero che loro due si mettano insieme, o perlomeno, che Alya si addolcisca un po' con l'aiuto di Sem.
'Va bene, andiamo a vedere il nuovo insegnante' penso.
Mi dirigo verso la tredicesima palestra, cercando di pensare a quale arma usare oggi con i miei nuovi alunni. Forse il bastone: è un oggetto comune, che si può trovare ovunque in diverso uso, così quando saranno in missione senza armi speciali (come la spada) potranno cercare un bastone.
Più ci penso, più mi convinco che sia l' arma di questa lezione.
Senza stare lì a pensarci troppo, apro la porta della palestra, e davanti a me trovo la bellezza di 40 uomini (elfi e umani) divisi in coppie impegnati nella lotta libera.
'Ottimo per cominciare' Penso.
-Siete soldati, come lottate! Pure mia madre è più forte di voi!
Il mio cuore fa una capriola, mentre lo stomaco si rimpicciolisce. Un uomo, sulla trentina, gira intorno ai soldati osservando le loro mosse: la maglia aderente blu che mette in risalto le braccia muscolose e gli addominali, con quei capelli bruni rasati lasciati crescere come l' erba di un giardino curato.
Ingoio tutta la saliva che è in bocca, cercando di mandar via il mio imbarazzo.
'Porca miseria Tauriel, che ti prende?'
Prendo alla parete della porta (dove sono messe con cura e in mostra le armi da combattimento) il bastone a cui pensavo: un metro e sessanta di pura bellezza, con il legno liscio al tocco delle dita, leggero per una mano esperta come la mia.
-Sei il generale della battaglia delle cinque armate, giusto?
Alzo lo sguardo verso il bellissimo volto di quell' uomo che un attimo prima non si faceva scrupoli ad incoraggiare i suoi, e sento lo stomaco rinpicciolirsi sempre di più.
Ora tutti gli occhi sono posati su di me, tutti hanno smesso di fare ciò che un attimo prima stavano facendo, facendomi schifosamente sentire al centro dell' attenzione.
-Lo ero.-lo correggo, cercando di avere il mio solito tono serio ma non troppo che avevo con i miei vecchi alunni.-Ora sono la vostra insegnante.-dico, guardando i soldati che ora sono vestiti in modo sportivo, ma senza l' armatura.
Questi scoppiano a ridere, tutti tranne l' allenatore.
Sentendoli ridere, non resisto a prendere per un polso un soldato vicino a me e con una veloce mossa stenderlo per terra, facendogli battere la schiena, e zittendo tutti in un baleno.
-Non bisogna mai abbassare la guardia-dico allo sfortunato che ora è a terra.-specialmente in missione, tu saresti già morto.
Ritorno a guardare i soldati, stavolta inermi e con un espressione impassabile in viso.
-Hanno imparato la lezione-mi dice l' allenatore, che ora è a pochi passi da me, porgendomi la mano in attesa che io glie la stringa. Io la stringo volentieri.
-Peter.
-Tauriel.

NOTA DELL' AUTRICE
Chi conosce Miraculous Ladybug?
E poi, chi shippate? Io la ladynoir!
Ah, già, poi scrivete se vi sta piacendo la storia!

La Figlia Di Bosco Atro (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora