Tom mi portò direttamente da Abby ,dato che mi chiamava in modo logorroico al cellulare per dirmi che mi aspettava
"Allora ci vediamo dolcezza" mi disse Tom appena arrivammo davanti alla casa di Abby.
mi fece l'ochiolino e se ne andò prima che li potessi rispondere.Abby e sua mamma vivono a Brooklyn e disolito ci metto circa 15 minuti ad arrivare da lei.
Vivino in un piccolo appartamento,proprio nel bel mezzo di una strada piottosto trafficata.
Mio padre odia Brooklyn,dice che è piena di pervertiti tatuati e drogati tatuati.
Insomma per mio padre anche Cristo con un tatuaggio sarebbe un maniaco sessuale.
Adoro la casa di Abby,è molto accoliente.
Le pareti sono tapezzate di carta da parati dai colori caldi.
Loren,la mamma di Abby,è un'artista,ama l'arte moderna e non potete neanche immaginare quante opere e fotografie ci siano i quella casa,per questo non mi annoio mai da loro,c'è sempre qualcosa di nuovo da osservare e interpretare."Lala tesoro!",Loren era seduta sulla sua poltrona in pelle nera vietata a qualsiasi sedere che non sia il suo.
I suoi lunghi capelli biondi sono raccolti in una crocchia disordinata,rendendo più accentuato il suo viso.
Ho sempre pensato che Loren fosse una bellissima donna,una delle poche che anche senza trucco riescono a lasciarti senza parole.I suoi occhi,sono gli occhi castani più belli che abbia mai visto.
Due anni fa quando la vidi per la prima volta pensai che potesse essere un vampiro.
Insomma non giudicatemi ero fissata con twilight,e i suoi occhi castani illuminanti dalle lampade al neon sembravano dorati."Ciao Loren"dissi sforzandomi di mostrarmi educata.
"Abby ti ha detto della crociera?"
Oggi è stara una giornata abbastanza particolare,Tom,la crociera...me ne stavo quasi dimenticando.
"Si"risposi secca.
Non mi riesce bene fare la stronsa con Loren,ma giuro chei sforzo al massimo.
Se mi comporto fmda debole con qualcuno va a finire che la mia corazza da dura cade.
E io non voglio questo!."Abby è in camera sua" disse gentile e cordiale come sempre,mi sorrise e tornò a sfogliare un deplian che prima non avevo notato.
* * *
"Insomma mi stai dicendo che in questo mese in cui mio padre è fuori dai coglioni vuoi trasformarmi in una puttana?" chiesi ad Abby che mi aveva appena spiegato la sua 'meravigliosa idea'."Non ti trasformerai in una puttana,ho solo intnzione di farti divertire."disse stringendosi nelle spalle.
"Non lo so io.."
"Ascoltami bene Kayla,ti ho ascoltato per anni lamentarti di tuo padre,e di quanto desideri ribellarti a lui.
So com'è,e so anche come sei tu.
Voglio farti vivere esperienze nuove e.. E beh insomma sei l'unica 18 vergine di tutt'America!!""Vaffanculo Abby!"
"Eddai..senti non ti costringo a fare niente ma almeno ascoltami!"
I suoi occhioni verdi mi supplicarono,io non potei fare altro che rassegnarmi all'idea di merda di questa pazza scatenata,della mia migliore amica.Mi spiegò che aveva in mente di fare una specie di patto,in pratica dovevamo scrivere una lista nel quale elencare delle cose che l'altra avrebbe dovuto fare in questo mese.
Chi ne completa di meno deve dare all'altra 200$ oppure completare il punto peggiore della lista."Sei una pazza"affermai squadrandola da capo a piedi.
"No,sono solo...si sono pazza" rise.
E quella risata mi fece venire una voglia matta di assecondarla.
Insomma cosa ci sarà mai di male,mio padre non lo verrà mai a sapere,anche se perdessi la verginità non lo scoprirà mai.
Quindi che male c'è nel divertirsi un po con questa psicopatica che ho davanti."Eh va bene facciamolo"dissi prima di cambiare idea.
"Sul serio?"
smise di ridere e sulla sua faccia si scolpì un'espressione sorpesa.
"Si sul serio,voglio fare tutto ciò che non ho mai fatto e che lui non tollerà."
Ammisi soddisfatta."Promesso?" chiese lei incerta.
"Promesso"
confermai sorridendo.
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La Lista Di Kayla (#watty's 2016)
Teen FictionIl tocco caldo delle sue dita sulla mia pelle mi faceva rabbrividire. Dovevo fermarmi smettere,ma non ci riuscivo. I suoi occhi,le sue mani,le sue labbra,la sua voce...la mia droga. Inside the story: "Hai presente quella cosa che hai davanti,ma che...